Usa, guida in stato di ebbrezza: fermato nove volte, giudice lo condanna all'ergastolo
NEW YORK - Recidivo, incosciente, pericoloso. Così Donald Middleton di Houston, 56 anni, alla sua nona infrazione per stato di ebbrezza, è stato condannato definitivamente. Non al ritiro della patente, niente notte in prigione o programma di disintossicazione. Direttamente l'ergasolo.
La decisione estrema è stata presa dalla spazientita giudice Kathleen Hamilton della Corte distrettuale 359 del Texas. Le prime otto condanne non avevano fermato Middleton, la nona è stata quella di troppo. Il giudice ne ha avuto abbastanza e martedì l'ha condannato al carcere a vita. Middleton non potrà beneficiare neanche della libertà vigilata per 30 anni.
Il signor Middleton, aveva ancora la patente di guida valida, nonostante fosse stato fermato, multato e condannato otto volte.
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La nona volta, come scrive il New York Times, risale a maggio 2015, dopo un frontale con l'auto guidata da Joshua Hayden, sedicenne che tornava a casa dopo la fine del turno di lavoro in un alimentari. Ubriaco, era finito nella corsia sbagliata. Dopo l'incidente era scappato, aveva abbandonato la strada per cercare di nascondersi. Il ragazzo non era ferito ma Middleton non aveva controllato, era entrato in un negozio e aveva pregato l'impiegato di non farlo trovare dalla polizia. Non gli è andata bene però, perché questa storia l'hanno raccontata i procuratori.
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Una volta fermato era stato trovato con un tasso alcolemico di 0.184, più del doppio del limite legale, 0,08, ha specificato Justin Fowles, assistente del procuratore distrettuale della contea di Montgomery. È in prigione da allora, e non ne uscirà più. Soddisfatto il padre del ragazzo. In un'intervista telefonica sostiene di aver apprezzato la condanna del giudice.
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"Mi fa arrabbiare, e parlo come un padre, che questo individuo dopo otto condanne fosse ancora libero di mettere in pericolo i nostri cittadini, libero di guidare, di bere", dice Hayden, che di mestiere fa l'agente di polizia nella stessa contea di Montgomery. "Avrebbe continuato a farlo. E chissà, forse la prossima volta avrebbe ucciso qualcuno". Giustizia preventiva.
L'ottava condanna è del 2008, Middleton aveva urtato un'auto. I passeggeri avevano riportato ferite lievi. Ma lui era sceso dalla macchina barcollante. "Non riusciva a stare in piedi", dice Fowles contattato telefonicamente. Quella volta la sentenza era stata di 13 anni, era uscito dopo quattro. "È meglio per tutti che gli sia impedito di guidare di nuovo" continua. Secondo la National Highway Traffic Safety Administration uno su tre arrestati per guida in stato di ebbrezza è recidivo. Delinquente abituale.
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In Minnesota, un uomo di 61 anni è stato rilasciato dal carcere lo scorso anno dopo cinque anni dentro. Era stato condannato 27 volte per lo stesso reato. In Pennsylvania un'altra persona è stato arrestata cinque volte in meno di un anno, senza che gli fosse mai ritirata la patente, senza mai più di 10 giorni di carcere. Le pene variano da Stato a Stato. Il problema è grave.
L'associazione Mothers Against Drunk Driving sta studiando contromisure, come dispositivi di blocco di accensione. Chiunque sia stato condannato per guida in stato di ebbrezza almeno una volta dovrà superare un test etilometro prima di avviare una macchina. Ventisette Stati hanno già leggi che li richiedono, tra cui New York. Ogni anno in Europa muoiono oltre 10mila persone in incidenti stradali causati da alcol, l'allarme arriva direttamente da una stima della Commissione europea. La decisione del Texas è estrema, l'uomo non ha ucciso nessuno. Dovrebbe bastare una condanna, dicono però le associazioni Usa, e nessuno sembra stupirsi più di tanto.
di Katia Riccardi
da repubblica.it
La condanna può apparire esagerata. Conoscendo come contrastano negli States la guida in stato di ebbrezza se non è del tutto vera potrebbe essere verosimile.
In Italia fino ad aggi si sono dati anni 2 e mesi 8 di reclusione non scontata a chi ubriaco o drogato ha ucciso un innocente sulla strada. (ASAPS)