Cinese si costituisce: "Ho provocato io l'incidente". Ma non è vero
PRATO.. Sono in corso le indagini della Polizia Municipale su un caso di omissione di soccorso a seguito di un incidente avvenuto la sera del 29 maggio all'incrocio tra via dei Ciliani e via Serchio, nel quartiere di Chiesanuova.
E’ stato un violento scontro tra due auto, una Mini Cooper che procedeva regolarmente sulla via dei Ciliani ed una Toyota Yaris, che provenendo dalla via Serchio e bucando lo stop ha urtato la Mini sull’incrocio, provocandone anche la successiva carambola contro un muretto di recinzione di un’abitazione.
I passeggeri della Mini hanno avuto la peggio, anche se non hanno riportato gravi lesioni: infatti la conducente, italiana di 34 anni, ed il passeggero, italiano di 36, sono stati trasportati presso il Pronto Soccorso, dove è stata loro certificata una prognosi di 5 giorni ciascuno.
Il conducente della Toyota, indicato da alcuni testimoni come un uomo orientale, si è dileguato abbandonando il proprio veicolo che non era più in grado di viaggiare. Una donna cinese, passeggera del veicolo, è stata invece trattenuta sul posto dalle persone che nel frattempo si erano avvicinate per il fragoroso botto.
La donna, 29 anni, cinese, immediatamente identificata dalla Polizia Municipale sopraggiunta per i rilievi dell'incidente, si è rifiutata di collaborare per aiutare gli investigatori ad individuare il fuggitivo ed è stata quindi denunciata all'autorità giudiziaria per reato di favoreggiamento. Rischia ora fino a 4 anni di reclusione.
L’intera vicenda sembrava essersi conclusa la mattina del giorno successivo quando, presso il comando della Municipale, si è presentato il marito della donna, 38 anni, affermando di volersi costituire e qualificandosi come il conducente della Yaris.
L'uomo ha tentato anche di documentare al personale di piazza Macelli la propria idoneità alla guida consegnando una patente a lui intestata emessa dalle autorità ucraine, ma dall’esame attento del documento è risultato falso, da cui il sequestro e la denuncia per reati di falso.
Ma la vicenda non è finita qui: la Polizia Municipale ha eseguito approfonditi riscontri investigativi dai quali è risultato che non era il conducente della Yaris, demolendo così la sua confessione.
Ora l'uomo rischia una sanzione peggiore dell’omissione di soccorso, essendo stato denunciato dalla municipale per i reati di favoreggiamento, di falsa attestazione a un pubblico ufficiale sulla propria identità e di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico, oltre al reato di falso documentale per la patente ucraina non genuina.
Nel frattempo la Yaris era stata posta sotto sequestro amministrativo perché risultata scoperta da copertura assicurativa.
Ecco un ottimo modo di inguaiarsi. (ASAPS)