Smartphone al volante, anche il vivavoce è a rischio incidente
Lo smartphone al volante è sempre un fattore di rischio, anche se utilizzato con viva voce e sistemi audio bluetooth. A dirlo è uno studio congiunto di ricercatori della University of Sussex e della Open University.
Secondo Gemma Briggs, Graham Hole e Michael Land, autori di «Imagery-inducing distraction leads to cognitive tunnelling and deteriorated driving performance», pubblicato sulla rivista Transportation Research, l’utilizzo del telefonino in automobile è sempre pericoloso in quanto la conversazione stimola l’immaginazione visiva dei conducenti, che sono quindi indotti a una minore percezione dei rischi da fronteggiare mentre la vettura è in transito.
La ricerca ha coinvolto 20 uomini e 40 donne che sono stati sottoposti a test di guida, ripresi da videocamere. Dai filmati è risultato che i guidatori non soggetti a distrazione da telefonino sono in grado di reagire più prontamente a eventi come l’attraversamento di un pedone, l’invasione della corsia da parte di un veicolo in contromano, o l’ostacolo costituito da un’automobile parcheggiata male.
D’altro canto, i conducenti distratti dal cellulare tendono a restringere il campo visivo concentrando gli occhi sulla zona centrale che taglia fuori dalla vista gli eventuali pericoli più periferici. «La conversazione telefonica – spiega Graham Hole – ha un impatto sulla visione del guidatore maggiore di quanto si pensi portandolo a escludere parte del mondo esterno a vantaggio del proprio interiore universo visivo. Con importanti conseguenze in termini di sicurezza stradale».
di cralo Lavalle
da lastampa.it
Non avevamo dubbi. (ASAPS)