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Notizie brevi 28/06/2016

Modena, autista ko, il poliziotto guida l’ambulanza

Agente della Volante di Modena aiuta il 118: poi, scortato dai colleghi in moto, corre al pronto soccorso con un paziente grave a bordo

MODENA. Non c’è tanto tempo, non servono indecisioni o timori di sbagliare o di fare qualcosa di storto. Deve essersi detto: c’è una vita da salvare e, in fin dei conti, la missione è la stessa, quella che a volte, in modi meno drammatici, si ripropone nel quotidiano: agire per il bene, per i cittadini, per salvare, per prevenire, per debellare, per aiutare.

E così un poliziotto della Volante è diventato un autista di ambulanza, ha effettuato lui il viaggio della speranza per salvare un uomo che aveva un attacco cardiaco portandolo al pronto soccorso del Policlinico. L’altro, l’autista del 118 non ce la faceva, era come crollato: non era lucido, un improvviso malore gli impediva di guidare l’ambulanza. E tutti gli altri dello staff erano impegnati nel soccorrere, anche in ambulanza, il paziente che era molto grave e in una fase cruciali del soccorso. Vorremmo raccontare una storia a lieto fine, ma purtroppo non è così. L’uomo è arrivato in ospedale ma poi non ce l’ha fatta, il suo cuore si è fermato per sempre.

È accaduto ieri mattina, verso le dieci, a Modena Est. Questa persona era in casa con i familiari quando ha accusato i sintomi di un attacco cardiaco. Viene chiamato il 118 e sul posto arrivano l’ambulanza e l’automedica, quella con il medico a bordo. I soccorritori arrivano, vanno in casa, mettono sulla barella il paziente e iniziano le operazioni che preludono al trasporto in ospedale, un trasporto che deve essere veloce, rapido. Ogni istante perso può rivelarsi fatale. E capita l’imprevisto. Come detto, mentre gli operatori applicano il massaggio cardiaco, usano la maschera d’ossigeno, l’autista dell’equipaggio non ce la fa a guidare. Sta male, serve un sostituito. Si precipitano sul posto due agenti in moto e una pattuglia della Volante.

All’interno di quest’ultima c'è l'agente scelto Cosimo Maggio. «Avevo il “patentino”, l’abilitazione alla guida dei mezzi di soccorso, ero stato addestrato quando ero militare. Però non mi capita certo tutti i giorni di guidare un’ambulanza...». Cosimo si mette alla guida, gli agenti in moto si piazzano per liberare la strada. Lui fa manovra, mentre dietro a lui sono in corso i soccorsi. La scena è davvero drammatica. Il mezzo parte, scatta anche la sirena, i motociclisti scortano il mezzo di soccorso facendo spostare le auto in strada, per avere il percorso libero sino al pronto soccorso. L’ambulanza sale la rampa, il malato entra e viene accolto dall’équipe d’urgenza già allertata, il poliziotto è rosso, a sudato, accaldato, e anche emozionato.

«Speriamo solo che ce la faccia. Quella persona era molto grave...». I colleghi gli danno qualche pacca sulle spalle, fanno tutti squadra. Poi le moto se ne vanno, lui risale nell'auto della Volante e ritorna in giro per la città. Più tardi arriva la notizia che nessuno voleva sentire.

di Stefano Totaro
da gazzettadimodena.gelocal.it


Il conducente dell’ambulanza si era sentito male e i sanitari stavano soccorrendo una persona molto grave, nessuna indecisione e via,  l’agente della Volante si mette alla guida e corre verso l’ospedale scortato dai colleghi in moto. Purtroppo non c’è stato il liEto fine per la persona soccorsa. (ASAPS)

Martedì, 28 Giugno 2016
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