(ASAPS)
DOUALA – Non ci sono dati ufficiali, ma secondo quanto trovato
nel web, anche in Camerun la violenza stradale ha toccato livelli tali
da poter paragonare il fenomeno alle truculente guerre d’indipendenza
che hanno affrancato lo stato africano da Francia e Gran Bretagna, o
al problema di carenza d’acqua . Così, al Ministero dei Trasporti
camerunese, è stata istituita una " sala situazioni ",
che ha programmato una serie di campagne di prevenzione e repressione
per ridurre l’ecatombe.
Infatti, con il numero di morti e feriti sempre crescente, le autorità
governative hanno deciso di dare nuovo impulso alla struttura, in effetti
già esistente da qualche anno, che punti però con maggiore
decisione al problema. Secondo alcuni articoli di stampa, molti utenti
della strada avrebbero scoperto a proprie spese che la polizia nazionale
ha preso davvero sul serio i richiami dell’esecutivo ad una maggiore
severità, ed ora una manipolo di operatori sono in strada pronti
a fronteggiare i trasgressori. Le festività natalizie sono state
un banco di prova, tradizionalmente funestato da un alto numero di incidenti
nei quali restano coinvolti gli autobus, che nello stato dei Leoni resta
il principale mezzo di trasporto.
Il periodo di Natale, infatti, è sempre caratterizzato da una
sollecitazione incredibile delle autostazioni, e capita che proprio
i conducenti di autobus, per effettuare maggiori corse, si lascino tentare
dal correre troppo. Per proteggere i viaggiatori, il governo ha adottato
una serie di disposizioni speciali, come ha sottolineato Josué
Youmba, direttore del Dipartimento dei trasporti terrestri al ministero,
parlando delle misure intraprese.
Poco prima delle feste di Natale, come ha spiegato Youmba, le strategie
di sensibilizzazione sono state messe in atto: gruppi speciali di lavoro
hanno ispezionato le autostazioni e le agenzie di viaggio, effettuando
controlli mirati e particolarmente accurati.
I veicoli sono stati scrupolosamente ispezionati e sottoposti a verifiche
tecniche sul funzionamento dei freni, sulle sospensioni, stato dei pneumatici
e degli organi sterzanti, poi i conducenti sono stati visitati e costretti,
a sorpresa, a soffiare nell’etilometro. C’è da specificare che
si tratta di strumenti nuovi, mai utilizzati. Per ora niente sanzioni,
ma i titolari delle imprese di trasporto dovranno far soffiare gli autisti
prima di affidare loro i mezzi, e se dovessero risultare ebbri allora
provvederanno a sostituirli. Certo, si tratta di misure ancora lontane
dall’essere davvero efficaci, ma si tratta senz’altro di mezzi propedeutici
ad una regolamentazione che possa dirsi tale, in una sorta di attività
esplorativa.
Lo dimostra il fatto che è stata preparata una serie di spot
destinati ai mezzi di comunicazione di massa dello stato, che sono ancora
in larga parte affidati alle radio – per coprire le lunghe distanze
da un confine all’altro – sia del servizio pubblico che private:
Radio Equinoxe nella capitale Douala, Radio Télévision
a Siantou, Radio Batcham e molte altre radio delle zone rurali nella
parte settentrionale del paese.
A ciò si aggiungano le migliaia di manifesti appesi nelle strade
delle città, dove un certo numero di pattuglie è stato
dotato di sistemi radar per la rilevazione della velocità.
Il direttore dei trasporti terrestri ha dovuto spiegare più di
una volta, ai cronisti, il funzionamenti degli autovelox; tanta tecnologia
applicata alla sicurezza stradale, concetto ancora lontano da una seppur
minima condivisione, ha fatto davvero notizia: “scattano foto –
ha detto – sulle quali risulta la velocità del veicolo”.
I regolamenti sono stati appena varati, e delle infrazioni si occupano
ancora i giudici. (ASAPS).