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(ASAPS)
LOS ANGELES
I fans di Becker e Poncharello, i due celebri protagonisti della
serie cult degli anni ’80, ricorderanno che si trattava di un
serial davvero educativo: mai un colpo di arma da fuoco e i morti
e feriti erano solo quelli dei tanti spettacolari incidenti, tutti
provocati da inseguimenti, velocità eccessiva e da ubriaconi.
Oggi, in California, gli agenti della celebre Highway’s Patrol
sono impegnati come allora in un processo educativo che parte
proprio dalle scuole, e che ha l’alcol nel mirino.
L’ultima campagna ha avuto come oggetto la visione di alcuni veicoli
completamente distrutti in sinistri provocati dall’ingerimento
di alcol da parte dei conducenti, ed è stata voluta dal
soprintendente per la polizia stradale californiana all’istruzione
pubblica, capitano Jack O’Connell, in occasione del capodanno.
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Negli
States, infatti, è possibile prendere la patente fin dal sedicesimo
anno di età e l’alcol, sommato alla totale inesperienza dei giovanissimi
conducenti, è spesso il fattore letale dei tantissimi incidenti
che vedono coinvolti teenager, oltre naturalmente alla velocità.
"La visione di auto distrutte - ha detto O’Connell - e la storia
dei loro conducenti o passeggeri, è l’esempio di come le loro
vite siano state perdute in pochi attimi, dopo esservi entrati ubriachi.
L’ufficiale dei Chips, non ha mancato di ricordare che in California
gli incidenti stradali sono oggi la principale causa di morte per i
giovani da 2 a 33 anni, come ha calcolato in una recente indagine l’Amministrazione
nazionale della sicurezza stradale.
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Ma
il dato che maggiormente deve far riflettere, è che quasi il 40%
di tutte le vittime sulla strada facenti parte di quella categoria, sono
provocate da conducenti in stato di ebbrezza.
Nel 2003, addirittura, il 21% dei bambini minori dei 15 anni rimasti uccisi
in incidenti, sono stati vittima di ubriachi. La situazione è peggior
per i minorenni patentati (16 anni) che bevono e guidano. Secondo la polizia
stradale, infatti, che dispone di un proprio servizio sanitario e scientifico
in grado di effettuare indagini epidemiologiche del fenomeno, i più
giovani "reggono meno" l’assunzione di alcolici.
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Questa
minor tolleranza si traduce, nella guida, in una perdita sostanziale
dei riflessi e delle percezioni durante la guida, tanto che è
sufficiente una sola bibita alcolica per deteriorare le capacità
psicofisiche del giovane patentato.
"È un messaggio davvero importante quello che cerchiamo
di far arrivare ai giovani - ha detto Art Acevedo, capo della Sezione
Traffico della polizia di frontiera - che non sempre viene recepito,
perché nonostante tanti sforzi gli incidenti di questo tipo
sono in aumento". L’ultima settimana dell’anno hanno comunque
fatto intravedere spiragli, come hanno comunicato dal municipio
di Los Angeles, i cui vertici hanno inaugurato l’ennesima offensiva
all’abuso di alcolici tra i giovani, imponendo la tolleranza zero
sulle strade.
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"Il
consumo di alcol nei conducenti minorenni (16/18 anni, ndr) non è
assolutamente tollerato - aggiunge Acevedo - e se scoperti il rischio
per i trasgressori è davvero pesante: il veicolo viene confiscato
(*) e le spese di custodia fino all’incanto gli sono addebitate, la patente
di guida revocata (**) fino al compimento di 18 anni, e per almeno un
anno dalla violazione.
Per poterla riottenere, comunque, sono necessari stage di psicoterapia,
riabilitazione e deve essere dimostrata l’astensione completa dall’assunzione
di alcolici, oltre a ripetere gli esami di teoria e pratica. Nel 2003,
176mila minori dei 21 anni sono stati sottoposti in California a procedimenti
amministrativi di revoca della patente per guida in stato di ebbrezza.
"Si tratta di ragazzi fortunati - conclude Acevedo - perché
sono stati fermati prima che potessero uccidere qualcuno o uccidere loro
stessi".
I giovani tra i 15 e i 20 anni di età, inoltre, fanno parte della
categoria più a rischio specifico, come non ha mancato di sottolineare
il soprintendente O’Connell. Ci sono molti distretti scolari, però,
all’interno dei quali operano gli Studenti Contro i Conducenti Ebbri (SADD),
ma secondo l’ufficiale della Stradale californiana la vera educazione
dovrebbe partire in famiglia, con la consapevolezza che nessuno è
immune dalla devastazione che l’alcol può provocare tra i giovani.
Il collega della Polizia di Frontiera Acevedo, ha fatto l’esempio della
propria situazione. "Ho una figlia adolescente - dice - e sono preoccupato
per la sua sicurezza e consiglio a tutti i padri come me di parlare con
i figli, magari nei fine settimana, quando c’è più tempo
per stare insieme. È necessario superare la certezza che a me no
o che mio figlio non beve e non si droga, ne sono sicuro.
E se da una parte i giovanissimi che consumano alcol sono troppi, dall’altra
sono troppi i padri che si illudono: le famiglie devono stimolare i propri
figli a partecipare ad attività incompatibili con l’alcol, almeno
nel cenone di capodanno". Ma i consigli della polizia stradale sono
"zuccherini" in confronto alle minacce tuonate da April Snook,
coodinatrice della MADD (acronimo di Mother Against Drunk Driving, letteralmente
madri contro la guida in stato di ebbrezza), che ha aggiunto un ordine
ai consigli impartiti dalle autorità alle famiglie. "State
bene attenti a non lasciare andar via in auto nessun conducente ubriaco
dalle vostre case, perché potreste essere incriminati". In
che modo? Lo specificano i Chips. "Quello che ci fa davvero arrabbiare,
è che si tratta di un evento, anche criminale, del tutto evitabile.
È molto meglio chiamare un taxi o un amico piuttosto che finire
la serata all’obitorio, in ospedale o in carcere". (ASAPS)
(*) si badi bene, "confiscato", non sequestrato.
(**) si badi bene, "revocata", non ritirata..
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