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Notizie brevi 04/01/2005

Los Angeles - L’impegno della Polizia Stradale nelle scuole per educare al rispetto delle regole.
L’alcol considerato la principale causa di sinistri per i giovani, "Sulle Strade della California"

Los Angeles, l’impegno della Polizia Stradale nelle scuole per educare al rispetto delle regole.
L’alcol considerato la principale causa di sinistri per i giovani, "Sulle Strade della California"

(ASAPS) LOS ANGELES
I fans di Becker e Poncharello, i due celebri protagonisti della serie cult degli anni ’80, ricorderanno che si trattava di un serial davvero educativo: mai un colpo di arma da fuoco e i morti e feriti erano solo quelli dei tanti spettacolari incidenti, tutti provocati da inseguimenti, velocità eccessiva e da ubriaconi.
Oggi, in California, gli agenti della celebre Highway’s Patrol sono impegnati come allora in un processo educativo che parte proprio dalle scuole, e che ha l’alcol nel mirino.
L’ultima campagna ha avuto come oggetto la visione di alcuni veicoli completamente distrutti in sinistri provocati dall’ingerimento di alcol da parte dei conducenti, ed è stata voluta dal soprintendente per la polizia stradale californiana all’istruzione pubblica, capitano Jack O’Connell, in occasione del capodanno.
Negli States, infatti, è possibile prendere la patente fin dal sedicesimo anno di età e l’alcol, sommato alla totale inesperienza dei giovanissimi conducenti, è spesso il fattore letale dei tantissimi incidenti che vedono coinvolti teenager, oltre naturalmente alla velocità. "La visione di auto distrutte - ha detto O’Connell - e la storia dei loro conducenti o passeggeri, è l’esempio di come le loro vite siano state perdute in pochi attimi, dopo esservi entrati ubriachi. L’ufficiale dei Chips, non ha mancato di ricordare che in California gli incidenti stradali sono oggi la principale causa di morte per i giovani da 2 a 33 anni, come ha calcolato in una recente indagine l’Amministrazione nazionale della sicurezza stradale.

Ma il dato che maggiormente deve far riflettere, è che quasi il 40% di tutte le vittime sulla strada facenti parte di quella categoria, sono provocate da conducenti in stato di ebbrezza.

Nel 2003, addirittura, il 21% dei bambini minori dei 15 anni rimasti uccisi in incidenti, sono stati vittima di ubriachi. La situazione è peggior per i minorenni patentati (16 anni) che bevono e guidano. Secondo la polizia stradale, infatti, che dispone di un proprio servizio sanitario e scientifico in grado di effettuare indagini epidemiologiche del fenomeno, i più giovani "reggono meno" l’assunzione di alcolici.

Questa minor tolleranza si traduce, nella guida, in una perdita sostanziale dei riflessi e delle percezioni durante la guida, tanto che è sufficiente una sola bibita alcolica per deteriorare le capacità psicofisiche del giovane patentato.

"È un messaggio davvero importante quello che cerchiamo di far arrivare ai giovani - ha detto Art Acevedo, capo della Sezione Traffico della polizia di frontiera - che non sempre viene recepito, perché nonostante tanti sforzi gli incidenti di questo tipo sono in aumento". L’ultima settimana dell’anno hanno comunque fatto intravedere spiragli, come hanno comunicato dal municipio di Los Angeles, i cui vertici hanno inaugurato l’ennesima offensiva all’abuso di alcolici tra i giovani, imponendo la tolleranza zero sulle strade.

 

"Il consumo di alcol nei conducenti minorenni (16/18 anni, ndr) non è assolutamente tollerato - aggiunge Acevedo - e se scoperti il rischio per i trasgressori è davvero pesante: il veicolo viene confiscato (*) e le spese di custodia fino all’incanto gli sono addebitate, la patente di guida revocata (**) fino al compimento di 18 anni, e per almeno un anno dalla violazione.
Per poterla riottenere, comunque, sono necessari stage di psicoterapia, riabilitazione e deve essere dimostrata l’astensione completa dall’assunzione di alcolici, oltre a ripetere gli esami di teoria e pratica. Nel 2003, 176mila minori dei 21 anni sono stati sottoposti in California a procedimenti amministrativi di revoca della patente per guida in stato di ebbrezza. "Si tratta di ragazzi fortunati - conclude Acevedo - perché sono stati fermati prima che potessero uccidere qualcuno o uccidere loro stessi".

I giovani tra i 15 e i 20 anni di età, inoltre, fanno parte della categoria più a rischio specifico, come non ha mancato di sottolineare il soprintendente O’Connell. Ci sono molti distretti scolari, però, all’interno dei quali operano gli Studenti Contro i Conducenti Ebbri (SADD), ma secondo l’ufficiale della Stradale californiana la vera educazione dovrebbe partire in famiglia, con la consapevolezza che nessuno è immune dalla devastazione che l’alcol può provocare tra i giovani. Il collega della Polizia di Frontiera Acevedo, ha fatto l’esempio della propria situazione. "Ho una figlia adolescente - dice - e sono preoccupato per la sua sicurezza e consiglio a tutti i padri come me di parlare con i figli, magari nei fine settimana, quando c’è più tempo per stare insieme. È necessario superare la certezza che a me no o che mio figlio non beve e non si droga, ne sono sicuro.

E se da una parte i giovanissimi che consumano alcol sono troppi, dall’altra sono troppi i padri che si illudono: le famiglie devono stimolare i propri figli a partecipare ad attività incompatibili con l’alcol, almeno nel cenone di capodanno". Ma i consigli della polizia stradale sono "zuccherini" in confronto alle minacce tuonate da April Snook, coodinatrice della MADD (acronimo di Mother Against Drunk Driving, letteralmente madri contro la guida in stato di ebbrezza), che ha aggiunto un ordine ai consigli impartiti dalle autorità alle famiglie. "State bene attenti a non lasciare andar via in auto nessun conducente ubriaco dalle vostre case, perché potreste essere incriminati". In che modo? Lo specificano i Chips. "Quello che ci fa davvero arrabbiare, è che si tratta di un evento, anche criminale, del tutto evitabile. È molto meglio chiamare un taxi o un amico piuttosto che finire la serata all’obitorio, in ospedale o in carcere". (ASAPS)


(*) si badi bene, "confiscato", non sequestrato.
(**) si badi bene, "revocata", non ritirata..







Martedì, 04 Gennaio 2005
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