Cronotachigrafo manomesso
Camionista nei guai
La Polizia Locale dei Castelli ha scoperto e sequestrato l’ennesimo congegno utilizzato per alterare il cronotachigrafo di un mezzo pesante. È già il quinto caso dall’inizio dell’anno.
Il controllo è avvenuto lungo la tangenziale di Montecchio Maggiore. Alla guida dell’autoarticolato c’era un cittadino rumeno di 45 anni. Dalla lettura del cronotachigrafo digitale, il mezzo pesante risultava a riposo dalle 18.59 del giorno precedente, sebbene il conducente fosse alla guida.
Il mezzo industriale, di proprietà di una ditta di trasporti internazionali con sede sempre in Romania, è stato quindi accompagnato in uno spiazzo idoneo all’ispezione in sicurezza. Qui gli agenti hanno accertato la manomissione al sensore del cronotachigrafo mediante una calamita posizionata sul bulbo di trasmissione della velocità e dei dati del motore. Tale alterazione interrompe il circuito, facendo risultare il cronotachigrafo digitale in riposo sebbene il mezzo pesante sia in realtà circolante.
Il conducente è stato sanzionato per la violazione dell’art. 179 del Codice della Strada con una multa di 1696 euro. Gli è stata inoltre ritirata la patente di guida: sarà trasmessa alla Motorizzazione Civile di Vicenza che provvederà ad una sospensione del documento da 15 giorni a 3 mesi.
Oramai sono numerose le alterazioni ai cronotachigrafi scoperte dagli uomini del Comando di Largo Boschetti, soprattutto grazie all’elevata professionalità e specializzazione in materia di autotrasporti di alcuni agenti.
Le manomissioni al cronotachigrafo installato nei veicoli pesanti permettono di non rispettare l’alternanza pausa/guida dei conducenti prevista dalla legge e procurano alle ditte un rilevante beneficio competitivo costituito dalla riduzione dei costi fissi del trasporto. Tutto questo corrisponde però ad una mancata tutela dei conducenti, che aumentano il loro tempo di lavoro oltre il consentito, mettendo a repentaglio la loro e l’altrui sicurezza.
Solita storia. (ASAPS)