Roma, in tangenziale a 50 km/h: arrivano gli autovelox fissi
Quando fu progettata, per le Olimpiadi del 60, venne annunciata come «un'arteria a scorrimento veloce», collegamento rapido tra la Salaria e l'area del Foro Italico, per permettere a chi si spostava sulle quattro ruote di bypassare il traffico di Tor di Quinto, Ponte Milvio e delle colline della Farnesina. Delizia per gli automobilisti, croce per i residenti dei quartieri a ridosso delle carreggiate attraversate ogni giorno da migliaia di auto (con clacson strombazzanti).
Per questo, già vent'anni fa, era il 1994, si pensò di sbarrare la strada ai veicoli, almeno in alcuni tratti e nelle ore notturne proprio per «ridurre la situazione di disagio - si leggeva nell'ordinanza firmata dall'allora sindaco Rutelli - prodotta dai livelli di rumore maggiormente percepiti nel periodo notturno». Presto però, come si legge in uno dei primi provvedimenti siglati dalla nuova sindaca Virginia Raggi, accanto ai guard rail arriveranno gli autovelox. Pronti a immortalare a colpi di flash (e di multe) chi non rispetterà un limite di velocità non proprio da Formula Uno: 50 chilometri orari.
LA DISPOSIZIONE IGNORATA
Idea non nuova, ma mai attuata. Perché nel corso degli anni, di soluzioni per limitare l'andirivieni caotico di vetture e motorini, ne sono circolate parecchie. Nel 2012 il Dipartimento Mobilità varò una determina che fissava, per la prima volta, il limite di velocità a 50 km/h per l'intera giornata, nel tratto tra via della Batteria Nomentana e Via delle Valli. Un provvedimento che però è praticamente rimasto lettera morta. Nel senso che nessuno, finora, ha mai controllato l'effettiva velocità dei veicoli. Il motivo? Non ci sono gli autovelox. Quelli mobili, con i vigili accanto, sono stati giudicati dalla Polizia locale troppo «pericolosi» per l'incolumità degli agenti. Poco spazio sulla carreggiata per sistemare le postazioni, con le macchine che sfrecciano a pochi centimetri di distanza.
CAMBIO DI MARCIA
Ecco perché, di anno in anno, si è andati avanti con le proroghe dei divieti notturni. Alternativa quasi indolore, che ha permesso di rimandare l'installazione degli autovelox a non meglio precisati «studi» in capo ai vari uffici della Mobilità, dell'Ambiente, o della Municipale. A spezzare la routine delle proroghe, che di fatto hanno consentito ai vari inquilini del Campidoglio di aggirare il problema, ci ha pensato la nuova inquilina di Palazzo Senatorio. Che con un'ordinanza firmata lo scorso 28 giugno, la numero 6 della sua amministrazione, ha sì prolungato fino al prossimo 31 dicembre il divieto di transito notturno dalle 23 alle 6 nei due tratti dove è già attivo (dalla Sopraelevata che collega viale Castrense a San Lorenzo, alla Circonvallazione salaria nella parte che va dalla Nomentana a via delle Valli).
Ma ha anche fatto mettere nero su bianco che «in ogni caso permane la necessità di attivare un sistema a postazioni fisse di controllo della velocità» in questo tratto della Tangenziale. L'unica misura che la sindaca ritiene davvero «necessaria» per «contenere l'inquinamento acustico». Motivo per cui è già stato dato mandato ai dipartimenti della Mobilità e della Manutenzione urbana di elaborare un progetto per «l'istituzione del limite di velocità di 50 kmh nel tratto indicato dell'infrastruttura viaria». Con tanto di «monitoraggio trasportistico e acustico ante e post operam». Attenzione, stando almeno dalle prime indicazioni, gli autovelox dovrebbero essere attivi h24, proprio come prevedeva la determina mai applicata del 2012. Gli automobilisti capitolini sono avvisati. Lo «scorrimento veloce» dell'arteria rischia di essere solo un ricordo.
di Lorenzo De Cicco e Giuseppe Gioffreda
da ilmessaggero.it