Positivo all’alcoltest viene assolto… per "troppo" freddo
L’alcoltest è un po’ come una pianta da appartamento: teme il freddo e l’umidità. E quindi i rilevamenti fatti quando la temperatura è troppo bassa e l’umidità "si taglia con un coltello" lasciano il tempo che trovano. Di più: un autista trovato con un tasso alcolemico di 1,15 g/l può essere assolto perché il fatto non sussiste. A questa decisione è giunto il Tribunale di Milano chiamata a giudicare su un uomo fermato alle prime luci di un mattino di domenica in condizioni alterate. Venica sottoposto a un primo alcoltest e poi un secondo e, in entrambi i casi, il tasso risultava sopra l’1,15 g/l.
Poi però l’avvocato della difesa ha avuto un colpo di genio, chiamando a testimoniare un consulente che ha spiegato come, l’attendibilità di alcune tipologie di alcoltest va scemando quando freddo e umidità incombono. E in effetti anche sul libretto di istruzioni dell’alcoltest (di marca Drager) risulta spiegato che la certezza del rilevamento viene garantita tra 0 e 40 gradi e con un tasso di umidità nell’aria tra il 30 e il 90%. Mentre la domenica mattina in questione non soltanto la temperatura era di 3 gradi sotto lo zero, ma anche il tasso di umidità era del 98%.
E di fronte a tutto questo è venuta meno la prova dello stato alcolico del conducente e, di conseguenza, la sua assoluzione.
Ma in questa stagione si deve temere il troppo caldo che, come il freddo e la troppa umidità nell’aria rischia, di invalidare la prova con l’etilometri. Avanti così... (ASAPS)