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Notizie brevi 03/01/2005

INCIDENTI LUNARDI:"ALBERGHI GRATIS DOPO LE DISCOTECHE". IDEA BUONA ANCHE SE DIFFICILMENTE REALIZZABILE IN ESTATE. PERO’ INSISTE: LA COLPA E’ DELLA DISTRAZIONE.
E LA VELOCITA’? L’ALCOL?, LE STRADE?, LA SEGNALETICA? LE AUTO VELOCI?, LA STANCHEZZA?
LA CAPACITA’ NELLA GUIDA?

INCIDENTI LUNARDI:"ALBERGHI GRATIS DOPO LE DISCOTECHE". IDEA BUONA ANCHE SE DIFFICILMENTE REALIZZABILE IN ESTATE.
PERO’ INSISTE: LA COLPA E’ DELLA DISTRAZIONE.
E LA VELOCITA’? L’ALCOL?, LE STRADE?, LA SEGNALETICA? LE AUTO VELOCI?, LA STANCHEZZA?
LA CAPICACITA’ NELLA GUIDA?

BUONA E CONDIVISIBILE L’IDEA DI LUNARDI DEGLI ALBERGHI GRATIS DOPO LA DISCOTECA. SARA’ FORSE FACILE REALIZZARLA IN INVERNO, PIU’ DIFFICILE IN ESTATE CON LE RIVIERE PIENE. CI SENTIAMO COMUNQUE DI SOSTENERLA CON CONVINZIONE.
IL MINISTRO PERO’ INSISTE NELL’ADDEBITARE LA CAUSA DEGLI INCIDENTI STRADALIQUASI ESCLUSIVAMENTE ALLA DISTRAZIONE, LA CITA SEI VOLTE NELLE SUE DICHIARAZIONI ALL’ AGENZIA AGI SOTTO RIPORTATA.
PER CARITA’ LA DISTRAZIONE E’ CERTAMENTE UNFATTORE DI RISCHIO, MAQUALCUNO CI AIUTI A CONVINCERLO CHE ANCHE LA VELOCITA’, L’ALCOL, LE SOSTANZE, LA STANCHEZZA,LE STRADE, LA SEGNALETICA, LE VETTURE SUPERPOTENTI DATE IN MANO A DEI RAGAZZI, HANNO UNA QUALCHE RESPONSOBILITA’, MA IL MINISTRO LE CITA POCO O PER NIENTE.
QUALCONO CI AIUTI A FARGLI CAPIRE CHE NON ESISTE UN ETILOMETRO DELLA DISTRAZIONE, MA DELL’ALCOL, NON ESISTE UN AUTOVELOX DELLA DISTRAZIONE MA DELLA VELOCITA’. TANTO CHE, SE NON SIAMO DISTRATTI (ANCHE NOI), IL CODICE NON PREVEDE SANZIONI SPECIFICHE PER CHI E’ GENERICAMENTE DISTRATTO.
LA DISTRAZIONE ESISTE E’ VERO, MA SPESSO E’ CAUSATA DAI TELEFONINI CHE CI OSTINIAMO AD USARE ALLA GUIDA, SPESSO E’ DETERMINATA DALLE PREOCCUPAZIONI QUOTIDIANE, DELLA SALUTE, DELL’ECONOMIA, DEL LAVORO, DAI PROBLEMI DI OGNI GIORNO.
A QUESTO PUNTO SERVIREBBE UN BEL DECRETO LEGGE CHE ABOLISCA LE PREOCCUPAZIONI, I PENSIERI E, CONSEGUENTEMENTE, LE DISTRAZIONI. IN QUESTO MODO AVREMO DEBELLATO ANCHE GLI INCIUDENTI.
QUALCUNO CI AIUTI A INFORMARE IL MINISTRO.
Da "AGI" del 1 gennaio 2005
SICUREZZA STRADALE: LUNARDI, MOBILITIAMO SOCIETA’ CIVILE.
(DISTRAZIONE, DISTRAZIONE, DISTRAZIONE nDr)
Da AGI - Roma
Gli incidenti stradali sono in costante calo cosi’ come i morti e i feriti, ma occorre fare di piu: bisogna mobilitare la societa’ civile. Questo l’appello del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Pietro Lunardi che, interpellato dall’Agi, nel proporre una sorta di grande alleanza per "salvaguardare la nostra vita e quella degli altri" lancia un appello a tutti gli automobilisti contro ogni sorta di distrazione mentre si e’ alla guida di un automezzo. "Nel mio ruolo di Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti - sono parole di Lunardi - ritengo doveroso sottolineare lo stato di sconcerto che si vive quando si assiste a questa sistematica ed assurda tragedia prodotta dalla incidentalità sulle nostre strade. Le cause che generano queste tragedie sono tante ma mi convinco sempre più che tra queste la principale sia la distrazione; sì anche la distrazione di andare più veloci dei limiti consentiti dalle norme del Codice della Strada. Mi chiedo pero’ - ha aggiunto il ministro - se la distrazione possa attrarci a tal punto da essere disposti a regalarle la nostra vita, e, mi chiedo se, sempre la distrazione, possa continuare ad essere l’elemento che caratterizza tutti noi di fronte a notizie così tragiche come la fine di una intera famiglia. Da parte di chi, come me svolge una funzione ricca di responsabilità, senza dubbio c’è una forte ricerca su quanto si possa e si debba ancora fare; tuttavia penso che il mio Dicastero e quello dell’Interno abbiano dimostrato, in questi anni, non solo una grande attenzione al tema della sicurezza stradale, ma, purtroppo, ancora non siamo riusciti ad intaccare questa assurda abitudine che ognuno di noi possiede, cioè questa abitudine a distrarci. Vi invito quindi a meditare sulla responsabilità di ognuno di noi quando guida un auto, quando guida una moto; ricordiamoci che siamo in possesso di un’arma che può generare un omicidio ed un suicidio, ricordiamoci che giornalmente ci sono oltre 150 morti sulle strade europee; è come se cadesse, ogni giorno, un jumbo, e ricordiamoci che quando accade una cosa del genere ci sentiamo tutti coinvolti da un evento così tragico, invece poco facciamo quando, giornalmente, su un’altra modalità di trasporto, accade una tragedia paragonabile". E per combattere questa assurda "guerra" che ogni anno conta migliaia di morti, Lunardi chiede una vera e propria mobilitazione: "Cerchiamo di costruire una vera mobilitazione della società civile, in particolare di tutti coloro che, direttamente e indirettamente, vivono all’interno del mondo del trasporto su strada, quali le autoscuole, le case costruttrici, le assicurazioni, i gestori delle autostrade, l’A.N.A.S. Cerchiamo di allearci, una volta tanto, per costruire insieme le condizioni che ci rendano più convinti della responsabilità che ognuno di noi ha: quella di salvaguardare la nostra vita e quella degli altri. Noi adulti - sottolinea Lunardi - non possiamo rassegnarci al fatto che ogni anno con i tanti, tantissimi giovani che non fanno ritorno a casa muore un pezzo d’Italia, si spegne una parte di noi. E guardando al recente passato e all’introduzione della patente a punti come delle nuove norme del codice della strada, Lunardi tiene a ricordare che "I risultati, raggiunti in questo primo anno pieno di applicazione delle nuove norme sulla sicurezza stradale, hanno fornito un chiaro e misurabile contenimento della incidentalità; ebbene questi risultati sono, nella maggior parte dei casi, da ascrivere alla coscienza civile della gente, alla responsabilità di ciascuno di noi nell’aver capito il valore della vita. Cerchiamo, in questi giorni, in cui il traffico sulla nostra rete stradale raggiunge livelli patologici, di essere rispettosi di noi stessi e degli altri ponendo attenzione nella guida, cercando di osservare pochissime ma essenziali regole comportamentali, cercando di definire per tempo un vero piano di viaggio utilizzando tutti i mezzi di informazione.(AGI).
Lunedì, 03 Gennaio 2005
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