Belgio: luci e ombre della Sicurezza Stradale
L’analisi del primo trimestre 2016 sancisce una battuta d’arresto sul fronte delle vittime, ormai stagnante da anni
(ASAPS) BRUXELLES, 5 luglio 2016 – La situazione della violenza stradale in Belgio comincia a migliorare e il primo trimestre del 2016 evidenzia un leggero calo del numero di incidenti. Lo ha reso noto l’IBSR, l’Istituto Belga per la Sicurezza Stradale, che ha eseguito uno screening sui numeri forniti dalle polizie operanti nel Regno potendo rilevare che, rispetto al periodo gennaio-marzo 2015, i dati sono incoraggianti, seppur con qualche riserva: -1,4%, con una diminuzione netta di 130 eventi con lesioni tra i due trimestri. Il numero di persone uccise risulta però aumentato – e qui siamo alle riserve – in Vallonia, mentre scende nelle Fiandre e nella regione capoluogo di Bruxelles, portando però il dato complessivo a +1%.
Preoccupa, in modo particolare, l’innalzamento del numero di incidenti mortali registrati con la partecipazione di veicoli pesanti (8 vittime in più), per i quali è pronto un rapporto dello stesso IBSR che esamina tutti questi eventi per stabilirne le cause. Tornando alle statistiche, risulta stagnare il numero di vittime decedute sul posto (+0,8%), 134 nel 2016 rispetto alle 133 del 2015, ma a risultare stabile è l’intero periodo degli ultimi 4 anni, sempre relativamente ai primi trimestri. È invece marcato il calo dei feriti (da 11.659 a 11.279, pari al -3,3%). La Vallonia è la regione che preoccupa di più gli analisti: infatti, dopo aver conosciuto un forte aumento delle vittime nel 2015 (da 254 a 291), ha fatto registrate un forte incremento anche nel primo trimestre di quest’anno, facendo registrare 63 morti rispetto ai 52 dello stesso periodo del 2015.
Al nuovo picco della mortalità risponde un arretramento della sinistrosità complessiva e di quella con feriti, scesa rispettivamente del 2,6% e del 2,9%. Dato fotocopia nelle Fiandre, con un calo dell’1,3% di incidenti complessivi e del 3,4% di quelli con feriti: proprio nelle Fiandre scende anche il numero di vittime (69 rispetto a 75), mentre nella piccola regione capoluogo i numero, seppur esigui, incoraggiano di più, avendo registrato 2 morti invece di 6 (evidentemente, però, in questo contesto è sufficiente un sinistro plurimortale per far sballare la casistica). Nell’area della capitale, il numero di incidenti complessivi risulta aumentato dell’1,2%, mentre quello relativo ai sinistri con lesioni è invece sceso del 3,6%.
Tralasciando tutti i numeri locali, l’IBSR fornisce importanti indicazioni anche su altri ambiti, come ad esempio quello relativo alle categorie più a rischio: pedoni e ciclisti. Infatti, mentre tutte le altre categorie di utenti risultano essere meno coinvolte in incidenti, queste due “classi” confermano la propria crescente vulnerabilità: ai primi tocca una crescita record di vittime, +5,3%, ai secondi invece un comunque inquietante +0,7%. I veicoli commerciali, per i quali è stato registrato un più alto coinvolgimento in sinistri con esito fatale, risultano migliorare, e di parecchio, in chiave complessiva, con un decremento pari al 10,8%, che raggiunge la punta più alta in Vallonia (-30,3%). Analogamente a quanto accade in Italia (seppure che tra le molte luci ci sia anche qualche ombra), scendono tutte le voci statistiche in autostrada che, ad eccezione di quello dei morti, che fa registrare un +3 vittime, è in continuo calo dal 2007. (ASAPS)
Uno spaccato sulla situazione della sicurezza stradale in Belgio. (ASAPS)