Avete
già commesso qualche violazione stradale dopo che sono entrate
in vigore le nuove modifiche al codice e di conseguenza la vostra patente
ha perso punti? Oramai tutti sanno che possono recuperarli prima di vedere
esauriti i 20 punti a disposizione consumati i quali occorre sostenete
nuovamente l’esame di idoneità alla guida. Il ministero delle
Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, ha reso finalmente noti i programmi
dei corsi di recupero, che saranno affidati ad autoscuole ed associazioni
di categoria.
Vi sono due tipi di corsi: il primo consente di recuperare 6 punti ai
possessori di patenti per auto e motocicli (cioè per le patenti
di categoria A, B) e si dovrà svolgere nell’arco di due settimane
per una durata complessiva di 12 ore (le lezioni non dovranno superare
le 2 ore giornaliere per dare modo di poter svolgere le normali attività
lavorative).
Il secondo corso, invece, riguarda gli autisti con CAP o patenti professionali
(cioè di categoria B+E, C, C+E, D, D+E) e durerà complessivamente
18 ore, da compiersi indicativamente in 4 settimane consecutive. A differenza
del primo, quest’ultimo corso consentirà di recuperare ben
9 punti. La frequentazione ai corsi di recupero sarà ammessa soltanto
dopo che il contravventore avrà ricevuto la comunicazione di decurtazione
del punteggio da parte del Dipartimento dei trasporti terrestri (ex Ispettorato
della motorizzazione), che comunque difficilmente arriverà prima
di 3/4 mesi dal giorno dell’avvenuta infrazione. Tuttavia, non sarà
nemmeno così facile poter recuperare i punti previsti se si registreranno
assenze superiori alle 4 ore nel primo caso ed alle 6 ore nel secondo.
Tale condotta comporterà la ripetizione del corso al quale ci si
è iscritti e non sono ammesse lezione on-line. Le ore perse entro
i limiti ammessi andranno recuperate.
Il progetto originario, inoltre, prevede che i corsi saranno gratuiti
se svolti attraverso organismi pubblici, mentre diventeranno a pagamento
se organizzati da autoscuole o enti simili. Il numero dei partecipanti,
inoltre, non potrà mai essere superiore alle 25 unità. Fra
gli enti simili, vale la pena rammentarlo, potranno anche esservi soggetti
privati o associazioni da tempo presenti nel settore della sicurezza stradale
e la cui esperienza sia comprovata da atti ministeriali (un esempio concreto
potrebbe essere rappresentato, pensate un poco, proprio dall’A.S.A.P.S.).
Durante il corso, poi, se vengono commesse altre violazioni che comportano
la totale decurtazione dei punti a disposizione, il valore delle lezioni
sarà reso nullo e si dovrà procedere ad un nuovo esame per
il conseguimento della patente di guida. Ricordiamo anche che si recupereranno
2 punti ogni 2 anni, senza aver commesso infrazioni, fino a un massimo
di 10 punti e un totale di 30. Naturalmente, la legge non obbliga alcun
automobilista a frequentare i corsi di cui si parla e basterà attendere
che trascorrano 2 anni per rivedere la propria patente riacquistare i
punti persi (naturalmente sempre se nello stesso arco di tempo non sono
state commesse altre infrazioni).
Se invece dovesse avvenire il contrario si raggiunga quota zero, allora
l’incauto automobilista dovrà ripetere l’esame di idoneità
alla guida, sostenendo sia l’esame teorico che quello pratico. In
realtà, qualora l’iscrizione al corso avvenga entro 30 giorni
dalla data di notifica del provvedimento di revoca a cura dello stesso
Dipartimento dei trasporti terrestri, la patente non gli verrà
materialmente ritirata e potrà continuare a circolare per i 30
giorni successivi. Dal 31esimo giorno, invece, scatterà la revoca
del documento di guida sino a quando non supererà l’esame
di Stato e tutto questo per rammentargli come sulla strada non siano più
ammessi errori e disattenzioni. Speriamo che in questo modo qualcuno cominci
finalmente a capirlo...!
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