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Notizie brevi 18/07/2016

Vacanze all'estero, occhio alla truffa del carro attrezzi

Adac, l'automobil club tedesco, mette in guardia gli automobilisti sui raggiri documentati in Serbia e Ungheria. I consigli del Touring Club Italia per non cadere nel tranello

Rimanere con l’auto in panne in un paese straniero. E’ uno dei peggiori incubi degli automobilisti. Specialmente quando ci si trova lì per una vacanza con la famiglia. Ne sanno qualcosa alcuni automobilisti che, in Serbia e Ungheria, non solo si sono ritrovati fermi in mezzo alla strada, ma sono stati anche truffati da falsi carro attrezzi. L’allarme lanciato dall’Adac, l’automobil club tedesco, e ripreso dal sito del Touring Club Italia, parla di furgoni allestiti con colori e scritte molto simili a quelli ufficiali utilizzati dall’Adac per l’assistenza stradale, con tanto di lampeggiante arancione e bandierina tedesca, che intercettano sulle strade del territorio serbo e ungherese le auto con targa straniera che sono in difficoltà, e offrono il loro aiuto.

Fin qui niente di strano. Se non fosse che poi questi individui fanno arrivare un carro attrezzi – sempre contraffatto – per rimorchiare l’auto e portarla in un’officina connivente, che effettua la riparazione a costi improponibili. Il povero malcapitato, a quel punto, non può far altro che saldare il salatissimo conto e andarsene. La truffa messa a punto è ben congegnata, sembra infatti che, in alcuni casi, questi signori del raggiro siano dotati anche di dispositivi elettronici che impediscono il funzionamento dei telefoni cellulari, in modo da mettere in condizione la vittima designata di non avere altra scelta che affidarsi a loro.

Allora come difendersi da questi truffatori? Innanzitutto, nel caso in cui ci rendessimo conto che, in presenza del mezzo di soccorso o di assistenza stradale, il nostro telefono non funziona più, possiamo provare ad allontanarci di qualche decina di metri, lo spazio necessario per uscire dal cono d’ombra creato dal dispositivo disturbatore. Una volta riagganciata la linea si potrà chiamare un soccorso stradale ufficiale, disponibile in tutta Europa 24 ore su 24. Molte compagnie di assicurazione auto forniscono insieme alla polizza un numero verde o di una centrale operativa cui rivolgersi in caso di problemi, anche dall’estero, così come l’Automobile Club Italia e il Touring Club Italia hanno un centralino per l’assistenza ai soci h24.

Una volta contattato il servizio di soccorso e concordato l’intervento, per essere maggiormente sicuri di non cadere nel tranello di qualche “avvoltoio”, si potrà chiedere a chi arriva con il mezzo di soccorso il nome e il numero di intervento trasmessi dalla centrale operativa, come suggeriscono dal TCI. Si tratta infatti di dati che può avere solo il mezzo ufficiale inviato dal servizio che abbiamo contattato.

di Silvia Bonaventura
da repubblica.it/motori


Consigli utili per chi va all’estero.  (ASAPS)

Lunedì, 18 Luglio 2016
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