Aggressione al Ciolda: arrestati i due che hanno picchiato il finanziere
Sono stati individuati ed arrestati dai carabinieri di Borgo Valsugana con l'accusa di tentato omicidio volontario aggravato dai futili motivi i presunti responsabili dell'aggressione all'uomo di 35 anni, Mario Aiello, finanziere di origini siciliane, picchiato selvaggiamente la notte tra venerdì e sabato all'esterno del locale 'Ciolda' di Calceranica. Si tratta d D.O. 24 anni, italiano di origini magrebine pregiudicato per lesioni e ammonimento orale del questore con divieto di avvicinamento alla madre per averla ripetutamente picchiata. L'altro è M.A. 22 anni, polacco residente in Italia pluripregiudicato, vecchia conoscenza dei carabinieri trentini.
La chiamata
La notte tra venerdì e sabato, sono giunte al 112 chiamate di cittadini che hanno segnalato una lite in corso nella zona di Calceranica. I testimoni hanno raccontato di un uomo a terra, reso irriconoscibile dalle percosse: calci e pugni su tutto il corpo ricevuti mentre era a terra. Giunti sul posto, i carabinieri hanno iniziato a raccogliere testimonianze. I imilitari hanno proceduto anche a rilievi di tipo organico, raccogliendo campioni di dna, poi utili per risalire agli autori dell'aggressione, poi infatti individuati.
Come è scoppiata la lite
Secondo la ricostruzione fatta dagli inquirenti, all'interno del locale il diverbio sarebbe scoppiato per un apprezzamento non particolarmente elegante fatto dai due uomini nei confronti dell'accompagnatrice del finanziere 35enne. Il quale, sentiti i commenti, ha chiesto rispetto per la donna. Da lì la situazione è degenarata, prima all'interno del locale. Poi, una volta fuori, e quando gli animi sembravano essersi calmati, grazie allo stesso Aiello che ha tentato di tenere i toni bassi, i due hanno lo hanno aggredito nel parcheggio, massacrandolo di botte dopo averlo steso con un pugno in pieno volto. Mario Aiello ha riportato ferite gravissime, ed è stato operato per cinque ore. Ora si trova ricoverato in rianimazione all'ospedale Santa Chiara di Trento.
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