Caro
Direttore,
se fossi stato un giornalista col "pallino" del Centauro
questa mia oggi l’avrei intitolata: "Alzo le mani, m’arrendo!"
e magari l’avrei accompagnata da una foto eloquente, non so, forse
uno “stradalino” (visto di spalle) con le mani alzate
in segno di resa. In tutta onestà devo esprimere la mia più
sincera ammirazione per te e lo staff dell’A.S.A.P.S. oltre
che per la dedizione in questa attività anche per la costante
presenza sul campo, forse l’unica, che fa sentire la propria voce
e, indirettamente, quella di tutti gli operatori di Polizia Stradale
che ancora credono in questo lavoro (chissà per quanto ancora!).
Sono nella Polizia di Stato ormai da 23 anni, tutti passati nella
Specialità, ed al giro di boa inizio a tirare le somme soprattutto
per il futuro incerto che ci aspetta sotto il profilo professionale.
Di polemiche ce ne sono sempre state e sicuramente non finiranno
ora, ma un dato di fatto mi porta ad una riflessione. Non ricordo
che il precedente codice della Strada, quello del 1959, abbia subito
stravolgimenti particolari. La legge di depenalizzazione del 1981,
l’obbligo del casco protettivo e delle cinture di sicurezza possono
essere considerate le modifiche più sostanziali, dettate
anche dall’evoluzione della tecnologia, dall’aumento del volume
di traffico e del numero di incidenti stradali.
Cosa si può dire invece dell’attuale codice che a circa 13
anni dall’entrata in vigore è stato ritoccato un centinaio
di volte ed alcune norme più volte riviste e corrette. Viene
quindi spontaneo pensare che ancora oggi non abbia una dimensione
certa, a tutto vantaggio di chi è restio a rispettare le
regole e a discapito di chi è chiamato a farle rispettare.
Non voglio opprimerti oltremodo, nè tantomeno sfogare in
queste poche righe il mio dissenso e quello dei colleghi a me vicini,
anche per mancanza di voglia e soprattutto stimoli a continuare
in questa battaglia contro i mulini a vento, ma è bene che
invece di pensare alle solite statistiche da sbandierare ai media,
si iniziasse a stilare una statistica seria: chissà quante
domande di trasferimento per altre Specialità o Reparti di
Polizia sono state già inoltrare (la mia è tra quelle)
e quante lo saranno da qui ad un prossimo futuro?
Ma soprattutto: in quanti oggi aspirano a far parte della Polizia
Stradale?
Sarebbe interessante conoscere il dato per riflettere un po’
invece di esser certi di fare di nuovo le "nozze coi fichi
secchi". Concludo col rivolgere un pensiero al collega umbro
che ha ricevuto quella richiesta di risarcimento, oltremodo sproporzionata,
che semmai fosse accettata anche in minima parte ci sarà
da preoccuparsi veramente.
Se fossi nei panni del collega penserei di rivolgere la stessa richiesta,
se non più esosa, al Giudice di Pace che ha deciso nonostante
la manifesta incompetenza (la proporzione è semplice:
25.000,00 ? : 68,00 ? = x ? : 25.000,00 ? risultato 9.191.176,47
?) considerato lo stress - questo sì reale - il momento
in cui è pervenuta la richiesta - Natale – e l’ammontare
della stessa - 25.000?
Vi Abbraccio e Vi saluto.
Isp.
Pasqualino Scarpinato
Sezione Polstrada Pescara.
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