Egregio
Direttore,
con la presente lettera colgo l’occasione di salutarla e di congratularmi
per il suo giornale che ho avuto modo, e piacere di leggere presso
il Comando Provinciale della Polizia Stradale di Crotone.
Mi soffermo con immenso piacere sull’impegno e sulla dedizione
al dovere di questi uomini, che meritano un’attenzione adeguata
e particolare, nello specifico agli Assistenti Capo Nicola Abruzzese
e Nicola Vissicchio, unitamente agli Agenti Antonio Beraldo, Vincenzo
Broncia e Felice Lafasciano, perché insieme al sottoscritto
Antonio Viola, cittadino crotonese, promotore di un’iniziativa denominata
“Olimpiadi delle Forze dell’Ordine”, hanno da subito lanciato
tale iniziativa, che è stata commemorata in memoria delle
vittime di Nassiriya, e di tutte le vittime appartenenti alle Forze
dell’Ordine nell’adempimento del proprio dovere.
La loro sensibilità ed il loro impegno, che li ha visti coinvolti
in prima linea, ha prevaricato sul pochissimo tempo libero a loro
disposizione, trascurando - se così si può dire -
anche le proprie famiglie, il loro sacrificio, la loro professionalità
è stata premiata dalla ottima riuscita della manifestazione
suscitando interesse e un successo insperato.
Ed inviano un messaggio chiaro alla popolazione, perché la
memoria dei nostri caduti non rimanga tale, ma che si tramuti nella
consapevolezza che i loro nobili ideali che immolano i nostri eroi
di tutti i giorni nelle pagine più significative della storia
d’Italia, in una realtà che vede il pieno coinvolgimento
della popolazione in una collaborazione attiva basata sul corretto
e comune senso civico.
I giornali spesso danno molto spazio a notizie di poco valore, quando
a mio avviso il vero valore è dato da chi presta quotidianamente
un servizio di elevato rischio con doti e capacità di elevato
coraggio al servizio del cittadino, dando a pieno merito l’aggettivo
di Eroi di tutti i giorni, e dare eroismi gratuiti a chi disconosce
il sacrificio.
Pertanto, Egregio Direttore, io da comune cittadino italiano, mi
ritengo pienamente soddisfatto, e con orgoglio tutelato dallo straordinario
servizio che le nostre Forze dell’ordine offrono alla Nazione, in
particolare alla Polizia Stradale una specialità in Europa
che ci distingue dagli altri paesi per la professionalità
dei nostri uomini.
Colgo l’occasione per salutarla a mi scuso per eventuali errori
di forma.
Cordialissimi saluti.
Antonio
Viola, Crotone
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Per
vent’anni sono state le tre caratteristiche che hanno distinto gli
Uomini della Polizia Stradale della Sezione di Imperia.
Terna di valori con la quale è iniziata nell’ormai lontano
1983, per opera del Dott. Rotondi, allora Dirigente di Imperia, l’avventura
al Rally di Sanremo. (unica prova di Campionato del Mondo in Italia).
Fu proprio dalla conoscenza personale del Dott. Rotondi con gli organizzatori
(Geom. Rava, patron della manifestazione), che nacque la proposta di una
scorta alle vetture che prendevano parte alla gara lungo le strade della
Liguria, Toscana,Umbria e Marche. Ricordo benissimo che lo stesso Dirigente
prese parte, in qualità di attento “osservatore”su una
vettura dell’organizzazione alla prima “uscita” dei Suoi
Agenti. Più che di una vera scorta si trattava di presidiare punti
nevralgici del percorso rendendo più scorrevole il traffico, anticipando
molte ore prima il transito dei concorrenti.
Impegno, che ovviamente comportava delle levatacce ed il rientro ormai
al buio, dopo aver percorso chilometri di strada in tutte le condizioni
atmosferiche.
Quanto freddo nell’ottobre del Centro Italia a cavalcare le famose
“Guzzi” dall’inconfondibile rumore, che alla mattina, talvolta
nella fitta nebbia, svegliavano gli abitanti dei Paesi attraversati.
Tanta fatica è vero, ma supportata da una alta professionalità
e tanta allegria, quando alla sera, davanti a piatti tipici si raccontavano
le avventure della giornata! Troppi sarebbero gli episodi da raccontare,
e forse sulla carta stampata non renderebbero perfettamente per riviverli
in prima persona. Di certo posso dire che ancora oggi quasi tutti farebbero
a gara per risalire sulle moto e trascorrere tante ore fra la folla e
i “motori”!
Oggi, il rally di Sanremo non è più prova di campionato
del Mondo (la politica sportiva c’è l’ha portato via),
ma credo che un ruolo particolare nell’ambito della sicurezza e per
la costante riuscita della manifestazione, l’abbia avuto questo gruppo
di fedelissimi Poliziotti della Sezione di Imperia che, unitamente ad
altri loro Colleghi (intervenuti in affiancamento), i più assidui
quelli di Savona, hanno contribuito negli anni a rendere il “Sanremo”
una delle più affascinanti gare del Mondo. Ritengo ancora doveroso
ricordare che il servizio è sempre stato possibile grazie alla
costante collaborazione dei vari Dirigenti che si sono succeduti negli
anni alla sezione di Imperia, in particolare il Dott. La Fortezza, il
Dott. Tabarro (ancora oggi sempre disponibile nell’aiutarci nella
rievocazione storica della gara in terra Toscana), la Dott.ssa Mongiorgi,
il Dott Cestra e non ultimo l’attuale Dirigente il Dott. Frumento.
Un grazie personale va al Dott. Marchese, che da Agente “motociclista”
al seguito della gara, oggi Dirigente di Savona, è sempre un valido
Consigliere!
Prima di chiudere questa breve storia, forse assai diversa da quelle che
sono solito leggere sulla Vostra rivista, corre l’obbligo ricordare
che purtroppo “il Sanremo”, fatto di fatica, passione e professionalità,
ha vissuto anche un momento di dolore per la perdita dell’Agente
Giuseppe MICALE che, mentre si accingeva a raggiungere il servizio, per
motivi imprecisati, perdeva il controllo del proprio mezzo e rimaneva
a terra privo di vita.
Carmine Madeo
Sost. Commissario (c)
Calopezzati (CS)
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Spett.le
Compartimento Polizia Stradale
Milano
Spett.le Comando,
intendo rappresentarvi con la presente la più sentita e piena gratitudine,
mia e del Dott. Bikindè per l’intervento degli Agenti Francesco
e Gigi.
Sabato 17 c.m. percorrevamo infatti l’autostrada Milano – Genova
in direzione Genova quando, per un improvviso guasto al motore la nostra
autovettura (una Renault Scenic del 2001) perdeva potenza ed incominciava
ad emettere fumo bianco.
Decidevamo per questo di raggiungere il vicino autogrill di Dorno Ovest,
ma una volta raggiuntolo lo stato del motore peggiorava subitaneamente.
La macchina, sia pur arrestatasi era completamente incontrollabile, rimaneva
accelerata e la quantità di fumo emesso, oltre al forte rumore
del motore facevano supporre che in pochi istanti sarebbero esplose le
fiamme.
Poiché il comando di accensione non rispondeva più abbandonavamo
l’auto, peraltro in prossimità di una Cinquecento Fiat. I
presenti ed alcuni avventori dell’autogrill da lontano ammiravano
lo spettacolo e impartivano le direttive più varie!
La coppia di agenti Francesco e Gigi (si tratta della pattuglia composta
dal V.Sov. Francesco Proietti Cecchini e dall’Ass. Luigi Briatico,
in servizio presso la Sezione Polizia Stradale di Pavia, ndr), che proverbialmente
si trovavano in prossimità dell’auto, dopo una breve riflessione
hanno preso in pugno la situazione e, con grande sangue freddo sono entrati
nell’auto ormai prossima alla combustione riuscendo (non sappiamo
ancora come) a fermare il motore. E’ pertanto doveroso rappresentarvi
la nostra più sincera gratitudine per il tempismo e per il coraggio
che a nostro avviso sono, in questo episodio andati oltre il semplice
“dovere”.
Cordiali saluti.
Francesco
Alberti
già Direttore di gara
del Rally di Saremo
e responsabile servizi di sicurezza
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