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Posta 16/12/2004

NOVEMBRE - DICEMBRE 2004

Da "il Centauro" n.91 di novembre - dicembre 2004
Un appello da Terracina per una maggiore sicurezza per gli operatori della strada

Caro Direttore,
sono un Ass. C. in servizio al Distaccamento Polizia Stradale di Terracina (LT), nonché socio A.S.A.P.S.
Scrivo per esprimere il rammarico personale e quello di molti colleghi in merito a quanto accaduto in data 5 ottobre scorso.
A volte leggo in alcuni notiziari A.S.A.P.S., alla rubrica “La Posta”, di colleghi che hanno perso la vita, molti nel corso dell’espletamento del loro servizio.
Stessa tragica e inesorabile sorte è toccata al collega Mario Palombi, 50 anni, in forza presso il Distaccamento della Polstrada di Aprilia (LT). Al km 31,800 della SS 148, il collega durante un servizio con apparecchiatura telelaser, è stato vittima di un incidente stradale, (29° nella triste graduatoria dal 1994 ad oggi), così come tanti lo sono stati in analoghi servizi, ha pagato con la propria vita. Noi agenti continuiamo ad espletare dei servizi considerati ad elevato rischio: “Agenti simili a birilli, travolti ai posti di blocco”, titolano i giornali, senza che nessuno dall’alto si accorga di quanto sia pericoloso quel “gioco”.
A questo punto chiedo, quanti colleghi ancora dovranno “pagare” con la propria vita prima che qualcuno si renderà conto che “giocare” a fare “i birilli” è rischioso?
Spero con il mio appello, che in un prossimo futuro qualcosa venga fatto in merito.
La vita umana è sacra, unica e irripetibile.
Non vogliamo più vedere vedove e figli orfani dei genitori deceduti sulle strade italiane, mentre stavano espletando il proprio dovere.
I servizi di rilevamento della velocità e i posti di blocco, vanno espletati in assoluta sicurezza, mettendo fine a questi spiacevoli episodi.
Un caloroso Saluto.

Ass. C. Luigi Ciano
Polstrada Terracina

 

Cosenza:
Grazie per l’aiuto che date a chi, in pensione,
si dedica all’educazione stradale

Caro Presidente,
faccio seguito alla mia lettera del 24.08.04, con la quale vi chiedevo dei testi aggiornati che mi avrebbero facilitato il compito nella nuova esperienza che vado ad intraprendere – l’educazione stradale nelle scuole.
In data 6 c.m., ho ritirato il plico da voi inviatomi con tutto il materiale che vi avevo richiesto e, di questo vi ringrazio moltissimo e credetemi sono rimasto stupefatto della vostra celerità e della vostra disponibilità, ma anche in questo non avevo dubbi, siamo un’associazione seria composta da persone meravigliose come voi che ci rappresentate.
Ringrazio il V. Presidente Corvino delle belle parole che ha voluto esprimere nei miei confronti nella sua lettera del 31.08.04 ed è vero, sono della vecchia “GUARDIA”, quella non molla facilmente e spero di essere utile a tanti giovani che hanno bisogno anche di noi – anziani.
Continuerò ad essere sempre uno di voi e se posso troverò altri amici che come me vogliono bene alla polizia stradale e desiderano essere sempre aggiornati ed informati sul C.D.S. e leggi connesse e per farlo non bisogna far altro che abbonarsi alla bella rivista – Il Centauro.
Ringrazio di cuore te caro Presidente il V. Presidente Corvino e tutti i componenti dell’associazione.
Vi porgo cari saluti e sono sicuro che al bisogno posso contare su di voi per le mie esigenze professionali.

Carmine Madeo
Sost. Commissario (c)
Calopezzati (CS)

Grazie alla Stradale per un intervento provvidenziale

Spett.le
Compartimento Polizia Stradale
Milano
Spett.le Comando,
intendo rappresentarvi con la presente la più sentita e piena gratitudine, mia e del Dott. Bikindè per l’intervento degli Agenti Francesco e Gigi.
Sabato 17 c.m. percorrevamo infatti l’autostrada Milano – Genova in direzione Genova quando, per un improvviso guasto al motore la nostra autovettura (una Renault Scenic del 2001) perdeva potenza ed incominciava ad emettere fumo bianco.
Decidevamo per questo di raggiungere il vicino autogrill di Dorno Ovest, ma una volta raggiuntolo lo stato del motore peggiorava subitaneamente.
La macchina, sia pur arrestatasi era completamente incontrollabile, rimaneva accelerata e la quantità di fumo emesso, oltre al forte rumore del motore facevano supporre che in pochi istanti sarebbero esplose le fiamme.
Poiché il comando di accensione non rispondeva più abbandonavamo l’auto, peraltro in prossimità di una Cinquecento Fiat. I presenti ed alcuni avventori dell’autogrill da lontano ammiravano lo spettacolo e impartivano le direttive più varie!
La coppia di agenti Francesco e Gigi (si tratta della pattuglia composta dal V.Sov. Francesco Proietti Cecchini e dall’Ass. Luigi Briatico, in servizio presso la Sezione Polizia Stradale di Pavia, ndr), che proverbialmente si trovavano in prossimità dell’auto, dopo una breve riflessione hanno preso in pugno la situazione e, con grande sangue freddo sono entrati nell’auto ormai prossima alla combustione riuscendo (non sappiamo ancora come) a fermare il motore. E’ pertanto doveroso rappresentarvi la nostra più sincera gratitudine per il tempismo e per il coraggio che a nostro avviso sono, in questo episodio andati oltre il semplice “dovere”.
Cordiali saluti.

Dott. Laura Schiaffino,
Milano

Prudenza e umiltà alla guida anche in servizio

Sono un appartenete della PolizIa di Stato ed Istruttore di Tecniche Operative.
Da molti anni sono socio Asaps e sulle riviste il Centauro non ho potuto fare a meno di vedere gli innumerevoli morti sulla strada dei colleghi che ogni anno perdono la vita.
Mi sono soffermato a volte a vedere le circostanze di questi incidenti e sovente ho potuto osservare che alcune si potevano evitare. Nella mia realtà operativa, faccio volante da 14 anni, ho rischiato di essere investito più volte ed una volta ci sono "riusciti" rimettendoci una vertebra.
Tutte le volte però era per colpa mia perché non ho rispettato le elementari procedure di sicurezza andando allo sbaraglio credendomi "Superman". Da quando sono istruttore di tecniche operative non ho mai avuto richiesta da alcun comandate di Sezione di fare dei corsi di aggiornamento ai colleghi.
Spesso vedo delle cose assurde e pericolosissime: posti di controllo in luoghi assurdi, fermo di autovetture e autotreni in movimento azzardati e fuori da ogni schema operativo di sicurezze.
Con tutto questo voglio solo fare notare che il nostro personale non è sufficientemente addestrato ad operare su strada e spesso il “fai da te” porta ad incidenti spesso mortali.
Mi chiedo: non sarebbe il caso di essere tutti più umili e ritornare a “scuola”, attivando tutti quei dispositivi di sicurezza passivi che molti non sanno o non ricordano più?.

Assistente Postato
Lucca

 

Giovedì, 16 Dicembre 2004
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