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Posta 22/06/2004

GIUGNO 2004

Da "il Centauro" n.87 di giugno 2004
Incidenti mortali sulle strade: velocita’
ed imprudenza le vere cause!

Egregio Direttore, chiedo cortesemente spazio per potermi rendere utile riguardo alla prima delle cause di decesso tra i giovani: gli incidenti stradali! Purtroppo l’automobilista non riesce a rendersi conto di quanto sia deleterio abbinare la forte velocità con un comportamento di guida imprudente.
La realtà è impressionante e ritengo che i mass media non diano la giusta importanza ad un fenomeno che oggi, anno 2004, è inaccettabile e quindi assurdo,ossia permettere che una persona possa morire in un incidente stradale! La mia personale esperienza mi porta alla convinzione che la maggior parte dei patentati non riesce a rendersi conto della pericolosità delle alte velocita’ che in caso d’urti dovuti a qualsiasi motivo (anche fortuito) producono effetti devastanti e questo nonostante si creda che le moderne auto riescano a proteggerci! Se da una parte e’ vero che la moderna tecnologia ci aiuta con auto sempre pìù prestazionali e con dispositivi utili alla sicurezza attiva (ossia cercare di evitare l’incidente); dall’altra non dobbiamo mai dimenticare le più elementari leggi della fisica: oltre una certa soglia non c’è mezzo sicuro che tenga, ad alte velocità la scocca assorbe l’urto in parte, ed il resto dell’energia d’impatto viene scaricata fatalmente ed in modo violento sul corpo degli automobilisti che in questo modo subiscono lesioni devastanti e letali.
Il mio messaggio vuole essere il più chiaro possibile: auspicherei che una persona alla guida di un mezzo riscopra più il piacere di guidare in maniera attenta e circondata dal comfort, piuttosto che cercare le prestazioni pure e semplici e di conseguenza l’alta velocità!
Dobbiamo abbandonare il concetto di fretta alla guida di un’auto, tenere adeguate distanze di sicurezza dal veicolo che ci precede senza starne ad un’incollatura (altro errore frequente).
In buona sintesi una forte riduzione di morti e feriti sulle strade sarebbe un segnale di civiltà e progresso; in questo processo debbono fare la loro parte anche le autorità e gli Enti preposti che
lamentano un cronico ritardo nell’adeguare le molte obsolete infrastrutture ai volumi di traffico odierni.
Con cordialità e stima.

Gotti Giovanni
Cremignane d’Iseo (bs)

Apprezzamento per la campagna sulla sicurezza
Ma esiste anche il problema del controllo delle derrate deperibili

Gentile Direttore,
apprezzo moltissimo la vostra campagna sulla sicurezza stradale e quella in favore della chiusura anticipata delle discoteche. Mi permetto di risegnalarle un altro buco nero, assurdo, della circolazione stradale nei giorni festivi che, a mio avviso,aumenta inutilmente e pericolosamente i rischi per la sicurezza di tutti i cittadini: la possibilità di circolazione dei veicoli pesanti che trasportano DERRATE DEPERIBILI. Su questo punto nel Decreto Ministeriale sono scritte  veramente delle assurdità,ad esempio al punto r) si parla di carni e pesci freschi, latticini freschi, derivati del latte freschi, che sono tutte derrate alimentari deperibili  in regime di ATP, già comprese nel punto q), e lo stesso dicasi del latte,escluso quello a lunga conservazione, di cui si parla al punto m3) del Decreto.  Ritornando al punto r) sarei veramente curioso di conoscere in base a quale normativa, nazionale ed internazionale,sono riconosciuti quali" prodotti deperibili ":frutta e ortaggi freschi, fiori recisi, animali vivi destinati alla macellazione o provenienti dall’estero, i sottoprodotti derivati dalla macellazione degli stessi, le sementi vive. In realtà per il trasporto di queste merci non è previsto alcun regime di trasporto a temperatura controllata, obbligatorio per legge, e la "deperibilità" è legata, esclusivamente, alla possibilità di circolare liberamente nei giorni in cui è proibito,teoricamente. Che questa proibizione sia solo teorica si evidenzia dalla lettura del punto a) relativo alla autorizzazione Prefettizia, francamente non so, pur essendo un tecnico della materia, in base a quali conoscenze tecnico-professionali specialistiche, i Prefetti stabiliscono "quali siano i prodotti,diversi da quelli di cui al precedente punto r) che, per la loro intrinseca natura o per fattori climatici e stagionali, sono soggetti ad un rapido deperimento e che pertanto necessitano di un tempestivo trasferimento dai luoghi di produzione a quelli di deposito o vendita", e lo stesso dicasi per "i prodotti destinati all’alimentazione degli animali" (non capisco, pur essendo Specialista anche in Alimentazione degli Animali Domestici, l’urgenza di trasportare mangimi, fieno, ecc. che non sono certamente deperibili). La verità è che il decreto risponde solo a logiche di lobbies cui non importa nulla che nei giorni festivi circolino milioni di auto, l’unica derrata alimentare deperibile in regime di ATP che dovrebbe circolare nei giorni festivi è il LATTE CRUDO, non trattato termicamente, in CISTERNA. Si tratterebbe di un giusto ritorno al passato, quando nel 1987 da Veterinario di Confine controllavo, nei giorni festivi, le cisterne FERROVIARIE che trasportavano il LATTE PASTORIZZATO destinato alla Parmalat, che non poteva essere trasportato su gomma per il Decreto Ministeriale allora vigente. Credo  che queste considerazioni aiutino a far comprendere meglio l’importanza della conoscenza della normativa sul trasporto degli alimenti, anche per i suoi riflessi sulla sicurezza stradale, e la autorizzo a pubblicarle, se lo riterrà opportuno,insieme agli articoli in attesa di pubblicazione su questa specifica materia. In attesa di notizie gradisca cordiali saluti.

Dott. Rocco Panetta
Sala Consilina (SA)

Frosinone
Un operaio ringrazia la Stradale per il ritrovamento del camion “Mi avete salvato da una vita di sacrifici”

Vi disturbo dai vostri numerosi impegni, solo per pochi minuti, il tempo materiale di scrivere poche righe di ringraziamento. Mi chiamo Daniele COSSEDDU e sono un operaio edile, e mi occupo prevalentemente di ristrutturazione di vario genere di edifici ed abitazioni. Non vi nascondo che dopo anni di duro sacrifici fatti da me e dalla mia famiglia, sono riuscito a comprarmi un camion per il trasporto dei vari materiali, ancora oggi sono impegnato al pagamento delle rate che mi hanno permesso l’acquisto dello stesso. Il giorno 16 Febbraio 2004, come ogni mattina mi recavo al lavoro, per la precisione in zona Eur in Roma dove ero impegnato alla ristrutturazione di un appartamento in zona. Dopo aver parcheggiato con cura il mio mezzo, in modo da non essere urtato da altri veicoli ed in perfetta sicurezza, ben chiuso, mi portavo nell’appartamento per fare alcuni lavori. Verso le 14.00 scendevo per prendere del materiale e delle attrezzature sul mio camion e dopo averlo richiuso risalivo nell’appartamento. Alle ore 15,30 ricevevo sul mio telefonino una telefonata da parte della Polizia Stradale di Frosinone, ed il poliziotto al telefono mi chiedeva se ero il proprietario di un camion descrivendone il tipo e la targa. Alla mia risposta affermativa, il poliziotto mi riferiva che il camion era nella loro caserma perché mi era stato rubato, e arrestato il ladro. Inizialmente pensavo che fosse uno scherzo, ma immediatamente mi affacciavo dalla finestra e notavo che il mio camion non c’era più nel parcheggio dove lo avevo lasciato. Ringraziavo il Poliziotto al telefono e subito dopo aver fatto la denuncia al Commissariato di zona, con un mio amico meccanico sono partito verso Frosinone. Arrivato a Frosinone, ho voluto conoscere le persone che avevano acciuffato il ladro con il mio camion, solo per abbracciarli e ringraziarli di avermi salvato da un sicuro periodo nero per me. Perché non ho la possibilità di ricomprarmi un camion o un furgone nuovo. I poliziotti, Assistenti Paolo Mazzocchi e Raoul Rao, sono stati gentilissimi con me, facendomi mettere al mio agio, facendomi rendere conto che la Polizia Stradale non è solo per rilevare incidenti stradali e fare le multe. Mi restituiscono il camion e dopo averli abbracciati e lungo e qualche lacrima di gioia, sono ripartito per casa, nel pieno della mia contentezza. Con questa mia lettera voglio ringraziare pubblicamente questi due Poliziotti, che mi hanno salvato, io so, i sacrifici che ho fatto per comprarmi il camion e solo il pensiero che era diretto in Campania e non avrei più avuto modo di ritrovarlo mi fa rabbrividire, credo che questi ragazzi meritino un premio per quello che sono riusciti a fare. Io e la mia famiglia ringraziamo Voi tutti.
GRAZIE.

Daniele Cosseddu
Roma

Martedì, 22 Giugno 2004
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