INCIDENTI CON ANIMALI SELVATICI: TROVARE L’ENTE RESPONSABILE E PROVARNE LA COLPA DEL DANNO
Viaggi per le strade del forese e all’improvviso sbuca un capriolo. A vederlo è un grazioso animale, ma se ti ci scontri ti rendi conto che può pesare quasi cento chili. Schiacci il freno, dai un colpo di sterzo, ma è un attimo fatale. Sono animali velocissimi ed in un istante balzano davanti alla macchina all’improvviso. Se li eviti svaniscono, ma il più delle volte l’impatto è inevitabile e i danni al veicolo sono sempre molto significativi. Fortunatamente l’automobilista ne esce fisicamente quasi sempre indenne. (Ma sono numerosi anche gli incidenti con conseguenze gravi per gli automobilisti e motociclisti, vedi a pag. 8 le tabelle dei dati dell’Osservatorio – il Centauro – ASAPS). Dispiace per l’animale, dispiace per l’auto, ma subito dopo arrivano i problemi. Primo: l’animale deve essere soccorso perché dal 27 dicembre 2012, con l’integrazione all’art. 189 del codice stradale “L’utente della strada, in caso di incidente comunque ricollegabile al suo comportamento, da cui derivi danno a uno o più animali d’affezione, da reddito o protetti, ha l’obbligo di fermarsi e di porre in atto ogni misura idonea ad assicurare un tempestivo intervento di soccorso”...
da il Centauro 195
Una incidentalità sempre più frequente. Tante le difficoltà per provare la colpa del danno e per farsi rimborsare dall’ente proprietario della strada. Ecco alcune importanti informazioni. (ASAPS)