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Posta 12/12/2003

NOVEMBRE - DICEMBRE 2003

Lettera aperta al personale dal Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Taranto
V.Q.A. Dott.ssa Maria Dolores Rucci
A quattro giorni oramai dallo spaventoso nubifragio che ha colpito e sconvolto in particolar modo il territorio di Palagiano e Massafra, fra i vari plausi, ringraziamenti e apprezzamenti in ordine ad impegno, generosità, abnegazione, altissimo senso del dovere che sono stati elargiti a tanti che pure lo hanno meritato, spiace non aver trovato nelle cronache cittadine il giusto riscontro dello straordinario impegno che, in quelle prime difficilissime ore di emergenza, la Polizia Stradale di Taranto ha assicurato. Non si vuole rivendicare nulla di più di quanto sia stato fatto, ma ritengo sia doveroso sottolineare lo straordinario impegno di uomini che, andando al di là dei propri compiti istituzionali, hanno messo a repentaglio la propria vita per salvare tanta gente in difficoltà.
Proprio la circostanza di esplicare la propria attività sulla strada, pattugliando le maggiori vie di comunicazione della provincia,

ha consentito alla Polizia Stradale attraverso le proprie pattuglie in zona di avere immediata contezza circa le preoccupanti proporzioni che il fenomeno andava assumendo, allertando gli organismi provinciali istituzionalmente preposti e raggiungendo le località più colpite nell’immediatezza con mezzi anfibi sui quali hanno preso posto personale della Polizia Stradale e del Reparto Mobile di Taranto e pattuglie appartenenti alla Sottosezione Polizia Stradale di Palagiano ed al Distaccamento Polizia Stradale di Manduria. Tale sollecito intervento, attraverso una prima puntuale attività di monitoraggio del territorio, ha consentito altresì di poter coordinare tutta la macchina dei soccorsi, indicando quali strade fossero percorribili e gestendo direttamente le prime operazioni di sgombero della sede stradale attraverso ruspe e mezzi pesanti fatti intervenire, dietro apposita scorta a mezzo pattuglie di questo Ufficio.
E solo la circostanza di essere lì nell’immediatezza ha consentito il salvataggio di decine e decine di persone, spesse volte letteralmente strappate alla furia delle acque che avevano oramai raggiunto molti automobilisti rimasti sorpresi dal nubifragio su strada. Sono decine gli episodi che sono stati rappresentati a questo Comando in ordine alla messa in salvo di persone, intere famiglie, bambini e anziani, successivamente ricoverati per le cure del caso presso i vari presidi sanitari, fra cui in primo luogo l’ospedale di Massafra.
Svariate altresì le operazioni di soccorso a favore di quanti, già feriti, avevano necessità di raggiungere al più presto un presidio sanitario, con conseguente scorta assicurata in mezzo ad una situazione di viabilità praticamente impossibile, come nella circostanza di un ferito per una sospetta frattura ad un piede bloccato dolorante presso il Comune di Palagiano a bordo di un’ambulanza del 118 e consegnatoci dal Sindaco di quel paese Rocco RESSA, il quale, attraversando un ponte pericolante oramai interdetto alla circolazione ha potuto raggiungere il vicino ospedale di Massafra.


Un altro episodio, quello relativo al soccorso assicurato ad un pensionato abitante nelle campagne di Massafra, e completamente isolato dalle acque, raggiunto e scortato a bordo di un mezzo dell’Amministrazione presso il vicino ospedale di Massafra.
Ma il riconoscimento più gratificante, quanti sono intervenuti fra quella gente, gli uomini della Polizia lo hanno ricevuto sul campo dalla gente comune che comunque si andava a soccorrere o a semplicemente aiutare, cui veniva data una indicazione in ordine al migliore itinerario da preferire per il sicuro raggiungimento di una località richiesta, con il garbo e la compostezza mantenute anche in situazioni operative oggettivamente difficilissime.
In quelle ore difficili dell’8 settembre scorso tutto è saltato. Ne sanno qualcosa circa cinquanta passeggeri che saliti alle ore 09.00 sul treno proveniente da Crotone, che da Taranto doveva raggiungere Milano, si sono trovati bloccati presso la stazione ferroviaria di Palagiano inzuppati di acqua ed ivi fatti scendere. In quella stazione questi sventurati, fra cui donne anziane e bambini in tenerissima età, sono rimasti al freddo e senza alcun sussidio per lunghe ore, e solo l’intervento sul posto di automezzi della Polizia Stradale che ha ivi scortato i mezzi sostitutivi insistentemente richiesti, ha consentito che quella odissea avesse termine.
Per tutti questi fatti, e per tanti altri che comunque vengono sottaciuti, e per aver al meglio garantito la sicurezza e l’incolumità a tanti malcapitati cittadini sulle strade della nostra provincia anche in questa occasione difficilissima, mi sento di rivolgere il più sentito ringraziamento agli uomini della Polizia Stradale dell’intera provincia e del Reparto Mobile di Taranto, per aver scritto a caratteri d’oro una pagina importante di abnegazione, alta professionalità e grande solidarietà nella storia di questa provincia.
Taranto, 12 settembre 2003.

l Dirigente la Sezione Polizia Stradale di Taranto
Vice Questore Aggiunto della Polizia di Stato
dr.ssa Maria Dolores Rucci

Condivido pienamente la risposta
datata a Quattroruote.

Egregio Dott. Giordano Biserni,
Condivido pienamente la Sua risposta al direttore di Quattroruote: il rapporto tra utenti della strada e Polizia, tra controllati e controllori, è sempre più freddo,tecnologico e meno umano proprio a causa degli utenti stessi, tutti, che hanno contribuito a trasformare la strada in una jungla.
La Polizia inserita in un sistema profondamente tollerante si è ritrovata negli ultimi anni sempre piu’ impotente, sottodimensionata,stanca di assorbire come una spugna le angherie,la maleducazione,l’arroganza degli utenti senza una minima tutela nemmeno giudiziaria a seguito della depenalizzazione del reato di oltraggio a pubblico ufficiale,e umiliata, vedendo andare in fumo il proprio lavoro da sentenze di giudici di pace “azzeccagarbugli”.
Inconcepibili inoltre le frequenti richieste alla Polizia di chiudere un occhio o di essere comprensibile o di essere elastica.
Non si tratta né di voler essere pignoli né automi ma di svolgere correttamente una attività professionale.
Infine tutti dobbiamo cambiare abito mentale, ci dobbiamo vestire di cultura del rispetto non solo tra persone ma soprattutto per regole atte a rendere civile una società.
Siamo ancora lontani da tali concetti, in quanto primeggiano sulla strada le “furbate” e gli esibizionismi alla faccia di controlli,purtroppo, limitati.
Con Stima dal socio ASAPS.

Tiziano Lugli
Castelfranco Emilia (MO)

Grazie Asaps anche se non sono riuscito
a diventare un agente.

Un ringraziamento al presidente dell’Asaps per questa associazione. Ho sempre amato gli agenti della Stradale sia per il lavoro svolto, sia per il comportamento sempre rispettoso verso la gente. Grazie all’associazione anche se non sono riuscito a diventare un agente. Mi sento uno di loro.
Saluti e auguri di buon anno a tutta la Polizia Stradale. Buon lavoro a tutti e continuate a dare il meglio di voi stessi.

Carlo De Nigris, Cremona

Benevento: il buongiorno si vede dal mattino!.

Sì, è proprio vero.
Il piccolo e simpatico Giovanni, di appena un anno, vuole seguire le orme del padre, Pasquale Maturo, nostro socio ef
fettivo.
Pasquale, padre di una nutrita prole, è fiero di quest’ultimo figlio, che gli ha dato una grande forza morale per andare avanti e superare un periodo tragico e funesto che ha attraversato la sua famiglia.
Il piccolo Giovanni ha le idee chiare, vuole far parte della nostra grande famiglia della Specialità.
Noi dell’A.S.A.P.S. non possiamo far altro che augurargli ogni bene e buone aspettative per il suo futuro.

Mario Marciello
Referente Asaps
Sezione Polstrada Benevento

 

Venerdì, 12 Dicembre 2003
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