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Peculato - D’uso - Elementi costitutivi - Uso momentaneo e immediata restituzione della cosa -
Conseguenze - Reiterazione di condotte di uso momentaneo della cosa seguita da immediata restituzione - Pluralità di reati di peculato d’uso - Sussistenza - Peculato ordinario - Esclusione - Fattispecie relativa ad utilizzo di un’autovettura di servizio.

(Cass. Pen., sez. VI, 3 aprile 2015, n. 14040)

Il peculato d’uso è connotato dalla preordinazione dell’appropriazione ad un uso temporaneo, quindi non meramente istantaneo, della cosa e dalla immediata restituzione della stessa dopo il momentaneo utilizzo, con la conseguenza che, in presenza di tali requisiti, la reiterazione delle condotte determina l’integrazione di una pluralità di reati ex art. 314, comma secondo, cod. pen., eventualmente avvinti dal vincolo della continuazione, ma non il mutamento della qualificazione giuridica del fatto in peculato "ordinario" ex art. 314, primo comma, cod. pen. (In motivazione, la S.C. ha precisato che l’illegittimo uso del carburante e dell’olio, consumati per il ripetuto illecito utilizzo di un’autovettura di servizio, non rilevano autonomamente, ma concorrono a determinare l’entità del danno patrimoniale cagionato dalla condotta delittuosa all’ente proprietario del veicolo).

Giovedì, 14 Luglio 2016
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