Botta
e risposta - Un lettore scrive a Severgnini e critica le modalità
operative della Stradale.
La risposta del presidente dell’Asaps
da Italians - Corriere della Sera - Arriva il "sorpassometro" |
Caro
Beppe, cari Italians,
ho sentito che, per arginare gli automobilisti spericolati, verrà
varato il “sorpassometro”. Telecamere che riprenderanno i sorpassi
azzardati e pericolosi commineranno multe e sospensioni varie. Bene? Forse
sì, forse no.
Come al solito l’idea è utile, se servirà nell’intento.
Ho però il dubbio che, come al solito, più che per questioni
di corretta guida, la cosa serva alla polizia stradale per incrementare
i bilanci. Mi spiego e pongo un dubbio.
Perché i rilevamenti della velocità lungo le strade non
vengono segnalati con cartelli di avviso?
Se fossero posti in luoghi considerati pericolosi, il segnale di rilevazione
servirebbe non solo come deterrente, ma anche per limitare gli eventuali
incidenti. Se sapessi che in quel tratto vengo controllato, di certo eviterei
corse, manovre e sorpassi azzardati. A che servirebbe tutto questo?
Ma è ovvio: a non fare incidenti. E’ così che lavora
la stradale? No. La stradale si “camuffa” dietro i cespugli,
si nasconde dietro i cassonetti e trak, ti appioppa la multa. Risultato:
tante multe, un sacco di soldi, molti incidenti. Sembra quasi che l’obiettivo
non sia regolare il traffico, ma “guadagnare” sulle multe.
C’era anche qualcuno che misurava la produttività di vigili
urbani in base alle multe erogate, non sulla “mancanza” di incidenti
o infrazioni nella zona.
Me lo insegnavano in Contabilità Nazionale; un Paese che produce
ed inquina, ma produce i depuratori è considerato più produttivo
rispetto ad uno che produce senza inquinare (e non ha bisogno di depuratori).
Un saluto.
M.Z.
Lettera firmata con indirizzo e-mail
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La
risposta del Presidente dell’ASAPS allo “Specialista”.
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Gentile
signor M.Z., in merito alla sua lettera a Italians, sul Corriere della
Sera di oggi, non mi sembra sia prassi costante, quella che lei indica,
della Stradale che si nasconde continuamente per sorprendere gli automobilisti.
Intanto in autostrada i tratti dove sono collocati gli autovelox fissi
sono presegnalati.
Oggi con la legge 168 dell’agosto scorso, la Polizia Stradale dà
avviso delle attività di contrasto alla velocità attraverso
annunci via radio, regione per regione.
Concordo con lei che alcuni limiti possono apparire o essere assurdi,
ma mi dovrebbe spiegare come mai tutte queste contumelie noi italiani
quando varchiamo il confine con la Slovenia, la Svizzera o l’Austria
non le facciamo e ci allineiamo tranquilli?
Non sarà perché in quegli Stati si scherza poco?
Non le bastano 7000 morti l’anno, 19 al giorno, e 900 feriti molti
dei quali rimarranno invalidi tutta la vita?
Egregio M.Z., dovrebbe avere più rispetto e prudenza lei quando
parla della Stradale, l’organismo di polizia che paga il maggior
numero di morti e feriti in Italia.
Dal 1994 ad oggi ho assistito a 26 funerali di agenti della Stradale,
di cui 2 per conflitti a fuoco e 24 travolti sulla strada, (magari mentre
effettuavano i rilievi di incidenti), da imbecilli che correvano o erano
ubriachi.
Altro che camuffarsi dietro cespugli o nascondersi dietro i cassonetti.
A proposito proprio oggi pomeriggio sono stato al funerale del Sovrintendente
Pierluigi Giovagnoli, 46 anni sposato, padre di tre figli, travolto con
la sua moto da un bravo automobilista che andava forte e aveva un tasso
alcolemico di 3,3 g/l, quando il limite è, non so se lo sa, di
0,5 g/l. L’investitore patteggerà pochi mesi e tornerà
a guidare.
Lei si guardi da questi non dagli agenti della Stradale. Se non avesse
ammazzato il collega e qualche poliziotto lo avesse fermato oggi se la
sarebbe cavata con una semplice oblazione. Se vuol farsi qualche bella
gita venga a vedere come è ridotta certa gente fra le lamiere a
causa della velocità di qualche cretino. Intanto, caro signore,
il collega Giovagnoli oggi è stato “nascosto” dentro
una cassa di legno e non dietro un cassonetto.
Giordano
Biserni
Presidente Asaps
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Il
Maestro se ne va
David Landucci lascia la Stradale
per dedicarsi alla musica.
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Carissimo
Giordano,
dopo 13 anni di onorato servizio, di cui la maggior parte passati nella
famiglia della Stradale, lascio la Polizia di Stato per dedicarmi interamente
all’organo e all’arte organaria, che mi fu insegnata con tanta
passione così come ben sai. Questa mia decisione, maturata da un
po’ di tempo, è sopraggiunta dopo la nascita della mia casa
organaria, a seguito del pensionamento di coloro che per anni avevano
esercitato questo raro mestiere, e che mi avevano già eletto alla
direzione delle loro imprese. Il motivo determinante è la piena
soddisfazione per la costruzione del mio primo grande organo terminata
da poco.
Al momento all’attivo ho circa 36 lavori da eseguire come restauro
e 8 nuovi organi da costruire che saranno il fiore all’occhiello.
Me ne vado in punta di piedi senza voler troppi sfarzi o glorie, di certo
vado via a malincuore, perché comunque tredici anni di amministrazione
si fanno sentire.
In particolare tutti questi anni passati alla Stradale, sono stati anni
felici contrassegnati da soddisfazioni per il tipo di attività,
ma anche da qualche delusione.
La cosa che dà maggior fastidio è il vedere la totale indifferenza
a certe situazioni che potremmo definire scrivendo un libro dal titolo
“Le voci inascoltate”.
Esprimo il mio sincero grazie a te e a tutto lo staff ASAPS, gloriosa
istituzione, che ha voluto condividere alcuni grandi momenti della mia
vita.
Vorrei chiedere a tutti voi di non smettere mai l’attività
dell’Associazione, prezioso contributo quotidiano nella vita di uno
“stradalino”. Ancora una volta grazie!.
David
Landucci
Caro
Landucci,
la tua lettera mi ha innanzi tutto sorpreso e mi ha sollevato un sentimento
duplice.
Di dispiacere per il fatto che lasci la grande famiglia della Stradale,
di piacere perché so che vai a realizzare un tuo progetto e ti
incammini lungo un percorso, quello della musica, a te senz’altro
più congeniale.
Sono certo che la Stradale perde un valido operatore entusiasta del suo
lavoro, la musica acquista però un ottimo interprete e un grande
professionista.
Auguri maestro e durante i tuoi concerti non ti dimenticare di dedicare
un pezzo alla tua Polizia Stradale.
Che non sia però “toccata e fuga”, ma una musica adatta
ai Centauri.
Giordano
Biserni
Presidente Asaps
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Barcellona
(Spagna) - MONDIALI
POLIZIE
Complimenti Andrea!!
Medaglia d’argento a Barcellona. |
Dal 25 luglio
al 3 agosto 2003 a Barcellona - in Spagna - si sono svolti i “X Giuochi
Mondiali”, riservati a tutte le forse di Polizia ed ai Vigili del
Fuoco in attività di servizio, con esclusione del personale che
milita professionalmente nelle squadre sportive come le Fiamme Oro.
Nelle finali d’atletica, il nostro amico e collega Agente Sc.
Andrea Benatti, in servizio presso il Distaccamento della Polizia
Stradale di Iseo (BS), ha ottenuto un brillantissimo risultato, di prestigio
internazionale, giungendo al 4° ed al 2° posto rispettivamente
nelle gare dei 100 e 200 metri, conquistando così meritatamente
il podio per la medaglia d’argento.
Ad Andrea vanno i complimenti e le congratulazioni degli amici e colleghi
del Distaccamento della Polizia Stradale d’Iseo per essere tra i
migliori velocisti del mondo.
Sei stato veramente forte Andrea!!
Bravo e un grazie per aver fatto brillare il tricolore della Polizia Italiana
ed in particolare del “piccolo” distaccamento di Polizia Stradale
di Iseo, di cui fai parte, partecipando alla competizione sportiva esclusivamente
con propri mezzi e con una tenacia non comune che ha reso ancora più
onore al risultato conseguito.
I
colleghi del Distaccamento di Iseo
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Un
dipendente dell’Autogrill Spa,
ringrazia la Polstrada. |
Mi
chiamo Gianluca Sarri e sono un sostenitore dell’asaps da tre anni. Per
11 anni sono stato dipendente della società Autogrill Spa con le
mansioni di responsabile punto vendita Cantagallo di Casalecchio di Reno,
Autostrada a1 Bologna-Firenze.
Vorrei pubblicare sulle vostre pagine un dovuto ringraziamento a tutto
il personale della Polstrada, Sottosezione Bologna Sud di Casalecchio
di Reno ed in particolare all’ispettore superiore F. Segala, agli Ispettori
capo C. Canelli, G. Fabbri e al Sov. M. Mazzoni per il loro aiuto fondamentale
in tante situazioni difficili. Cordiali saluti.
Gianluca
Sarri
Sasso Marconi (BO)
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Autostrade
e incidenti.
Ma la sicurezza interessa veramente a qualcuno? |
Spett.le
ASAPS,
vorrei esporre un fatto a mio modesto parere grave che ogni anno nel
periodo di esodi si ripete. Il 31 luglio ero comandato di servizio di
vigilanza stradale con orario 19/01, verso le 19,10 circa il C.O.A.
riferiva alla pattuglia di portarsi al km. 654 sud poiché è
successo un incidente grave. Giunti nei pressi del km. 639 il sottoscritto
doveva impegnare la corsia di emergenza causa coda. Inoltre notava l’A.d.S.
Dolmen di Bisceglie intasata.
Giunti sul posto dell’incidente comunicavano al C.O.A. l’esito
mortale e che la persona deceduta, una donna, si trovava al centro della
carreggiata. Di lì a poco giungeva sul posto la pattuglia che
doveva rilevare l’incidente in quanto non era tratto di nostra
competenza. A questo punto si comunicava al C.O.A., per esigenze d’incolumità
per gli utenti e verso di noi, di eseguire l’uscita obbligatoria
al casello di Trani che si trovava al Km.638.
Intanto la coda che si era formata giungeva al km. 639 e dopo circa
un’ora e mezzo il sottoscritto chiedeva per quale motivo non si
era ancora realizzata l’uscita obbligatoria, l’operatore radio
con voce alta e perentoria mi riferiva che “PER ORDINI SUPERIORI
L’USCITA OBBLIGATORIA NON SI PUO’ FARE”. Ora vorrei sapere
chi è questo superiore che dal suo ufficio da questi ordini senza
sapere cosa c’è sul posto ?.
A questo punto mi chiedo: si parla tanto di sicurezza stradale sia per
noi che per gli utenti e poi alla fine vengono prima “GLI INTERESSI
DELL’AUTOSTRADA”, noi operatori che siamo su strada non siamo
neppure considerati.
Se questi ordini sono stati dati da un nostro dirigente per quale motivo
non è intervenuto sul posto?
Diverso è il discorso se questo superiore fosse invece dell’autostrada.
A questo punto mi chiedo se noi siamo comandati anche dai dirigenti
dell’ente autostradale.
Si precisa che mentre si effettuava viabilità verso le 21,00
– 21,30 iniziava a piovere. Spero che questa questione sia posta
in risalto perché non dobbiamo aspettare che altri colleghi siano
investiti mentre succedono altri incidenti, eseguono viabilità
e alla fine la colpa è nostra (a dire di qualcuno).
Ass.
C. Giovanni D’Addato
Sottosezione Polstrada
Trani (BA
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