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Posta 08/09/2003

SETTEMBRE 2003

Botta e risposta - Un lettore scrive a Severgnini e critica le modalità operative della Stradale.
La risposta del presidente dell’Asaps
da Italians - Corriere della Sera - Arriva il "sorpassometro"

Caro Beppe, cari Italians,
ho sentito che, per arginare gli automobilisti spericolati, verrà varato il “sorpassometro”. Telecamere che riprenderanno i sorpassi azzardati e pericolosi commineranno multe e sospensioni varie. Bene? Forse sì, forse no.
Come al solito l’idea è utile, se servirà nell’intento. Ho però il dubbio che, come al solito, più che per questioni di corretta guida, la cosa serva alla polizia stradale per incrementare i bilanci. Mi spiego e pongo un dubbio.
Perché i rilevamenti della velocità lungo le strade non vengono segnalati con cartelli di avviso?
Se fossero posti in luoghi considerati pericolosi, il segnale di rilevazione servirebbe non solo come deterrente, ma anche per limitare gli eventuali incidenti. Se sapessi che in quel tratto vengo controllato, di certo eviterei corse, manovre e sorpassi azzardati. A che servirebbe tutto questo?
Ma è ovvio: a non fare incidenti. E’ così che lavora la stradale? No. La stradale si “camuffa” dietro i cespugli, si nasconde dietro i cassonetti e trak, ti appioppa la multa. Risultato: tante multe, un sacco di soldi, molti incidenti. Sembra quasi che l’obiettivo non sia regolare il traffico, ma “guadagnare” sulle multe.
C’era anche qualcuno che misurava la produttività di vigili urbani in base alle multe erogate, non sulla “mancanza” di incidenti o infrazioni nella zona.
Me lo insegnavano in Contabilità Nazionale; un Paese che produce ed inquina, ma produce i depuratori è considerato più produttivo rispetto ad uno che produce senza inquinare (e non ha bisogno di depuratori). Un saluto.

M.Z.
Lettera firmata con indirizzo e-mail

La risposta del Presidente dell’ASAPS allo “Specialista”.

Gentile signor M.Z., in merito alla sua lettera a Italians, sul Corriere della Sera di oggi, non mi sembra sia prassi costante, quella che lei indica, della Stradale che si nasconde continuamente per sorprendere gli automobilisti. Intanto in autostrada i tratti dove sono collocati gli autovelox fissi sono presegnalati.
Oggi con la legge 168 dell’agosto scorso, la Polizia Stradale dà avviso delle attività di contrasto alla velocità attraverso annunci via radio, regione per regione.
Concordo con lei che alcuni limiti possono apparire o essere assurdi, ma mi dovrebbe spiegare come mai tutte queste contumelie noi italiani quando varchiamo il confine con la Slovenia, la Svizzera o l’Austria non le facciamo e ci allineiamo tranquilli?
Non sarà perché in quegli Stati si scherza poco?
Non le bastano 7000 morti l’anno, 19 al giorno, e 900 feriti molti dei quali rimarranno invalidi tutta la vita?
Egregio M.Z., dovrebbe avere più rispetto e prudenza lei quando parla della Stradale, l’organismo di polizia che paga il maggior numero di morti e feriti in Italia.
Dal 1994 ad oggi ho assistito a 26 funerali di agenti della Stradale, di cui 2 per conflitti a fuoco e 24 travolti sulla strada, (magari mentre effettuavano i rilievi di incidenti), da imbecilli che correvano o erano ubriachi.
Altro che camuffarsi dietro cespugli o nascondersi dietro i cassonetti. A proposito proprio oggi pomeriggio sono stato al funerale del Sovrintendente Pierluigi Giovagnoli, 46 anni sposato, padre di tre figli, travolto con la sua moto da un bravo automobilista che andava forte e aveva un tasso alcolemico di 3,3 g/l, quando il limite è, non so se lo sa, di 0,5 g/l. L’investitore patteggerà pochi mesi e tornerà a guidare.
Lei si guardi da questi non dagli agenti della Stradale. Se non avesse ammazzato il collega e qualche poliziotto lo avesse fermato oggi se la sarebbe cavata con una semplice oblazione. Se vuol farsi qualche bella gita venga a vedere come è ridotta certa gente fra le lamiere a causa della velocità di qualche cretino. Intanto, caro signore, il collega Giovagnoli oggi è stato “nascosto” dentro una cassa di legno e non dietro un cassonetto.

Giordano Biserni
Presidente Asaps

Il Maestro se ne va
David Landucci lascia la Stradale
per dedicarsi alla musica.

Carissimo Giordano,
dopo 13 anni di onorato servizio, di cui la maggior parte passati nella famiglia della Stradale, lascio la Polizia di Stato per dedicarmi interamente all’organo e all’arte organaria, che mi fu insegnata con tanta passione così come ben sai. Questa mia decisione, maturata da un po’ di tempo, è sopraggiunta dopo la nascita della mia casa organaria, a seguito del pensionamento di coloro che per anni avevano esercitato questo raro mestiere, e che mi avevano già eletto alla direzione delle loro imprese. Il motivo determinante è la piena soddisfazione per la costruzione del mio primo grande organo terminata da poco.
Al momento all’attivo ho circa 36 lavori da eseguire come restauro e 8 nuovi organi da costruire che saranno il fiore all’occhiello. Me ne vado in punta di piedi senza voler troppi sfarzi o glorie, di certo vado via a malincuore, perché comunque tredici anni di amministrazione si fanno sentire.
In particolare tutti questi anni passati alla Stradale, sono stati anni felici contrassegnati da soddisfazioni per il tipo di attività, ma anche da qualche delusione.
La cosa che dà maggior fastidio è il vedere la totale indifferenza a certe situazioni che potremmo definire scrivendo un libro dal titolo “Le voci inascoltate”.
Esprimo il mio sincero grazie a te e a tutto lo staff ASAPS, gloriosa istituzione, che ha voluto condividere alcuni grandi momenti della mia vita.
Vorrei chiedere a tutti voi di non smettere mai l’attività dell’Associazione, prezioso contributo quotidiano nella vita di uno “stradalino”. Ancora una volta grazie!.

David Landucci

Caro Landucci,
la tua lettera mi ha innanzi tutto sorpreso e mi ha sollevato un sentimento duplice.
Di dispiacere per il fatto che lasci la grande famiglia della Stradale, di piacere perché so che vai a realizzare un tuo progetto e ti incammini lungo un percorso, quello della musica, a te senz’altro più congeniale.
Sono certo che la Stradale perde un valido operatore entusiasta del suo lavoro, la musica acquista però un ottimo interprete e un grande professionista.
Auguri maestro e durante i tuoi concerti non ti dimenticare di dedicare un pezzo alla tua Polizia Stradale.
Che non sia però “toccata e fuga”, ma una musica adatta ai Centauri.

Giordano Biserni
Presidente Asaps

Barcellona (Spagna) - MONDIALI POLIZIE
Complimenti Andrea!!
Medaglia d’argento a Barcellona.

Dal 25 luglio al 3 agosto 2003 a Barcellona - in Spagna - si sono svolti i “X Giuochi Mondiali”, riservati a tutte le forse di Polizia ed ai Vigili del Fuoco in attività di servizio, con esclusione del personale che milita professionalmente nelle squadre sportive come le Fiamme Oro.
Nelle finali d’atletica, il nostro amico e collega Agente Sc. Andrea Benatti, in servizio presso il Distaccamento della Polizia Stradale di Iseo (BS), ha ottenuto un brillantissimo risultato, di prestigio internazionale, giungendo al 4° ed al 2° posto rispettivamente nelle gare dei 100 e 200 metri, conquistando così meritatamente il podio per la medaglia d’argento.
Ad Andrea vanno i complimenti e le congratulazioni degli amici e colleghi del Distaccamento della Polizia Stradale d’Iseo per essere tra i migliori velocisti del mondo.
Sei stato veramente forte Andrea!!
Bravo e un grazie per aver fatto brillare il tricolore della Polizia Italiana ed in particolare del “piccolo” distaccamento di Polizia Stradale di Iseo, di cui fai parte, partecipando alla competizione sportiva esclusivamente con propri mezzi e con una tenacia non comune che ha reso ancora più onore al risultato conseguito.

I colleghi del Distaccamento di Iseo

Un dipendente dell’Autogrill Spa,
ringrazia la Polstrada.

Mi chiamo Gianluca Sarri e sono un sostenitore dell’asaps da tre anni. Per 11 anni sono stato dipendente della società Autogrill Spa con le mansioni di responsabile punto vendita Cantagallo di Casalecchio di Reno, Autostrada a1 Bologna-Firenze.
Vorrei pubblicare sulle vostre pagine un dovuto ringraziamento a tutto il personale della Polstrada, Sottosezione Bologna Sud di Casalecchio di Reno ed in particolare all’ispettore superiore F. Segala, agli Ispettori capo C. Canelli, G. Fabbri e al Sov. M. Mazzoni per il loro aiuto fondamentale in tante situazioni difficili. Cordiali saluti.

Gianluca Sarri
Sasso Marconi (BO)

Autostrade e incidenti.
Ma la sicurezza interessa veramente a qualcuno?

Spett.le ASAPS,
vorrei esporre un fatto a mio modesto parere grave che ogni anno nel periodo di esodi si ripete. Il 31 luglio ero comandato di servizio di vigilanza stradale con orario 19/01, verso le 19,10 circa il C.O.A. riferiva alla pattuglia di portarsi al km. 654 sud poiché è successo un incidente grave. Giunti nei pressi del km. 639 il sottoscritto doveva impegnare la corsia di emergenza causa coda. Inoltre notava l’A.d.S. Dolmen di Bisceglie intasata.
Giunti sul posto dell’incidente comunicavano al C.O.A. l’esito mortale e che la persona deceduta, una donna, si trovava al centro della carreggiata. Di lì a poco giungeva sul posto la pattuglia che doveva rilevare l’incidente in quanto non era tratto di nostra competenza. A questo punto si comunicava al C.O.A., per esigenze d’incolumità per gli utenti e verso di noi, di eseguire l’uscita obbligatoria al casello di Trani che si trovava al Km.638.
Intanto la coda che si era formata giungeva al km. 639 e dopo circa un’ora e mezzo il sottoscritto chiedeva per quale motivo non si era ancora realizzata l’uscita obbligatoria, l’operatore radio con voce alta e perentoria mi riferiva che “PER ORDINI SUPERIORI L’USCITA OBBLIGATORIA NON SI PUO’ FARE”. Ora vorrei sapere chi è questo superiore che dal suo ufficio da questi ordini senza sapere cosa c’è sul posto ?.
A questo punto mi chiedo: si parla tanto di sicurezza stradale sia per noi che per gli utenti e poi alla fine vengono prima “GLI INTERESSI DELL’AUTOSTRADA”, noi operatori che siamo su strada non siamo neppure considerati.
Se questi ordini sono stati dati da un nostro dirigente per quale motivo non è intervenuto sul posto?
Diverso è il discorso se questo superiore fosse invece dell’autostrada. A questo punto mi chiedo se noi siamo comandati anche dai dirigenti dell’ente autostradale.
Si precisa che mentre si effettuava viabilità verso le 21,00 – 21,30 iniziava a piovere. Spero che questa questione sia posta in risalto perché non dobbiamo aspettare che altri colleghi siano investiti mentre succedono altri incidenti, eseguono viabilità e alla fine la colpa è nostra (a dire di qualcuno).

Ass. C. Giovanni D’Addato
Sottosezione Polstrada
Trani (BA

Lunedì, 08 Settembre 2003
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