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Posta 06/08/2003

LUGLIO - AGOSTO 2003

Io motociclista multato tante volte, dico:
"Grazie Polizia Stradale se sono ancora vivo!"

Ho visto per puro caso la vs rivista "il Centauro" a casa di un amico.
E’ interessante e ho letto con personale coinvolgimento l’intervista al presidente Asaps G. Biserni (più casco meno morti sulle strade).
Sono uno di quelli che per puro miracolo in seguito ad un incidente non è stato inserito nei dati dei motociclisti morti nel 2001...
Il 29-6-2001 ho avuto un incidente pazzesco vicino all’uscita di Firenze sulla A1.
Non saprò mai come è successo, sono entrato subito in coma e il neurochirurgo del Careggi di Firenze, dove sono stato portato in elicottero e mi ha operato 3 volte al cervello, mi ha spiegato che non ricorderò mai come l’incidente è successo. Io ho 36 anni e la moto da quando avevo 18 anni e 1 giorno.
Le ho sempre amate tanto e ho sempre avuto moto potentissime.
Avevo la "intelligentissima" fissa di correrci tantissimo... ma oltre che il neurochirurgo (che pensate, non si spiega come possa non avere avuto NESSUNA conseguenza oltre a salvarmi la vita!), mi sento di ringraziare anche la polizia stradale per tutte le multe che mi ha fatto quando mi beccava troppo veloce (fatene sempre il più possibile: si corre in pista non per strada!) e per aver messo obbligatorio il casco (altrimenti 20 giorni di coma e 3 operazioni al cervello non le avrei mai subite... stavo al cimitero...).
Ragazzi ve lo dice uno che ha vissuto questa esperienza terribile: le moto (con le quali io ho CHIUSO) sono di una pericolosità assurda. Va sparsa un po’ questa voce.
La gente deve saperlo che rischia tantissimo sulle moto.
Non lo dice mai nessuno

Saluti.
Fabrizio
e-mail

Il controllo della velocità degli autobus

Egregio presidente,
sono un socio dell’ ASAPS e la mia iscrizione è scaturita dalla convinzione della giustezza delle sue battaglie affinché anche in Italia si affermi, come nel resto d’Europa, il primato della Sicurezza Stradale sulla legge del profitto immediato, ad ogni costo, al prezzo dei migliaia di vittime della strada. Una osservazione, da utente della strada, credo che meriti la sua attenzione: Lo sfrecciare su autostrade e strade extraurbane di autobus "di linea"; a me personalmente è capitato più volte di essere sorpassato in autostrada da questi " bestioni" che viaggiano a 140 km/h. Gli amici della Sottosezione di Sala Consilina (Sa) mi hanno detto che gli autobus di linea nazionale non hanno l’obbligo dell’installazione e funzionamento del cronotachigrafo.Questa risposta mi ha stupefatto, ricordo fin da ragazzo poiché mio padre era un appuntato della Polfer (oltre 34 anni di servizio effettivo), che su ogni treno, viaggiatori e merci, esiste una scatola (zona tachimetrica) che registra la velocità del treno ed è indispensabile per verificare la velocità del treno in caso di incidenti ferroviari. Perchè i passeggeri di un autobus di linea hanno minor diritto alla sicurezza rispetto a quelli viaggiare in treno o su un autobus "a noleggio" che deve essere obbligatoriamente fornito di cronotachigrafo? Un autista di autobus di linea, qualora fosse munito di cronotachigrafo, come vuole la logica ed il buon senso, avrebbe difficoltà molto maggiori ad usare un telecomando illegale per alterare la velocità segnata sul cronotachigrafo, perché dovrebbe usare questo dispositivo sotto l’osservazione di persone di cui non conosce l’identità, i passeggeri appunto, e che prima o poi si accorgerebbero pure che la velocità reale del veicolo è diversa, paragonandola, ad occhio, con quella degli altri veicoli.Nella speranza che i limiti di 80 km/h e 100 km/h indicati sul retro degli autobus di linea vengano rispettati con il controllo anche del cronotachigrafo, senza aspettare la prossima sciagura con relative vittime e pianti di coccodrillo, le porgo i mie più cordiali saluti.

Dr. Rocco Panetta
Sala Consilina (Sa)

Lettera aperta al ministro dei Trasporti
Ing. Lunardi

Data la mia professione ed il necessario relativo aggiornamento, leggo su un periodico automobilistico di alcune voci relative a future eventuali normative che saranno contenute nel nuovo Codice della Strada.
Sono rimasto esterrefatto nell’apprendere che vi sarà l’obbligo per tutti i conducenti di tenere accese le luci di giorno ed altresì la dotazione obbligatoria di un giubbotto fosforescente in ogni veicolo.
L’ing. Lunardi sicuramente non sa’ che tenere le luci di giorno durante la marcia del veicolo si verifica un aumento del consumo del carburante la precoce usura dell’impianto elettrico; non siamo ne in Finlandia ne in Norvegia.
Quindi ci troviamo di fronte ad altre due perle già contenute nel vigente CdS e per fortuna abrogate come l’arresto della circolazione durante la fermata dei veicoli di trasporto pubblico durante la discesa e la salita dei passeggerei ed infine la revoca del possesso del segnale polifunzionale di soccorso.
Altresì si sono visti i risultati negativi delle luci accese in autostrada.
L’ing. Lunardi risponda pubblicamente perché ha autorizzato l’uso delle luci bleu montate su alcuni veicoli dell’Anas, in contrasto del vigente Codice della Strada.
Perché non si attiva oppure si ricrea un corpo unico di Polizia Stradale competente ed esclusivo su tutto il territorio nazionale?? anche con compiti di prevenzione e la relativa presenza fisica del personale!!!
Grazie per l’ospitalità e quindi porgendoVi distinti saluti.

Augusto Doria
Consulente Tecnico Autoveicoli
e Infortunistica Stradale Ruolo C.C.I.A.
Consulente Giudizaiale
Ruolo Nazionale Periti Ass.vi
Trieste

Seriate
Un Editoriale da consenso sul Centauro

Con la presente desidero esprimere tutta la mia stima ed il mio totale appoggio al presidente Biserni per il suo ultimo editoriale a nome mio e di tutti i colleghi del mio reparto. Noi che sulla strada ci lavoriamo ci siamo definitivamente stancati di essere presi, mi sia concesso il termine, a pedate nel sedere da quindici anni a questa parte.
La speranza è che prima o poi qualcosa si muova...

Andrea Lazzarini
Sottosezione Polizia Stradale
Seriate (BG)

Roma. Strane e offensive pubblicità
"Scarpamondo, il mondo ai tuoi piedi"

Sono Lugli Tiziano, socio ASAPS, vostro abbonato, assistente Polizia Municipale, vi scrivo per trasmettervi copia dell’articolo apparso su "Il Giornale" del 09/04/2003 relativo all’oggetto.Reputo tale pubblicità alquanto diseducativa e assai umiliante per la categoria della Polizia Municipale che "combatte" con grandi sforzi assieme alla Polizia Stradale quotidianamente sulle strade per garantire la sicurezza della circolazione. Penso che sia un grande affronto a chi fa rispettare le regole e comunque ritengo che sia in linea con la cultura italiana che "calpesta" le regole stesse. Sono veramente esterrefatto e mi sento profondamente ferito per il mancato rispetto di una professione qualificata come la nostra, spesso incompresa. Vi ringrazio sin da ora per lo spazio che mi vorrete dedicare, distinti saluti e congratulazioni per la vostra rivista! 
Tiziano Lugli Bazzano (BO)

Hai ragione, nel nostro paese vilipendere le divise è diventato ormai uno sport nazionale, secondo solo al calcio. A calci bisognerebbe prendere chi progetta e lancia pubblicità così offensive e diseducative. Crediamo però che sia già stata per fortuna tolta di mezzo.
Un ringraziamento alla Polstrada

Alcune settimane fa, proveniente da Reggio Emilia per mezzo del mio cellulare, ho segnalato alla sede Polstrada che mi ha passato il 113, la presenza di una grossa scatola di cartone o di legno al centro della carreggiata autostradale che nel tratto Reggio Emilia - Cremona, nel traffico veloce era di pericolo per la circolazione.
Ringrazio gli operatori per la cortesia e per tutto quanto è stato fatto per eliminare il pericolo.
Cordiali saluti.

Renato Beccari
Già ufficiale della P.M. di Milano
Socio Asaps

Bari: i ringraziamenti dell’avvocato per un soccorso

Bari, 27 Aprile 2003
A Sua Eccellenza Onorevole Giuseppe Pisanu
Presso Ministero degli Interni ROMA
A Sua Eccellenza Prefetto Dr. Gianni De Gennaro
Capo della Polizia di Stato ROMA
A Sua Eccellenza Prefetto Dr. Meoli AVELLINO
Al Sua Eccellenza il Questore Dr. Papa AVELLINO
Al Dr. Capizzi Comandante del Centro Operativo Autostradale - IV Tronco Cassino (Fr)
Al V.Q.A Dr. Gianfranco Martorano Comandante della Sezione Polizia Stradale AVELLINO
All’Ispettore Capo Liberantonio DE SIMONE Comandante della Sottosezione Polizia Stradale Grottaminarda (Av)

Con la presente lettera lo scrivente, unitamente a tutta la propria Famiglia, intende esprimere con animo grato e commosso il proprio grande ringraziamento per l’immensa ed alta sensibilità umana e di concreta solidarietà ed alto senso di profonda dedizione umanitaria al dovere di servizio effettuate durante l’espletamento del drammatico intervento operato in proprio soccorso con estrema rapidità dagli Operatori di Polizia Stradale, Vice Sovrintendente Michele MORRA dall’Assistente Capo Franco GRELLA e nonché dal Sovrintendente Capo Francesco ALFIERI, Operatore Radio del VI Tronco Autostradale di Cassino (Fr), ove nella tarda serata di Sabato 26 Aprile alle ore 22:00 circa sul tratto autostradale A/16 Napoli-Canosa all’altezza della progressiva chilometrica 119 della Carreggiata Est, su un viadotto denominato "Corvi", con visibilità zero, che a causa di un’improvvisa rottura del pneumatico anteriore sinistro che andava distrutto, costringeva la propria Autovettura Nissan 2000 Td targata BE 154 WH condotta dallo scrivente, a rimanere bloccata sulla Corsia d’emergenza della predetta autostrada, con a bordo oltre che allo scrivente, la propria moglie e i propri due figli di cui il più grande, Walter Silvestri, non deambulante ed affetto da tetra paresi spastica ed invalido civile al 100%, che solo ed esclusivamente grazie all’impegnativo e tempestivo intervento di emergenza effettuato con elevato senso di professionalità operativa, di grande umanità, competenza tecnica e solidarietà umanitaria di soccorso dei suddetti Operatori di Polizia Stradale, riuscivano, dopo accuratissimo intervento di soccorso e di ripristino del funzionamento del pneumatico sostituito, a poter riprendere il proprio viaggio verso la città di Bari.
Con il presente atto desidero esprimere, unitamente a tutta la mia Famiglia, l’attestazione della massima stima, gratitudine e devota riconoscenza per tutto il massimo impegnativo intervento umanitario di soccorso e per l’assistenza prodigata allo scrivente ed alla mia Famiglia dai suddetti operatori di Polizia Stradale Vice Sovrintendente Michele MORRA, Sovrintendente Capo Francesco ALFIERI ed Assistente Capo Franco GRELLA.
Con animo grato e commosso un GRAZIE e porgo Ossequi.

Avv. Nicola Silvestri, Bari

Mercoledì, 06 Agosto 2003
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