Io
motociclista multato tante volte, dico:
"Grazie Polizia Stradale se sono ancora vivo!" |
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Ho
visto per puro caso la vs rivista "il Centauro" a casa di un amico.
E’ interessante e ho letto con personale coinvolgimento l’intervista al
presidente Asaps G. Biserni (più casco meno morti sulle strade).
Sono uno di quelli che per puro miracolo in seguito ad un incidente non
è stato inserito nei dati dei motociclisti morti nel 2001...
Il 29-6-2001 ho avuto un incidente pazzesco vicino all’uscita di Firenze
sulla A1.
Non saprò mai come è successo, sono entrato subito in coma
e il neurochirurgo del Careggi di Firenze, dove sono stato portato in
elicottero e mi ha operato 3 volte al cervello, mi ha spiegato che non
ricorderò mai come l’incidente è successo. Io ho 36 anni
e la moto da quando avevo 18 anni e 1 giorno.
Le ho sempre amate tanto e ho sempre avuto moto potentissime.
Avevo la "intelligentissima" fissa di correrci tantissimo... ma oltre
che il neurochirurgo (che pensate, non si spiega come possa non avere
avuto NESSUNA conseguenza oltre a salvarmi la vita!), mi sento di ringraziare
anche la polizia stradale per tutte le multe che mi ha fatto quando mi
beccava troppo veloce (fatene sempre il più possibile: si corre
in pista non per strada!) e per aver messo obbligatorio il casco (altrimenti
20 giorni di coma e 3 operazioni al cervello non le avrei mai subite...
stavo al cimitero...).
Ragazzi ve lo dice uno che ha vissuto questa esperienza terribile: le
moto (con le quali io ho CHIUSO) sono di una pericolosità assurda.
Va sparsa un po’ questa voce.
La gente deve saperlo che rischia tantissimo sulle moto.
Non lo dice mai nessuno
Saluti.
Fabrizio
e-mail
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Il
controllo della velocità degli autobus |
Egregio
presidente,
sono
un socio dell’ ASAPS e la mia iscrizione è scaturita dalla convinzione
della giustezza delle sue battaglie affinché anche in Italia si
affermi, come nel resto d’Europa, il primato della Sicurezza Stradale
sulla legge del profitto immediato, ad ogni costo, al prezzo dei migliaia
di vittime della strada. Una
osservazione, da utente della strada, credo che meriti la sua attenzione:
Lo sfrecciare su autostrade e strade extraurbane di autobus "di linea";
a me personalmente è capitato più volte di essere sorpassato
in autostrada da questi " bestioni" che viaggiano a 140 km/h. Gli amici
della Sottosezione di Sala Consilina (Sa) mi hanno detto che gli autobus
di linea nazionale non hanno l’obbligo dell’installazione e funzionamento
del cronotachigrafo.Questa risposta mi ha stupefatto, ricordo fin da ragazzo
poiché mio padre era un appuntato della Polfer (oltre 34 anni di
servizio effettivo), che su ogni treno, viaggiatori e merci, esiste una
scatola (zona tachimetrica) che registra la velocità del treno
ed è indispensabile per verificare la velocità del treno
in caso di incidenti ferroviari. Perchè i passeggeri di un autobus
di linea hanno minor diritto alla sicurezza rispetto a quelli viaggiare
in treno o su un autobus "a noleggio" che deve essere obbligatoriamente
fornito di cronotachigrafo? Un autista di autobus di linea, qualora fosse
munito di cronotachigrafo, come vuole la logica ed il buon senso, avrebbe
difficoltà molto maggiori ad usare un telecomando illegale per
alterare la velocità segnata sul cronotachigrafo, perché
dovrebbe usare questo dispositivo sotto l’osservazione di persone di cui
non conosce l’identità, i passeggeri appunto, e che prima o poi
si accorgerebbero pure che la velocità reale del veicolo è
diversa, paragonandola, ad occhio, con quella degli altri veicoli.Nella
speranza che i limiti di 80 km/h e 100 km/h indicati sul retro degli autobus
di linea vengano rispettati con il controllo anche del cronotachigrafo,
senza aspettare la prossima sciagura con relative vittime e pianti di
coccodrillo, le porgo i mie più cordiali saluti.
Dr.
Rocco Panetta
Sala Consilina (Sa)
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Lettera
aperta al ministro dei Trasporti
Ing. Lunardi
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Data
la mia professione ed il necessario relativo aggiornamento, leggo su un
periodico automobilistico di alcune voci relative a future eventuali normative
che saranno contenute nel nuovo Codice della Strada.
Sono rimasto esterrefatto nell’apprendere che vi sarà l’obbligo
per tutti i conducenti di tenere accese le luci di giorno ed altresì
la dotazione obbligatoria di un giubbotto fosforescente in ogni veicolo.
L’ing. Lunardi sicuramente non sa’ che tenere le luci di giorno durante
la marcia del veicolo si verifica un aumento del consumo del carburante
la precoce usura dell’impianto elettrico; non siamo ne in Finlandia ne
in Norvegia.
Quindi ci troviamo di fronte ad altre due perle già contenute nel
vigente CdS e per fortuna abrogate come l’arresto della circolazione durante
la fermata dei veicoli di trasporto pubblico durante la discesa e la salita
dei passeggerei ed infine la revoca del possesso del segnale polifunzionale
di soccorso.
Altresì si sono visti i risultati negativi delle luci accese in
autostrada.
L’ing. Lunardi risponda pubblicamente perché ha autorizzato l’uso
delle luci bleu montate su alcuni veicoli dell’Anas, in contrasto del
vigente Codice della Strada.
Perché non si attiva oppure si ricrea un corpo unico di Polizia
Stradale competente ed esclusivo su tutto il territorio nazionale?? anche
con compiti di prevenzione e la relativa presenza fisica del personale!!!
Grazie per l’ospitalità e quindi porgendoVi distinti saluti.
Augusto
Doria
Consulente Tecnico Autoveicoli
e Infortunistica Stradale Ruolo C.C.I.A.
Consulente Giudizaiale
Ruolo Nazionale Periti Ass.vi
Trieste
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Seriate
Un Editoriale da consenso sul Centauro
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Con
la presente desidero esprimere tutta la mia stima ed il mio totale appoggio
al presidente Biserni per il suo ultimo editoriale a nome mio e di tutti
i colleghi del mio reparto. Noi che sulla strada ci lavoriamo ci siamo
definitivamente stancati di essere presi, mi sia concesso il termine,
a pedate nel sedere da quindici anni a questa parte.
La speranza è che prima o poi qualcosa si muova...
Andrea
Lazzarini
Sottosezione Polizia Stradale
Seriate (BG)
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Roma.
Strane e offensive pubblicità
"Scarpamondo, il mondo ai tuoi piedi" |
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Sono
Lugli Tiziano, socio ASAPS, vostro abbonato, assistente Polizia Municipale,
vi scrivo per trasmettervi copia dell’articolo apparso su "Il
Giornale" del 09/04/2003 relativo all’oggetto.Reputo tale pubblicità
alquanto diseducativa e assai umiliante per la categoria della Polizia
Municipale che "combatte" con grandi sforzi assieme alla Polizia
Stradale quotidianamente sulle strade per garantire la sicurezza della
circolazione. Penso che sia un grande affronto a chi fa rispettare le
regole e comunque ritengo che sia in linea con la cultura italiana che
"calpesta" le regole stesse. Sono veramente esterrefatto e mi
sento profondamente ferito per il mancato rispetto di una professione
qualificata come la nostra, spesso incompresa. Vi ringrazio sin da ora
per lo spazio che mi vorrete dedicare, distinti saluti e congratulazioni
per la vostra rivista!
Tiziano
Lugli Bazzano (BO)
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Hai
ragione, nel nostro paese vilipendere le divise è diventato ormai
uno sport nazionale, secondo solo al calcio. A calci bisognerebbe prendere
chi progetta e lancia pubblicità così offensive e diseducative.
Crediamo però che sia già stata per fortuna tolta di mezzo. |
Un
ringraziamento alla Polstrada |
Alcune
settimane fa, proveniente da Reggio Emilia per mezzo del mio cellulare,
ho segnalato alla sede Polstrada che mi ha passato il 113, la presenza
di una grossa scatola di cartone o di legno al centro della carreggiata
autostradale che nel tratto Reggio Emilia - Cremona, nel traffico veloce
era di pericolo per la circolazione.
Ringrazio gli operatori per la cortesia e per tutto quanto è stato
fatto per eliminare il pericolo.
Cordiali saluti.
Renato
Beccari
Già ufficiale della P.M. di Milano
Socio Asaps
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Bari:
i ringraziamenti dell’avvocato per un soccorso |
Bari,
27 Aprile 2003 A
Sua Eccellenza Onorevole Giuseppe Pisanu Presso
Ministero degli Interni ROMA A
Sua Eccellenza Prefetto Dr. Gianni De Gennaro Capo
della Polizia di Stato ROMA A
Sua Eccellenza Prefetto Dr. Meoli AVELLINO Al
Sua Eccellenza il Questore Dr. Papa AVELLINO Al
Dr. Capizzi Comandante del Centro Operativo Autostradale - IV Tronco Cassino
(Fr) Al
V.Q.A Dr. Gianfranco Martorano Comandante della Sezione Polizia Stradale
AVELLINO All’Ispettore
Capo Liberantonio DE SIMONE Comandante della Sottosezione Polizia Stradale
Grottaminarda (Av)
Con
la presente lettera lo scrivente, unitamente a tutta la propria Famiglia,
intende esprimere con animo grato e commosso il proprio grande ringraziamento
per l’immensa ed alta sensibilità umana e di concreta solidarietà
ed alto senso di profonda dedizione umanitaria al dovere di servizio effettuate
durante l’espletamento del drammatico intervento operato in proprio
soccorso con estrema rapidità dagli Operatori di Polizia Stradale,
Vice Sovrintendente Michele MORRA dall’Assistente Capo Franco GRELLA
e nonché dal Sovrintendente Capo Francesco ALFIERI, Operatore Radio
del VI Tronco Autostradale di Cassino (Fr), ove nella tarda serata di
Sabato 26 Aprile alle ore 22:00 circa sul tratto autostradale A/16 Napoli-Canosa
all’altezza della progressiva chilometrica 119 della Carreggiata
Est, su un viadotto denominato "Corvi", con visibilità
zero, che a causa di un’improvvisa rottura del pneumatico anteriore
sinistro che andava distrutto, costringeva la propria Autovettura Nissan
2000 Td targata BE 154 WH condotta dallo scrivente, a rimanere bloccata
sulla Corsia d’emergenza della predetta autostrada, con a bordo oltre
che allo scrivente, la propria moglie e i propri due figli di cui il più
grande, Walter Silvestri, non deambulante ed affetto da tetra paresi spastica
ed invalido civile al 100%, che solo ed esclusivamente grazie all’impegnativo
e tempestivo intervento di emergenza effettuato con elevato senso di professionalità
operativa, di grande umanità, competenza tecnica e solidarietà
umanitaria di soccorso dei suddetti Operatori di Polizia Stradale, riuscivano,
dopo accuratissimo intervento di soccorso e di ripristino del funzionamento
del pneumatico sostituito, a poter riprendere il proprio viaggio verso
la città di Bari. Con
il presente atto desidero esprimere, unitamente a tutta la mia Famiglia,
l’attestazione della massima stima, gratitudine e devota riconoscenza
per tutto il massimo impegnativo intervento umanitario di soccorso e per
l’assistenza prodigata allo scrivente ed alla mia Famiglia dai suddetti
operatori di Polizia Stradale Vice Sovrintendente Michele MORRA, Sovrintendente
Capo Francesco ALFIERI ed Assistente Capo Franco GRELLA. Con
animo grato e commosso un GRAZIE e porgo Ossequi.
Avv.
Nicola Silvestri, Bari
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