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Posta 18/07/2003

GIUGNO 2003

Vasto: Bartolomeo Frasca lascia il servizio
Un altro grande Stradalino si mette a riposo
Un altro pezzo importante nel tesoro di famiglia della Polizia Stradale lascia. Parliamo del Sostituto Commissario Bartolomeo Frasca, Comandante della Sottosezione di Vasto, una vera pietra d’angolo nella struttura della Polizia Stradale abruzzese e non solo. Bartolomeo ha creduto subito nell’Asaps ed è stato un nostro grande sostenitore e per lungo tempo referente. La stima che abbiamo sempre nutrito nei suoi confronti è grande, ci vorrebbe un sacco di spazio per descrivere le qualità di Bartolomeo Frasca. Ci hanno però pensato i suoi colleghi nella lettera che segue a descrivere meglio di noi chi era il loro comandante.
Noi diciamo solo che raramente abbiamo trovato racchiuse in una stessa persona tanta competenza, passione per il proprio lavoro, professionalità e sensibilità umane.
Grazie Bartolomeo, siamo certi che la tua semina avrà prodotto buoni germogli.

Un abbraccio da tutta l’Asaps.
Giordano Biserni
Presidente Asaps
Al nostro e sempre Comandante la Sottosezione Polizia Stradale di Vasto (CH)
Sostituto Commissario Bartolomeo Frasca
che il 1° maggio 2003 ha lasciato il servizio
per raggiunti limiti di età.
I giorni passano ed il tempo trascorre in fretta, troppo velocemente si avvicina il giorno in cui lascerai la tua divisa di Stradalino puro, ma che non vorremmo che arrivasse mai.
Troppo ci hai dato, in tutti i sensi, per poter dimenticare. Sai, hai veramente lasciato il segno a chiunque ti ha conosciuto, figuriamoci a chi hai comandato per trent’anni dei tuoi quarantuno trascorsi in servizio.
Tutto sembra irreale, è inimmaginabile vedere il tuo ufficio senza la tua presenza, senza colui che è stato tutto per noi, padre, amico, fratello, sempre presente in ogni circostanza. Riferimento costante di vita e professionalità.
Ciò che riportiamo in questo scritto non è retorica, circostanza, ma sono solo sentimenti veri, nobili, che vengono dal nostro cuore, e sappiamo bene che se non fosse così, non li accetteresti mai, ti conosciamo bene.
Come è possibile poter dimenticare quello che sei stato e sarai sempre per noi, come possiamo dimenticare gli affetti, il tuo modo di essere, la tua presenza costante in ogni momento della nostra vita.
Quante volte ci hai ascoltato con pazienza sia per motivi professionali che personali.
Tutto ti abbiamo potuto chiedere, anche quelle cose che nulla avevano a che fare con le problematiche del servizio e che erano prettamente di carattere familiare e personale. Eppure eri lì, a disposizione, senza farci sentire mai soli, facendo propri quelli che erano i nostri problemi. Siamo cresciuti con te, sia professionalmente che umanamente, siamo diventati veri poliziotti ed uomini, abbiamo ottenuto con sacrifici e dedizione tanti traguardi superando spesso con difficoltà quelle vicissitudini quotidiane che nella nostra vita non vorremmo mai che si verificassero.Eppure siamo qui, più impegnati di prima, e questo solo grazie alla tua paziente caparbietà, forza d’animo continua fino all’ultimo. Comunque stanne certo, continueremo la strada che tu hai delineato, quella vincente per noi e le comunità.
Sarà nostra cura portare avanti, sempre con la stessa serietà e impegno, facendo costantemente riferimento ai tuoi principi di onestà, umiltà, forte senso del dovere, amore, il lavoro che hai iniziato tanti anni fa la cui difficile eredità stai lasciando a noi. Lo sappiamo sarà dura, ma vedrai ce la faremo, onorando così quello che tu hai sempre desiderato per il bene della Specialità. Sei e rimarrai nel nostro cuore. Ti vogliamo bene.
Grazie di esistere.
Ora goditi la meritatissima "pensione" augurandoti tantissima felicità e il bene che un uomo può Desiderare.

Per il personale tutto
Isp.Sup.Giuseppe Cervellini


Mi associo alla dichiarazione del collega, esprimendo i più sinceri auguri per un meritato riposo, dopo tante lotte portate avanti sempre nel rispetto della Istituzione, per il bene delle vite umane e per una migliore società.

Mimmo Di Marco

Le mappe degli autovelox su Auto Oggi
Un ottimo servizio per la sicurezza

Sono un Agente della Polizia Stradale nonché vostro assiduo lettore, e vista la vostra continua disponibilità ad ascoltare ogni pensiero, voglio cogliere quest’occasione per dare la mia opinione su un fatto che mi ha a dir poco turbato.
In qualità d’abbonato ad una rivista d’auto, come ogni lunedì mattina mi ritrovo fra le mani l’ultima copia del mio giornale preferito (AUTO OGGI n. 16 del 16/04/2003), e cosa mi trovo come articolo principale?
La mappa degli autovelox fissi e mobili su tutta la rete viaria d’Italia…..
Una cosa mi ha gelato il sangue, il fatto che in piccolo a lato di questo titolone, si consigliava a noi lettori di tenere in auto le pagine del servizio, ma di non usarle per diventare novelli Schumacher!!
Trovo vergognoso che si permetta ad un settimanale nazionale di istigare allo stare attenti solamente in precisi posti lungo le autostrade. Vuol dire che dove non ci sono gli scatolotti a bordo strada (come li definisce l’autore dell’articolo) è permesso schiacciare a tavoletta soltanto perché non s’incorre in nessuna contravvenzione? Chi lo va a raccontare alla famiglia di quel collega dell’autostradale (Massimo Michielin n.d.r.) che mentre stava rilevando un incidente è stato investito da un folle che probabilmente aveva preso la tangenziale di Milano per la continuazione del circuito di Monza?
Continuando a leggere il servizio, dove oltre ad una cartina molto dettagliata, c’erano anche descritti i motivi per cui era possibile vincere eventuali ricorsi, mi imbatto in un paragrafo che spiegava di fare attenzione ad autovetture modello Subaru Impreza che effettuano quotidianamente servizi di autovelox in borghese...a questo punto mi sono sorpreso perché speravo di trovarci almeno anche il colore ed il numero di targa!!
Sono pochi anni che sono alla Stradale, ma non mi ci è voluto poi tanto tempo per capire in che situazione verte la sicurezza sulle nostre strade.
Di pattuglia o in sala radio, le voci dei colleghi che notiziano i propri comandi sulla gravità dei sinistri, sono all’ordine del giorno, e a questo punto mi chiedo (anche se so che sto fantasticando…), se non sarebbe il caso di far salire a bordo delle nostre macchine quei giornalisti che non hanno la benché minima idea di cosa voglia dire un incidente stradale.
Se solo provassero, almeno una volta nella vita, a suonare nel cuore della notte il campanello di una casa dove poi devi entrare e cercare di spiegare a chi ti vede come un estraneo portatore di morte, che il loro figlio, non tornerà mai più a casa, probabilmente non solo non farebbero più gli spavaldi sulle pagine dei giornali per cui lavorano, ma probabilmente in città andrebbero a 50 all’ora, allaccerebbero sempre le cinture, si fermerebbero al rosso…meditate gente, meditate...

Enrico Zimbello
Distaccamento Polizia
Stradale Iseo (BS)

Sapevamo di questa geniale trovata.
Non è la prima volta che riviste di settore si sprecano per informare gli automobilisti dei siti autovelox. Sinceramente in qualche caso l’occultamento e qualche accanimento in zone urbane non particolarmente pericolose, alimentano vari tentativi per sottrarsi alla sanzione. Ma cosa non si farebbe pur di vendere i giornali.
Noi siamo del parere che l’installazione di postazioni per misuratori di velocità dovrebbe essere generalizzata nelle autostrade e nelle altre strade principali dove il rischio di fermare un veicolo è veramente molto elevato.
Negli altri casi, se si vuole fare veramente prevenzione e non cassa come spesso capita in alcune strade, si dovrebbe verificare prima la reale pericolosità dei tratti interessati, poi andrebbe attivata un’adeguata cura a base di autovelox, Provida e simili e successivamente andrebbe verificato l’effetto della cura (come farebbe ogni buon medico) nel senso di accertare se in quella strada, in quei tratti la sinistrosità è veramente calata.
Se si arriverà anche da noi (ma quando?) al modello inglese, con 700 telecamere posizionate nella sola Londra, che riprendono giorno e notte le situazioni a rischio e chi sbaglia deve pagare pena l’arresto, ne vedremo delle belle e le riviste come Auto Oggi per fare le mappe dovrebbero aumentare le pagine.

Venerdì, 18 Luglio 2003
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