Lunedì 18 Novembre 2024
area riservata
ASAPS.it su
Notizie brevi , News 10/08/2016

Vi serve detersivo? Eccolo in abbondanza!
La Stradale di Grottaminarda  stoppa un piccolo autocarro bulgaro, peso a pieno carico 35 q, che ne aveva 92 di peso complessivo.  Ben 55 q. di sovraccarico!
Immaginabile il rischio in caso di frenata o brusca manovra.

(ASAPS) Voleva raggiungere Bari, proveniente da Roma, con un carico di detersivi alla guida di un autocarro autorizzato fino a 35 q. a pieno carico.
Ma il cittadino bulgaro, alla guida dell'autocarro,  non ha considerato l'occhio vigile ed esperto della pattuglia della Polizia Stradale, che, nei pressi del casello autostradale di Grottaminarda, ha adocchiato il veicolo schiacciato come da un incudine e si è subito resa conto che il carico trasportato era certamente superiore ai limiti consentiti.
Ed ecco il fermo, il controllo del peso e l'accertamento che ha evidenziato un peso complessivo di 92 quintali.
Ben 5.500 kg in più rispetto a quelli che era possibile trasportare (3.500 kg a pieno carico tara e portata), più  la tolleranza di legge.
Ed è così che al conducente è stato imposto di fermarsi in sosta presso un soccorso stradale,  subito sanzionato il bulgaro  è stato anche obbligato a riportare il carico nei termini di legge per poter proseguire il suo viaggio. Al conducente straniero in questo modo sono state ricordate le regole del trasporto in Italia.
Un mezzo che viaggia con un carico pari a quasi il triplo del suo peso massimo consentito costituisce un grave rischio per la circolazione, rischio che il controllo degli uomini della Polizia Stradale di Grottaminarda (Av), coordinati dal comandante, Sost. Comm. Antonio De Bellis, ha certamente evitato svolgendo bene il loro lavoro. (ASAPS)

 



Una conferma che sulle strade e autostrade servono esperti agenti in divisa, loro, solo loro fanno la differenza (che in questo caso era di 55 quintali...). (ASAPS)

 

Mercoledì, 10 Agosto 2016
stampa
Condividi


Area Riservata


Attenzione!
Stai per cancellarti dalla newsletter. Vuoi proseguire?

Iscriviti alla Newsletter
SOCIAL NETWORK