(ASAPS)
– L’Asaps continua a seguire, giorno per giorno, le inchieste
relative ai tre eclatanti fatti di cronaca che hanno fatto tornare i Pirati
della Strada sulle prime pagine dei giornali.
A
Brescia, il giovane che aveva travolto due giovani sul ciglio della
strada, uccidendone uno e dandosi poi alla fuga (consegnandosi ai Carabinieri
il giorno dopo), è stato scarcerato dal Giudice per le
Indagini Preliminari del Tribunale di Brescia, che non ha convalidato
l’arresto eseguito dai militari dell’Arma. Ad Alessio B., 23
anni,
è stata comunque notificata una misura relativa all’obbligo
di dimora ed al divieto di uscire nelle ore serali. Una risposta che molti
hanno giudicato eccessivamente morbida, nei confronti di un pirata che
si è consegnato a distanza di ore dall’omicidio del
marocchino in sella al suo scooter, fermo a parlare con un giovane italiano.
Secondo i primi accertamenti, l’indagato aveva assunto
cocaina ed alcool prima di mettersi alla guida della sua Golf, a bordo
della quale vi erano anche tre amici, tutti identificati ed accusati
di omissione di soccorso. Diversa, invece, la decisione del Giudice per
le Indagini Preliminari di Palermo, che ha convalidato
l’arresto di Salvatore e Natale Mannino, padre e figlio accusati
dell’omicidio di Simone La Mantia, 37 anni, ucciso sabato a calci
e pugni per un graffio provocato alla carrozzeria dell’auto dei due
indagati. Il sostituto procuratore che coordina l’indagine aveva
richiesto anche l’emissione di una ordinanza di custodia cautelare
in carcere, concessa e già notificata ai due, rinchiusi all’Ucciardone
fin da poche ore dopo il barbaro delitto, commesso senza pietà
e con violenza inusitata davanti alla moglie della vittima ed alla sua
figlioletta di 4 anni. A Rovigo, invece, il pool investigativo messo in
piedi per identificare il pirata della strada che ha travolto e
ucciso un passante, continua senza sosta il proprio lavoro. Si cerca una
Fiat Bravo di colore verde petrolio. (ASAPS).
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