Terremoto, 247 vittime. Il sindaco: «200 morti solo ad Amatrice»
Sale a 247 il bilancio delle vittime del terremoto tra Marche e Lazio avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì. Tra loro molti bambini. Continuano senza sosta le ricerche sotto le macerie. Il bilancio della Protezione civile è ancora provvisorio.
Lo sciame sismico nella notte
Continua lo sciame sismico tra Marche, Umbria e Lazio del forte sisma di magnitudo 6 avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì prevalentemente nei comuni di Amatrice e Accumoli, in provincia di Rieti, e Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. La scossa più forte, di magnitudo 4.5, alle 5 e 17 con epicentro ad Accumoli ha fatto crollare altre parti di edifici e reso inagibili alcune strade. Ma le scosse di assestamento, che si sono susseguite per tutta la notte, sono state oltre 60, di magnitudo 2 o superiore. Si aspettano altre scosse. Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il sisma ha avuto una magnitudo di 6.0, una profondità di 4 km ed è stato registrato alle 3.36 della notte tra martedì e mercoledì con epicentro ad Accumoli, vicino Rieti. La terra ha tremato per 142 secondi. A questa scossa ne è seguita un’altra di magnitudo 4.4 , alle 3.56, con epicentro ad Amatrice: in questo caso la scossa è durata 60 secondi. Poi ne sono seguite molte altre.
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Le vittime
È di 247 il bilancio delle vittime, tra cui molti bambini. Nel Reatino, tra Amatrice ed Accumoli, hanno perso la vita 190 persone, in provincia di Ascoli Piceno altre 57. Il bilancio della Protezione civile è ancora provvisorio. Sarebbero circa 400 i feriti. Moltissimi gli sfollati: circa 2.500, di cui 1.500 nelle Marche, tra Arquata e Pescara del Tronto. Continuano le ricerche sotto le macerie in cui sono impegnati 880 pompieri, con 250 mezzi e 43 cani da soccorso. I soccorritori stanno scavando sotto le macerie dell’hotel Roma di Amatrice sotto cui «potrebbero esserci ancora circa dieci persone», hanno commentato.
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L’accoglienza e il risveglio
Tante le famiglie rimaste senza casa sono state accolte nelle tendopoli ma moltissime persone hanno deciso dormire nelle loro auto vicino alle loro case, anche per timore dello sciacallaggio. È stata istituita una task force delle forze dell’ordine contro gli sciacalli. «Una notte normale» l’ha definita Gianni Scamuffa, responsabile del campo di Pescara del Tronto, frazione di Arquata in provincia di Ascoli Piceno. Nel centro marchigiano sono stati oltre un centinaio coloro che hanno scelto le strutture messe a disposizione dalla Protezione civile. Altri hanno invece dormito nel palazzetto di Amatrice o nelle tende portate ad Accumoli. Nelle zone la temperatura si è mantenuta su livelli accettabili anche la notte. Quasi tutti sono quindi riusciti a dormire, pur nelle sistemazioni di emergenza. «Sono stremati dalle scosse», sottolinea uno dei soccorritori impegnati. «Abbiamo portato cibo e coperte a volontà», ha spiegato Sergio Pirozzi, sindaco di Amatrice.
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Amatrice decimata
«Cresce il numero dei morti, ad Amatrice siamo già a oltre 200»: lo ha detto stamani Sergio Pirozzi, sindaco del centro laziale in provincia devastato dal terremoto, spiegando che altri cadaveri sono stati estratti durante la notte. Il paese contava poco più di 2.600 abitanti ed è in gran parte distrutto dal terremoto. In molti hanno cercato di fuggire dai piani alti delle case calandosi legati alle lenzuola. La via principale è crollata quasi completamente e le strade di accesso al paese sono inaccessibili. Inagibile l’ospedale: medici e paramedici hanno soccorso i primi feriti all’aperto, nel parcheggio del nosocomio. «Metà paese non c’è più»ha commentato il sindaco Sergio Pirozzi. Molte le persone estratte vive, ma molte anche le vittime. Come Marco Santarelli, il giovane ed unico figlio del questore di Frosinone, Filippo Santarelli: il ragazzo stava trascorrendo un breve periodo di vacanza in casa dei nonni paterni. La palazzina che ospitava il ragazzo è andata completamente distrutta dal forte sisma. È morto anche il bambino di 11 anni che alcuni soccorritori raccontano aver sentito gridare aiuto. Sono in salvo, invece, i 50 ragazzi della parrocchia di Chianciano Terme (Siena) in vacanza per un campus estivo a Santa Giusta, frazione di Amatrice: hanno tra i 10 e i 15 anni. Intanto i feriti vengono portati negli ospedali, a L’Aquila, a Roma. «Non abbiamo più neanche le lacrime per piangere» racconta il parroco, don Sabino D’Amelio: «Cerchiamo di dare sollievo agli altri ma non si trovano parole. Qui siamo una famiglia. Ad Amatrice siamo tutti una famiglia». E ad Amatrice è crollato anche lo storico Hotel Roma, nel centro della cittadina reatina. Sotto le macerie potrebbero esserci ancora una decina di persone. Nella serata di mercoledì, sono stati estratti cinque corpi dalle macerie della struttura, posizionata in un’area considerata molto pericolosa.
Accumoli, il sindaco: «Un dramma, soccorsi in ritardo»
Accumoli (suddiviso in 17 piccole frazioni) ha 700 abitanti, ma in estate accoglie molti turisti. «È un disastro, il paese è semi demolito, siamo senza luce, senza telefoni, in tanti sono ancora sotto le macerie, non riusciamo a quantificare quanti siano» il lamento disperato del sindaco Petrucci che accusa: «Soccorsi in ritardo, la prima squadra dei vigili del fuoco è arrivata alle 7 e 40». Danneggiati la caserma e le chiese, nessun edificio sembra essere agibile. Particolarmente colpita la frazione di Illica. La situazione della viabilità è estremamente difficile: al km 136 della statale 4, a circa 4 km dal Comune di Accumoli, il sisma ha provocato un dislivello di circa 15 centimetri su un viadotto. Problema simile su un altro viadotto, il «Tronto secondo», due chilometri più avanti.
Pescara del Tronto, la frazione che non esiste più
La piccola frazione di Pescara del Tronto secondo i soccorritori «è ridotta a un unico blocco di macerie». Si cercano altri dispersi: in origine si parlava di un centinaio di persone che mancavano all’appello su 135 abitanti totali. Anche ad Arquata del Tronto, residenti e persone in vacanza sono rimasti intrappolati: decisa l’evacuazione dell’intero borgo storico. Due anziani turisti romani sono stati salvati dalle macerie della loro abitazione, crollata. Non ce l’hanno fatta, invece, due bambine e la nonna che le ospitava nella sua casa. Poco distante, sempre a Pescara del Tronto, è stata estratta viva una bambina di 10 anni, ma la sorella sarebbe morta.
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di Giulia Cimpanelli
da corriere.it
Si continua a scavare. E’ cresciuto enormemente il numero delle vittime accertate nella notte. (ASAPS)