Terremoto ad Amatrice, decreto di
allontanamento per due sospetti sciacalli
La segnalazione è giunta da una nonnina di Amatrice che si è subito rivolta ai vigili urbani in strada per regolare il traffico sulla via principale della cittadina disastrata dal terremoto. «Io qui conosco praticamente tutti, ma quei due lì non li ho mai visti...». Immediato l’accertamento degli agenti della municipale di Roma, una task force di 20 volontari diretta dal comandante Stefano Napoli che in questi giorni d’emergenza sono sulle zone del sisma con compiti vari, dalla viabilità all’ordine pubblico. E appunto: i vigili hanno fermato i due, sulla trentina, chiedendo il motivo della loro presenza tra quelle case sgomberate. Risposte vaghe: «Siamo qui per dare una mano, siamo venuti n macchina dopo un viaggio di 700 chilometri, giungiamo dal Sud...».
Ma gli indumenti che indossavano non erano quelli di chi deve svolgere un servizio di aiuto in una zona terremotata: non una tuta da lavoro, ma jeans e maglietta. Semmai dei guanti utili per rovistare tra le macerie. Nel successivo controllo condotto presso un vicino camper mobile dei carabinieri - mentre nelle vicinanze una piccola folla aveva preso a insultare i sospetti sciacalli - è emerso che i due erano pregiudicati: avevano precedenti per rapina e ricettazione. Nella loro auto non è stata trovata roba trafugata tra le case crollate. Ma per i due è scattato il decreto di allontanamento dalle zone terremotate: dovessero essere rivisti, verrebbero arrestati.
Sembra proprio che gli sciacalli non manchino mai. Questi sono stati filtrati e bloccati dalla Polizia Municipale. Per i due è scattato il decreto di allontanamento dalle zone terremotate: dovessero essere rivisti, verrebbero arrestati. (ASAPS)