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Articoli 15/12/2005

da Il Centauro n.100 - Novembre/Dicembre 2005 - I MESSAGGI DI SALUTO PER IL CENTAURO NR.100

da Il Centauro n.100 - Novembre/Dicembre 2005

I MESSAGGI DI SALUTO PER IL CENTAURO NR.100

Il saluti del Direttore Centrale
delle Specialità della Polizia di Stato Prefetto Pasquale Piscitelli.

Caro Biserni,
quando si fa un lavoro difficile poter contare su un alleato leale e di qualità è molto importante.
Occuparsi di sicurezza stradale è difficile: bisogna conoscere approfonditamente le logiche della mobilità viaria; si deve essere in grado di prevederne le evoluzioni e, soprattutto, le criticità; bisogna essere capaci di immaginare le strategie giuste perché le risorse disponibili possano essere sfruttate al massimo delle loro potenzialità.
Quante volte in questi dodici anni chi come me ha avuto qualche responsabilità in materia di sicurezza stradale ha potuto leggere su uno dei cento numeri del “Centauro” proposte, suggerimenti, analisi, stimoli, sostegni sempre puntuali, di grande perspicacia e, soprattutto, ispirati ad una coerenza rigorosa che si può trovare soltanto quando le cose si fanno non solo in piena consapevolezza, ma anche con una profonda passione.
Sì, caro Biserni, il Centauro per me e per tutta la Polizia Stradale e stato questo: un alleato leale, un sostenitore convinto, un suggeritore intelligente, uno stimolo costante a fare sempre di più e sempre meglio.
Ma d’altra parte, poteva essere diversamente per una rivista che è la voce di un’associazione che è fatta di amici e sostenitori della Polizia Stradale.
Il Centesimo numero mi offre l’opportunità di rimarcare tutto questo, di compiacermene ancora una volta, nella piena convinzione che l’ASAPS continuerà a fare la sua parte con la stessa passione, la stessa determinazione, la stessa coerenza dei primi dodici anni, consolidando il suo ruolo di punto di riferimento per la Polizia Stradale e per quanti si occupano di sicurezza stradale.
Grazie allora e auguri.

Pasquale Piscitelli.

 

Il saluto del Direttore del Servizio Polizia Stradale Dr. Antonio Giannella.

Caro Presidente,
con piacere formulo i miei più sentiti auguri per i 12 anni di vita della Rivista, giunta al numero 100.
Dodici anni di evoluzione, di rinnovamento e trasformazione della Polizia Stradale, raccontati con attenzione da “II Centauro”, che col passare del tempo è cresciuto e migliorato, diventando un pregiato strumento di comunicazione e di aggiornamento per tutti gli iscritti.
Se è indiscutibile la maggiore diffusione e consapevolezza di quella cultura della sicurezza stradale, per cui lavoriamo con strumenti e responsabilità differenti, altrettanto vero è che la sfida è sempre più ambiziosa e che non sono ammessi insuccessi, trattandosi di salvaguardare la vita umana.
In tale direzione, sono convinto che la collaborazione dell’A.S.A.P.S. rappresenti una risorsa preziosa, di sostegno e stimolo, anche per la promozione di iniziative di valore da sempre riservata al personale della Specialità, che rappresenta il motore di ogni progettualità.
Con l’orgoglio di rappresentare la Polizia Stradale saluto per il Suo tramite tutti i dipendenti, anche in pensione, con il Centauro cucito sulla spalla, ringraziando, in particolare, le famiglie dei dipendenti che hanno perso la vita per garantire la sicurezza sulle strade.

Antonio Giannella.

 

Il Presidente di Sicurstrada Giancarlo Brunello
UNA COLLABORAZIONE CHE VIENE DA LONTANO.

La mia collaborazione (e nostra come Sicurstrada) con Asaps risale ad un fortuito incontro a Forlì, organizzato dall’Osservatorio per la sicurezza della Regione Emilia Romagna insieme ad un gruppo di mamme romagnole. Era uno dei primi convegni sulle stragi del sabato sera, dei primi anni ‘90. Queste mamme avevano raccolto migliaia di firme e chiedevano al Prefetto di Forlì di proteggere i loro figli da quella che era ed è, uno dei drammi sociali più difficili da spiegare e giustificare.
A Forlì se ne discuteva, per la prima volta.
L’incontro fu fatale: lì nacque l’idea, prima di un Progetto Sicurezza denominato “Sicurstrada” e poi una specifica Associazione che si occupasse in modo permanente di sicurezza ed educazione stradale.
Da allora la collaborazione tra l’Associazione Sicurstrada e l’Asaps ha avuto inizio, si è caratterizzata anche con la nomina del Presidente dell’Asaps, a Vice Presidente di “Sicurstrada”, questo a conferma di quanto sia importante e radicata, la profonda amicizia tra i dirigenti delle due Associazioni.
Una collaborazione fatta di contenuti, di ideali e di passioni, vissuta tra persone che si stimano e si rispettano. Forte e continua anche la collaborazione di Sicustrada con il Centauro una rivista ricca di contenuti, analisi e proposte. Da quel convegno a Forlì, ne sono sicuro, nacque tutta la casistica e la cultura della sicurezza-prevenzione verso i giovani nelle strade. Su quella idea e su quei contenuti si è lavorato per discutere e dibattere questo annoso e grave problema sociale.
Oggi molti ne parlano, ma è un dialogo tra sordi. Nessuno vuole ascoltare le ragioni degli altri e difende solo le sue. Mentre si discute, la situazione diventa sempre più pesante, il mondo delle discoteche, luogo d’eccellenza di ritrovo dei giovani, meriterebbe più attenzione. Insomma più silenzi e meno chiacchiere, ma più decisioni e controlli. Sui fatti concreti Asaps ha le carte in regola. Misurata e precisa nei commenti e negli studi, efficace nei suoi interventi nel concreto.
E’ un valore per noi, oltre che un piacere, una simile amicizia. E una volta tanto, a noi sembra che un valore personale possa essere considerato un valore sociale assoluto.
Ciao Asaps.

Giancarlo Brunello
Presidente dell’Associazione Sicurstrada
Associazione Europea per la Sicurezza e la legalità
.

 

Emanuela Falcetti
UN VIAGGIO INSIEME AL CENTAURO DA 100 NUMERI.

Caro Centauro, per cento numeri abbiamo viaggiato insieme cercando le stesse cose. Qualcuna l’abbiamo trovata, qualcun’altra la stiamo ancora cercando. Di strada da fare ce n’è ancora molta, ma di una cosa sono sicura: da quando ci siete voi è meno difficile lavorare per la sicurezza. Ricordiamoci allora da dove siamo partiti, quando in Italia parlare di educazione alla sicurezza era come predicare nel deserto, mentre adesso è diventato un diritto-dovere, sui giornali, in televisione, tra la gente.
Io però voglio festeggiare questi primi cento numeri di carta raccontandovi un piccolo episodio della mia vita. Tempo fa ho incontrato un maresciallo dei carabinieri in pensione che mi ha raccontato la sua “filosofia del pattugliamento”. Per lui c’erano due soli modi di vigilare sulle strade: mettendosi davanti a una curva o nascondendosi dietro una curva. Tutto qui? Tutto qui. Che significa, secondo voi? Per me significa che una cosa è farsi vedere prima della curva per invitare l’automobilista alla prudenza, a non commettere errori, un’altra è invece aspettare dietro la curva che si commetta l’infrazione per poi sanzionarla.
In questa filosofia, diciamo così dell’asfalto c’è racchiusa tutta, la storia. del nostro Paese, le sue cattive abitudini, gente che preferisce rincorrere i suoi guai piuttosto che prevenirli.
Voi de il Centauro, tu Giordano Biserni, continuate a farvi vedere prima che inizi la curva… aiutateci a non far sbandare troppo questo paese, per altri cento, e cento, e cento numeri.
Grazie.

Emanuela Falcetti.

 

Il saluto di Mauro Tedeschini direttore di Quattroruote
L’ASAPS IN PRIMA FILA PER LA SICUREZZA STRADALE.

Non riesco neppure a immaginare, oggi, un’Italia senza l’ASAPS e ’Il Centauro’. Ormai viene automatico, a tutti noi che lavoriamo nella comunicazione in campo automobilstico, di dire "chiediamo a Biserni " quando c’è da chiarire un dubbio sul Codice della Strada, da cercare una statistica sulla circolazione e così via. Io non sono pessimista in tema di sicurezza stradale: sono convinto che in Italia stia maturando una consapevolezza di comportamenti che, anno dopo anno, ci aiuterà a migliorare sensibilmente il bilancio dei morti e dei feriti negli incidenti. Ma per riuscire occorre avere tante professionalità che, ciascuna per le sue competenze, diano un contributo positivo. L’ASAPS è in prima fila in questo prezioso lavoro e noi di ’Quattroruote’ speriamo che lo rimanga a lungo con migliaia di numeri del ’Centauro’ ancora davanti a noi.
Auguri, di cuore

Mauro Tedeschini
Direttore di QUATTRORUOTE
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Nestore Morosini del Corriere della Sera
IL CENTAURO, UN’ INSOSTITUIBILE
BIBBIA DELLA SICUREZZA STRADALE.

Il Centauro compie cento numeri. Un fatto memorabile, per quello che occorre considerare uno dei più grandi successi editoriali degli ultimi anni. Uscito quasi come pubblicazione clandestina, come organo ufficiale dell’Asaps, associazione fondata da agenti di Polizia Stradale pur’essa considerabile semi carbonara, il Centauro si è via via trasformato in un organo di informazione e di elaborazione di statistiche difficilmente superabile, comunque inimitabile e inimitato. Il Centauro, soprattutto nelle sue giornaliere edizioni on-line, è diventato una base di lancio insostituibile per il giornalista attento ai problemi della sicurezza stradale e alle statistiche con essa connesse. Personalmente, cedendo immediatamente alle primitive, ‹amorevoli› insistenze di Giordano Biserni (il direttore) per farmelo accettare, ho tratto vantaggi incredibili dalle pagine del Centauro: patente a punti, incidentalità, proiezioni statistiche, tutta una serie di notizie e anticipazioni insomma che hanno consentito al ‹Corriere della Sera› il mio giornale, di effettuare una serie di scoop ripresi dai gruppi televisivi italiani. Non è un caso, dunque, che il Centauro sia diventato la bibbia della sicurezza stradale in tutte le sue sfaccettature. Il Centauro, dunque, ha compiuto i suoi primi cento numeri. Cosa augurargli? Altre cento pubblicazioni? Non solo. Anche l’augurio, piuttosto, è che sulle sue pagine non trovino sbocco solo le opinioni (competentissime, devo dire) dei soci dell’Asaps, ma anche le opinioni delle autorità ufficiali della Polizia di Stato. Perché, chi si batte per la sicurezza stradale, per diminuire incidenti, morti e feriti merita il premio del riconoscimento.

Nestore Morosini.

 

L’editore de il Centauro Angelo Carlo Verdi
UNA SCOMMESSA VINTA.

Era il mese di febbraio 1995 e tra mille problemi e qualche affanno davo alle stampe una rivista dal sapore mitologico: Il Centauro. Rappresentava l’organo ufficiale di un‘Associazione nata da qualche anno che si interessava di problematiche legate alla circolazione stradale con un nome o meglio una sigla alquanto elaborata e quasi impronunciabile: ASAPS. Chi l’avrebbe mai detto allora, ma ancora qualche anno fa, che una rivista sebbene gestita da grandi tecnici ed esperti provenienti dalla Polizia Stradale, e quindi giornalisti non professionisti o comunque alle prime armi, avesse compiuto dopo 11 anni il numero 100?
Probabilmente nessuno. 100 numeri che, oserei dire, rappresentano la storia della sicurezza stradale degli ultimi anni in Italia e un punto di riferimento e di approfondimento da cui attingono mensilmente carta stampata radio e televisioni. Ma non vado oltre perché chi si loda s‘imbroda e quindi passo ai ringraziamenti per tutti coloro che ci hanno permesso di raggiungere questo ambitissimo traguardo a cominciare innanzitutto dagli abbonati e dagli inserzionisti che rappresentano il vero motore nonché la spina dorsale della rivista, non avendo mai avuto né richiesto alcun finanziamento pubblico, senza dimenticare i miei collaboratori sempre pronti e attenti a cogliere le opportunità offerte dal mercato, lo staff di via Consolare a Forlì, i circa 400 referenti ASAPS presenti su tutto il territorio nazionale, il direttore responsabile e presidente dell’Associazione, dr. Giordano Biserni e la redazione che mi hanno sempre confezionato mese dopo mese, spesso in anticipo, una rivista “finita”, riveduta e corretta, sempre corredata da un inesauribile materiale fotografico spesso inedito, pronta per essere stampata senza le classiche indecisioni dell’ultima ora e chi fa il mio mestiere sa cosa significa.
Con l’augurio di un sereno Natale 2005 e un felice Anno 2006, termino queste poche righe con un grazie, un immenso grazie a tutti i lettori.

Angelo Carlo Verdi .

 


Giovedì, 15 Dicembre 2005
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