Contromano: Cassino, ancora terrore. Automobilista romeno imbocca l’A1 dalla parte opposta e la percorre per 5 km. Bloccato dalla Stradale: era sobrio.

Contromano: Cassino, ancora terrore. Automobilista romeno imbocca l’A1 dalla parte opposta e la percorre per 5 km.
Bloccato dalla Stradale: era sobrio.

(ASAPS) CASSINO – La notizia è che il protagonista era del tutto sobrio. Insomma, stavolta, la causa di questa manovra killer che ha avuto come teatro 5 chilometri dell’Autosole a Pontecorvo (Frosinone), ci sarebbe stata la disattenzione e, aggiungiamo noi, la possibilità che ogni tanto – dalle nostre parti – arrivino conducenti stranieri abituati a viabilità meno complicate (come quella della Romania, appunto). Registriamo, nel nostro osservatorio sul fenomeno, anche episodi legati all’età avanzata dei protagonisti,  ma l’alcol continua ad essere una costante. In ogni caso, vediamo il fatto. Nella mattinata del 6 ottobre, un ingegnere romeno, in Italia per motivi professionali, è entrato in A1 al casello di Pontecorvo, con il proposito di raggiungere la Capitale. Qualcosa, però, è andato storto al momento di imboccare la corsia di accelerazione, perché invece di infilare la strada giusta, è finito contromano nella piccola carreggiata ove i veicoli decelerano per arrivare al casello, trovandosi nella direzione opposta alla direttrice del traffico. Quel che è peggio, è che l’uomo non si è affatto fermato, ma ha occupato la corsia di sorpasso deciso verso il suo destino. L’angelo custode, stavolta, ci ha messo del suo, e dopo le ripetute e terrorizzate segnalazioni giunte per mezzo del 113 al Centro Operativo Autostradale, una pattuglia della Sottosezione di Cassino – già protagonista alcuni mesi fa del salvataggio di una famigliola finita anch’essa contromano alla ripartenza da un’area di servizio – ha finalmente posto fine alla follia, bloccando la vetusta Fiat Tempra e identificando il conducente. L’uomo, che è stato ovviamente invitato a sottoporsi al test etilometrico, è risultato del tutto sobrio. Gli è stata ovviamente ritirata la patente e sequestrata la macchina. Un prezzo tutto sommato lieve, se paragonato al rischio potenziale al quale ha sottoposto sé stesso, l’utenza e gli agenti che alla fine lo hanno salvato. (ASAPS).