Follia a 230 km/h, il soldato-biker Max Wrist sulla Modena-Sassuolo
Dopo la notorietà per le sue “imprese” in territorio vicentino, Max Wrist ha fatto una comparsata anche sulle strade di Modena. Il 33enne americano, all'anagrafe Eugene Edward McMahel, è diventato famoso sul web per le proprie follie motociclistiche, spingendo i propri bolidi a due ruote a velocità elevatissime su strade e autostrade italiane, in particolare in veneto dove risiede in quanto militare assegnato alla base di Ederle. Veri e propri raid con impennate e punte di 300 km/h in mezzo al traffico o su strade panoramiche, che hanno rappresentato in più occasioni situazioni di pericolo estremo.
Lo scorso 28 agosto McMahel ha pubblicato sul proprio profilo Instagram un video girato a bordo di una Kawasaki, proprio sulle strade del distretto ceramico modenese. Un inseguimento ad una Ferrari in prova, come per altro accaduto in molti altri filmati realizzati dal biker. La performance inzia sulla strada Pedemontana e prosegue dopo la rotonda di Fiorano con l'immissione sulla superstrada Modena-Sassuolo, in direzione del capoluogo. E' la stessa auto del Cavallino, tra l'altro ad accelerare in maniera impressionante, con Max Wrist che si pone all'inseguimento impennando e la supera, oltrepassando i 230 km/ di velocità.
Non è chiaro in che data si sia svolta la ripresa – pare comunque non troppo antecedente la pubblicazioni – ma sembra che nè la giustizia italiana, nè quella militare statunitense, siano per ora in grado di fermare lo scatenato motociclista. Alle sue gesta stradali sono già seguite diverse denunce, non solo per le ovvie infrazioni al codice della strada, ma anche per il reato penale di gareggiamento su strada. Tra febbraio e marzo scorso la Procura di Vicenza aveva aperto un'indagine sul 33enne e sull'amico vicentino Alex Meneghini che lo supporta nelle riprese, procedendo anche al sequestro di due moto. In più, le autorità militari americane avevano ritirato la patente al soldato McMahel ad inizio anno. Ora potrebbe incorrere in misure ancora più severe.
FERMATE IL SOLDATO MAX
Certo che negli Stati Uniti le sue imprese sarebbero finite da tempo! (ASAPS)
Non è chiaro in che data si sia svolta la ripresa – pare comunque non troppo antecedente la pubblicazioni – ma sembra che né la giustizia italiana, né quella militare statunitense, siano per ora in grado di fermare lo scatenato motociclista. Alle sue gesta stradali sono già seguite diverse denunce, non solo per le ovvie infrazioni al codice della strada, ma anche per il reato penale di gareggiamento su strada. Tra febbraio e marzo scorso la Procura di Vicenza aveva aperto un'indagine sul 33enne e sull'amico vicentino Alex Meneghini che lo supporta nelle riprese, procedendo anche al sequestro di due moto. In più, le autorità militari americane avevano ritirato la patente al soldato McMahel ad inizio anno. Ora potrebbe incorrere in misure ancora più severe.