Auto si ribalta per schivare un cinghiale, Coldiretti: "E' un problema sociale"
Tre incidenti al mese causati dagli ungulati. E' la stima di Coldiretti all'indomani della grande manifestazione di agosto che aveva portato a Firenze, di fronte alla sede del consiglio regionale, migliaia di agricoltori per protestare contro il numero di cinghiali, daini, caprioli, storni e lupi "che divorano raccolti e greggi".
L'associazione pisana fa un lungo elenco di casi: "Nelle scorse settimana un branco di cinghiali teneva in ostaggio gli ospiti di un agriturismo nel volterrano. Esattamente un anno fa lo scontro con un cinghiale era costato la vita a Domenico Fedele, 39 anni, mentre stava percorrendo sulla strada provinciale di Castellina Marittima, al confine tra le province di Pisa e Livorno. Negli scorsi giorni, a Massa Marittima, l'attraversamento senza preavviso di un cinghiale aveva fatto sbandare e cadere dalla sua moto un altro giovane, Luca Pecorari, 27 anni, morto in seguito all'impatto con un'auto mentre aspettava i soccorsi. A rischiare la vita, alcuni giorni fa, il 27 agosto, è stato Guido Carlo Gatti, agricoltore, 78 anni, che sulla via provinciale delle Colline per Egoli, a Palaia, ha visto la morte in faccia. Per schivare un cinghiale, sbucato dal nulla nel cuore della notte mentre stava percorrendo la strada, ha sbandato e la sua auto si è ribaltata. Con lui a bordo c’era la moglie: per entrambi tanta paura e varie contusioni".
Coldiretti torna quindi a chiedere provvedimenti: "Il numero di incidenti causati dagli ungulati è aumentato ad un ritmo del 20% annuale - spiega il presidente Fabrizio Filippi - ungulati e predatori sono in mezzo a noi e mettono a rischio la sicurezza stradale rappresentando una vero e proprio pericolo anche sociale. La Regione Toscana deve rendersi conto che non è più solo ed esclusivamente una problematica del mondo agricolo ma di tutta la collettività. I cinghiali non si cibano solo dei nostri raccolti ed i lupi dei nostri greggi: sono numericamente fuori controllo".
La situazione è indiscutibilmente seria. (ASAPS)