Giornate della Polizia Locale a Riccione
Sessione Speciale ASAPS
GESTIONE E CONTROLLO DEL TERRITORIO
MIGRANTI SOGGETTI A PROTEZIONE UMANITARIA E SUSSIDIARIA - IL RUOLO DELLA POLIZIA LOCALE
Indicazioni operative per il controllo, l’assistenza e la gestione di: profughi, rifugiati, Apolidi, Minori stranieri non accompagnati
Riccione 15 settembre 2016 alle ore 15
(ASAPS) RICCIONE 15.09.2016 - Il contesto internazionale è in costante e continua evoluzione, i fenomeni migratori che fino a qualche decennio fa riguardavano solo determinate aree del pianeta (da e per), oggi interessano intere porzioni di continenti, e le rotte dei migranti - ma forse sarebbe più corretto dire le rotte dei trafficanti di persone – si adattano sempre più a questo o quel blocco terrestre o navale imposto(?) dalla comunità internazionale al fine di disciplinare(?) in qualche modo i flussi. Fatto è che blocco o non blocco, sia esso terrestre, aereo o navale, tutte le forze di polizia, sia ad ordinamento statale che locale, prima o poi si ritrovano a fare i conti sul territorio nazionale con persone che, a seconda del loro status, assumono la condizione di: profugo, rifugiato, apolide… senza contare la condizione dei minori stranieri non accompagnati…
Questo il tema scelto per la sessione ASAPS alla 35^ edizione de “Le giornate della polizia locale” organizzate dal Gruppo Maggioli i cui lavori, innanzi ad una numerosa ed attenta platea, sono stati aperti e presieduti da Giordano Biserni. Nella sua nota introduttiva il presidente Biserni ha inteso sottolineare come, nel solco di una tradizione dedicata ai temi di stringente attualità l’ASAPS, anche per quest’anno, abbia individuato un argomento stimolante e spesso presente nello svolgimento del servizio quotidiano degli operatori di Polizia Locale e non solo, ma anche di stringente attualità laddove - e questo lo riportano le cronache di questi giorni - è noto che almeno duecentocinquntamila persone si trovano oltremare, al di là del canale di Sicilia, dove sarebbero pronte a salpare per le nostre coste per tentare di raggiungere il nord Europa. Quindi un tema che solo apparentemente non ha a che fare con i temi della sicurezza stradale. Lo scorso anno, continua Biserni, proprio dalla stessa sala in cui ci troviamo si dibatteva sul testo di quella che poi sarebbe divenuta la legge 41/2016, quella sull’omicidio stradale, una legge che in quell’occasione molti pensavano non potesse vedere la sua pubblicazione in gazzetta ufficiale, ma così non è stato! Una legge che ha certamente bisogno di alcuni correttivi ma che nell’impianto generale è da difendere… Un argomento quello della sessione, ha proseguito il presidente ASAPS, che ha una strettissima correlazione con l’incidentalità stradale nel momento in cui i dati in nostro possesso (Osservatori ASAPS n.d.r.) ci dicono che nel 2015 sul totale della sinistrosità stradale il 14% vede coinvolti stranieri, siano essi cittadini U.E. o extra U.E., una situazione a rischio mobilità che, se riferita al dato percentuale nazionale, appare sfiorare quasi il doppio della percentuale di cittadini stranieri, che è all’8%, regolarmente dimorante in Italia!
Con la presentazione alla platea dei relatori, un tris d’assi d’eccezione: Ugo Terracciano, Raffaele Chianca, Luigi Altamura, Biserni ha dato inizio ai lavori nel merito della sessione in cui delle specificità normative riferite allo status di protezione umanitaria e sussidiaria e delle norme di tutela internazionale, riguardo all’ingresso ed alla regolare permanenza sul territorio nazionale ha parlato Ugo Terracciano, già Dirigente Polizia di Stato e docente di tecniche dell’investigazione presso l’Università di Bologna. Il Prof. Terracciano durante la sua esposizione ha tracciato l’escursus afferente la tematica senz’altro paragonabile ad un fiume carsico poiché, è questo è un dato assolutamente certo, da circa trent’anni a questa parte riaffiora l’idea, e quindi anche il problema, riguardo al fatto che tutti quanti dovremo avere a che fare con il cittadino straniero, per cui la legislazione interna ha dovuto in un certo qual modo adattarsi al mutare del contesto migratorio; una legislazione quella del Testo Unico sull’immigrazione di cui al D.Lgs. 286/98 concepita per numeri di migranti non paragonabili a quelli attuali e che quindi crea non poche difficoltà in fase operativa ed attuativa. Ingresso, permanenza, soggiorno ed identificazione gli argomenti approfonditi dal prof. Terracciano il quale, delineando la figura dell’apolide rispetto a quella del profugo con chiari riferimenti alla legislazione in materia di accoglienza con indiscussa maestria espositiva e di sintesi, ha anche indicato all’uditorio le differenze che caratterizzano e distinguono lo straniero dal cittadino U.E. sottolineando, riguardo all’operatività sul territorio delle polizie locali rispetto allo straniero, come già con il pacchetto sicurezza varato nel 2008 sia consentito l’accesso alle informazioni presenti nella banca dati S.D.I.
Ingresso, permanenza, soggiorno, identificazione e status dello straniero, i temi ripresi in chiave operativa da Raffaele Chianca, Ispettore Capo della Polizia di Stato, indiscusso e riconosciuto esperto, in Italia ed all’estero, in materia di controllo documentale il quale in apertura di relazione ha descritto la condizione del profugo, del rifugiato e dell’apolide stigmatizzando le particolari peculiarità caratterizzanti le rispettive condizioni in un escursus storico - numerico - geografico rispetto alle rotte dei così detti migranti: canale di Sicilia, via balcanica, corridoio nord est della penisola, e frontiere esterne… e ancora di come molto spesso stranieri, muniti di visto, entrano legittimamente sul nostro territorio permanendovi oltre ogni limite consentito divenendo di fatto dei clandestini… o di come dissimulando la legittima cittadinanza unionale attraverso la presentazione di documenti falsi taluni soggetti assumano la residenza in Italia… Chianca ha poi spostato il tema della sua esposizione sui casi e le modalità dell’identificazione del cittadino italiano, unionale e straniero, mostrando chiaramente all’uditorio presente come deve porsi l’organo di controllo rispetto alla condizione delle tre figure appena descritte, laddove è poi stata fatta una ulteriore distinzione tra documenti identificativi e documenti identificativi di viaggio. E profughi, rifugiati ed apolidi? Innanzi a tali status l’ispettore Chianca ha stigmatizzato le rispettive condizioni riguardo alla legge ed ai documenti che possono essere loro emessi, descrivendo casi e modalità per il rilascio dei titoli di viaggio per apolidi, rifugiati e stranieri.
Un sempre attento e puntuale Luigi Altamura, Comandante del Corpo di Polizia Locale di Verona, ha poi affrontato la tematica concernente le attività di prima assistenza e di tutela, e quindi quello che è il ruolo del sindaco e della Polizia Locale nella gestione dei migranti soggetti a protezione umanitaria e sussidiaria e dei minori non accompagnati. Traendo spunto dalla sua quotidiana esperienza di Comandante di Polizia Locale in una città del Nord – Est della penisola, il dott. Altamura ha innanzitutto fatto il punto sulla situazione attuale dell’accoglienza in senso generale, dove si registrano casi in cui le amministrazioni comunali rifiutano la presenza di rifugiati all’interno del loro territorio, e di come le cronache di questi giorni hanno già reso noto che da qui a tre mesi saranno aperti ottanta siti militari da adattare alle esigenze dell’accoglienza. Di come, in una città come Verona che è sede di commissione territoriale presso la Prefettura, la pronuncia riguardo al diritto di riconoscimento di profugo avvenga con tempi stimati tra i dodici ed i tredici mesi…Quindi della cronica mancanza di strutture protette, ma questo non solo nel Nord – Est della penisola, e delle criticità rispetto al sistema di accoglienza destinato ai minori non accompagnati.Tuttavia forse non tutto è da buttare ed ecco che il Comandante Altamura ha indicato quello che, almeno negli intendimenti, di positivo si è fatto, si sta facendo o si sta tentando di fare, commentando i contenuti del protocollo per l’accertamento dell’età ossea dei minori secondo il modello dell’approccio multidimensionale risalente al 2009, o dell’istituzione dei “centri governativi di prima accoglienza dedicati ai minori stranieri non accompagnati” di cui al recentissimo, ma passato quasi in sordina, decreto interministeriale (interno ed economia e finanze) del 1° settembre appena trascorso pubblicato nella G.U. n. 210 dell’8 settembre 2016. Soffermandosi, poi, sul fenomeno dell’accattonaggio che vede coinvolte persone ridotte in schiavitù in cui i soccombenti sono stranieri dell’est Europa, dell’Africa mediterranea e dell’Africa sub sahariana il dottor Luigi Altamura ha indicato i contenuti del progetto STOP FOR – BEG della Regione Veneto che vede coinvolti come partner il Dipartimento della pari opportunità della presidenza del Consiglio dei Ministri, il mondo dell’università, le questure e le cooperative. Il Comandante dei caschi bianchi di Verona ha quindi rimarcato il forte contributo che quotidianamente danno e possono continuare a dare i 62.800 operatori della Polizia Locale e di come, anche alla luce del contesto internazionale nella lotta al terrorismo, sia ormai giunto il momento di aprire anche ai corpi e servizi di polizia locale e municipale l’accesso allo S.D.I.
All’esito delle oltre tre ore di dibattito sono chiaramente emerse tutte le sempre più attuali problematiche legate ai temi della sessione e quanto capillare ed insostituibile sia, nel contesto attuale, il fondamentale contributo prestato sul territorio da parte delle donne e degli uomini delle polizie locali e municipali alle Forze di polizia ad ordinamento statale edi come sia ormai necessario utile ed improrogabile ai fini preventivi, investigativi e di contrasto al terrorismo ed all’illegalità diffusa, dotarle della possibilità di accedere direttamente ai principali archivi dello S.D.I., la banca dati interforze, nella quale far confluire i dati che quotidianamente gli otre sessantaduemila caschi bianchi d’Italia ricavano a fronte delle molteplici attività in cui sono impegnati.
In chiusura di lavori il presidente Biserni, nel far sintesi dei temi affrontati, ha ringraziatoil Gruppo Maggioli per l’opportunità anche quest’anno offerta all’ASAPS di poter essere parte attiva nel contesto de “Le giornate della polizia locale”. (ASAPS)
La sintesi di un interessante e riuscito convegno alle Giornate della Polizia Locale. (ASAPS)