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Comunicati stampa 24/09/2016

LA TRAGEDIA DELLA  FAMIGLIA DISTRUTTA  SULLA TANGENZIALE DI TORINO DAL CONDUCENTE DI UN “TIR” IN UNO SCENARIO DA INCUBO QUASI DA “TERRORISMO STRADALE”
E’ omicidio stradale pieno, il conducente non venga rimesso in libertà (i motivi ci sono) altrimenti sparirà per sempre dall’Italia
 

E’ assurda e per ora incomprensibile la tragedia che ha visto una famiglia distrutta ieri sera sulla tangenziale a Torino in uno scenario da incubo,  quasi simile ad un attentato!
Macchine travolte, una famiglia fra le lamiere, una papà e una mamma morti, 3 bambini feriti gravemente e ora orfani, fuga del camion per 40 km, altre macchine tamponate in un incredibile venerdì sera  quasi  da “terrorismo” stradale.
L’ASAPS lancia il suo appello. Ora il conducente non venga rilasciato come spesso accade dopo pochi giorni. Ci sono tutti i presupposti.
Si tratta di omicidio stradale pieno!
Ci sono sicuramente le aggravanti perché quell’autotrasportatore molto probabilmente era ubriaco o peggio.
E’ ragionevole pensare, visti gli elementi, che la condanna sarà superiore a 15 anni, tenuto conto che si tratta di omicidio plurimo e omissione di soccorso.
Se quel conducente straniero verrà scarcerato non tornerà mai più in Italia come abbiamo già avuto modo di constatare in casi simili.
Sarà anche  interessante, prima o poi, capire se con un mandato di cattura europeo o con l’estradizione, questi incursori stranieri saranno rimandati da noi a scontare la pena.
L’ASAPS se sarà possibile si costituirà parte civile nel procedimento.
Sia giustizia vera per rispetto di quella povera famiglia e per dare un vero segnale,  attivando in pieno il propulsore della legge sull’Omicidio stradale.
 
Forlì, lì 24 settembre 2016

                                                                                                            Giordano Biserni
                                                                                                           Presidente ASAPS



L’ASAPS prende posizione, che il conducente non venga rilasciato e comunque si garantisca la sua permanenza in Italia altrimenti non lo vedremo mai più in un’aula di giustizia e ingiustizia sarà fatta! (ASAPS)
 

Sabato, 24 Settembre 2016
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