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Articoli 28/09/2016

Approvata con Decreto interministeriale dei Ministeri dell'Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti, la "GUIDA AL RISPARMIO DI CARBURANTI E ALLE EMISSIONI DI CO2 - EDIZIONE 2016", prevista da una direttiva Europea

Foto di repertorio dalla rete

Un interessante strumento di informazione, utile a tutti gli automobilisti, aziende e fleet manager che vogliono capire come risparmiare sui costi dei carburanti, ma anche sulle emissioni di anidride carbonica delle proprie flotte aziendali.
La guida, fornisce infatti alcuni utili suggerimenti su come ridurre i consumi e attuare una guida ecocompatibile e sicura.

FLOTTE A NOLEGGIO: la top 10

Vengono inoltre analizzati, i consumi di carburante nei vari cicli: urbano; extraurbano; misto;  quantità di anidride  carbonica prodotta da ogni modello di auto in vendita al 31 marzo 2106.
Viene quindi redatta una graduatoria dei modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio, con una menzione speciale per i modelli che ottengono  gli stessi risultati mediante utilizzo di GPL o metano.

Specifiche graduatorie vengono poi definite per i modelli a propulsione ibrida, divisi fra benzina e gasolio, ai modelli con tecnologia “plug-in” (attaccare la spina) e ai modelli di auto a trazione completamente elettrica (o con motore ausiliario a benzina ).

Interessante anche la sezione dedicata ai dati ufficiali sulla riduzione del livello medio di emissioni della autovetture vendute negli ultimi anni, provenienti da istituzioni europee (Agenzia Europea  per l'Ambiente): la media ponderata delle emissioni di anidride carbonica delle autovetture immatricolate in Italia è talmente diminuita negli anni considerati che, già nel 2011, era stato raggiunto l'obiettivo fissato dall'Unione Europea, per il 2015, di 130 g/km (grammi di emissione di anidride carbonica, per chilometro).  Nel 2015, la media è ulteriormente scesa a 115,4 g/km.

Questi miglioramenti, sono frutto di strategie attuate dai produttori di auto completamente diverse tra loro, dal miglioramento della propulsione a benzina o gasolio tradizionale, alla propulsione ibrida (anche con tecnologia “plug-in”), al metano, al GPL.


di R.G.

Mercoledì, 28 Settembre 2016
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