IL GAZZETTINO Nordest IL PROCURATORE Fojadelli: "Seimila morti l’anno Qui serve l’arresto in flagranza" Treviso |
"Omicidio volontario, aggravato dall’essere stato commesso per motivi futili". Il Procuratore della Repubblica Antonio Fojadelli (nella foto) non può - per l’ennesima volta - che dirsi esterrefatto da quello che può accadere sulla strada, tra chi si trova alla guida di veicoli. "Non dico altro: questa volta l’accusa è pesante: un camion non può passare sopra una persona, questa volta è accaduto un fatto pazzesco". Quando Fojadelli ha rilasciato queste dichiarazioni il camionista non era ancora stato sentito: al Pm Iuri De Biasi avrebbe detto, nel pomeriggio, di non aver proprio visto il ragazzo davanti al camion. Avvisato per telefono, risulta poi alla Procura, il camionista - che ha ventun anni - si è fermato e messo in contatto con le forze dell’ordine. Il Procuratore di Treviso è anche il presidente dell’Osservatorio regionale sulla tragedia continua che è costituita dagli incidenti stradali mortali, e in molti casi commessi anche da persone in stato di ebbrezza. "è come se accadessero tre tragedie del Vajont ogni anno - dice Fojadelli - tre all’anno, ci rendiamo conto? Seimila morti"! "Seimila morti sono un intero paese - commenta il sostituto procuratore della repubblica Giovanni Cicero - rispetto a questi reati si pensa forse troppo spesso che la copertura assicurativa basti per tutto". "Vorremmo che venisse ripristinato l’arresto facoltativo in flagranza - continua Fojadelli - perchè non possiamo far fronte a seimila morti l’anno nelle condizioni in cui chi li commette pensa che al massimo verrý condannato a dieci mesi con la condizionale". Fojadelli dice: "La coscienza delle persone non è più sufficiente a reprimere reati che arrivano fino alla morte delle persone. Il 28 di questo mese, all’apertura dell’anno giudiziario, farò presente queste cose". "Uno esce al mattino - commenta il dottor Cicero - viene tamponato, chiede "perchè mi hai tamponato" e finisce morto. Sembra pazzesco". Fojadelli non commenta quello che sta accadendo a Roma, dove proprio domani dovrebbero essere discusse in Senato le nuove proposte proprio per reprimere i reati di questo genere, ma dove è in atto un fortissimo scontro tra forze politiche. |