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Ciclomotori, organizzato dal CAPS il 1° Corso Forlì-Cesena guida sicura e idoneita’ patentino.

da "Sesto Potere"

Ciclomotori, organizzato dal CAPS il 1° Corso Forlì-Cesena guida sicura e idoneita’ patentino.

(Sesto Potere) - Forlì - 18 marzo 2005 - Con la regia della Conferenza Provinciale permanente della Prefettura - Ufficio Territoriale del Governo di Forlì-Cesena, il Centro di Addestramento Polizia Stradale di Cesena, in collaborazione con il Centro Servizi Amministrativi di Forlì-Cesena, ha organizzato il “1° Corso di preparazione per il conseguimento del certificato di idoneità per la guida dei ciclomotori” (corso di formazione per formatori).
Tale seminario si è svolto nelle giornate di mercoledì 16 e di giovedì 17 marzo scorsi presso il C.A.P.S. di Cesena ed è stato rivolto a circa 70 insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado della provincia individuati quali potenziali formatori nell’ambito dei singoli corsi di preparazione al conseguimento del richiamato certificato da tenersi nei diversi Istituti che ne chiedano l’attivazione con la già assicurata collaborazione delle Forze di Polizia statali.
Gli interventi sono stati tenuti da il Prefetto, Dott. Salvatore Montanaro, dal Direttore del C.A.P.S., Balduino Simone e dal V.Q.A. Ester Fadda.
Le comunicazioni sono state incentrate sulla connotazione valoriale dell’Educazione Stradale, da considerare prioritaria e più efficace rispetto ad una impostazione di carattere esclusivamente tecnico. In questa ottica è perciò inoltre intervenuto il Prof. Filippo Pesaresi, psicologo e psicoterapeuta, che ha affrontato gli aspetti psicodinamici della convivenza civile e del comportamento sulla strada, oltre alle problematiche adolescenziali in relazione alla guida del ciclomotore.
Il corso si colloca nell’ambito di quella indispensabile ed efficace sinergia fra le Istituzioni presenti sul territorio perseguita dalla Prefettura allo scopo di elevare i livelli della sicurezza stradale come noto ritenuta importante porzione della sicurezza complessivamente intesa.
La scelta di favorire la veicolazione nelle scuole dei principi di legalità connessi all’educazione stradale e al “patentino” discende del resto dalla convinzione che il terreno della convivenza civile sia quello più consono sul quale incentrare l’azione didattica.
Tutti e non solo i giovani, devono essere consapevoli che i comportamenti corretti sulla strada non hanno solo lo scopo primario di evitare sanzioni, ma hanno soprattutto una inequivocabile efficacia sulla incolumità propria e degli altri.(Sesto Potere).

Lunedì, 21 Marzo 2005
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