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Notizie brevi 24/10/2016

Inversione in autostrada con il tir, patente già restituita

Inversione a U sulla A15 a Pontremoli

La Spezia - una manciata di righe, non di più: «Qualora il titolare della patente ritirata dichiari di lasciare il territorio nazionale, può richiedere la restituzione della patente stessa al prefetto».

È il dettato dell’articolo 135 del codice della strada, ma soprattutto è il cavillo che ha “salvato” il camionista romeno ripreso dalle videocamere a compiere un’inversione a “U” lo scorso luglio sull’autostrada A15, tra La Spezia e Parma. Il conducente del tir, autore di una manovra che i poliziotti della stradale non esitarono a definire folle, è sì stato denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti, ma la patente non gli è stata né ritirata, né revocata. Anzi, gli è stata restituita a tempo di record, come confermano gli esperti della polizia che quotidianamente si occupano di sanzioni, contravvenzioni e ricorsi e che non hanno potuto far altro che applicare la normativa vigente.

Le ragioni? Innanzitutto l’infrazione indubbiamente commessa dall’autista comporta la revoca della licenza di guida, non il ritiro. Quest’ultimo provvedimento è applicabile direttamente dalla polstrada, mentre la revoca è di competenza esclusiva della Prefettura. Ciò detto, gli agenti della Stradale, subito dopo il fatto, inviarono una dettagliata relazione all’ufficio territoriale del Governo, ma il conducente del mezzo pesante dichiarò di essere in procinto di lasciare l’Italia e così la revoca, nei suoi confronti, non è mai scattata. Certo, la Prefettura ha trasmesso quanto accaduto all’autorità che ha rilasciato la patente, in Romania, ma le conseguenze reali, immediate per l’autista straniero sono pressoché nulle.

Tant’è che circola liberamente nel resto d’Europa e questo dopo aver rischiato di provocare una strage sull’A15. Già perché, come testimoniano le immagini filmate dalle telecamere di videosorveglianza, l’uomo, giunto all’altezza di Pontremoli si rese conto di aver sbagliato strada e decise di fare inversione di marcia. Sterzo bruscamente verso sinistra, attraversò le corsie e si infilo con il suo “bisonte della strada” da 18 metri di lunghezza in un cosiddetto by-pass, quindi completò la manovra immettendosi nell’altra carreggiata, tra camion e auto che sfrecciavano e frenavano e scartavano per evitare lo schianto. Il romeno fu raggiunto poco più tardi dalla polizia stradale e nei suoi confronti scattò la denuncia e il fermo del veicolo per tre mesi. In Italia, però. Perché all’estero il tir ha subito potuto circolare e ancora oggi viaggia senza alcuna pendenza. Una vera e propria beffa, forse pure una lacuna del codice della strada.

da ilsecoloxix.it


COSI’ LA SICUREZZA STRADALE SARA’ SEMPRE PERDENTE!! (ASAPS)
«Qualora il titolare della patente ritirata dichiari di lasciare il territorio nazionale, può richiedere la restituzione della patente stessa al prefetto».
È il dettato dell’articolo 135 del codice della strada, ma soprattutto è il cavillo che ha “salvato” il camionista romeno ripreso dalle videocamere a compiere un’inversione a “U” lo scorso luglio sull’autostrada A15, tra La Spezia e Parma. Il conducente del tir, autore di una manovra che i poliziotti della Stradale non esitarono a definire folle, è sì stato denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti, ma la patente non gli è stata né ritirata, né revocata. Anzi, gli è stata restituita a tempo di record, come confermano gli esperti della polizia che quotidianamente si occupano di sanzioni, contravvenzioni e ricorsi e che non hanno potuto far altro che applicare la normativa vigente.

Lunedì, 24 Ottobre 2016
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