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Notizie brevi 26/10/2016

Morti nell'incidente sulla sp 107 a Lodi: ipotizzato l’omicidio colposo

Il fratello di Giovanna Forestiere si sfoga su Facebook
L’Audi coinvolta nella collisione

Lodi, 25 ottobre 2016 - Sull'asfalto, nemmeno il più piccolo segno di frenata. Come un bolide, l’auto è piombata su di loro, mentre, fermi cercavano di immettersi sulla strada provinciale. Sembra essere questa, a tre giorni dalla tragedia, la dinamica più precisa di quanto accaduto nell’incidente che, venerdì sera, è costato la vita al geometra 47enne Calogero Ognibene, siciliano, ma residente a Lodi da qualche anno, e alla sua compagna Giovanna Forestiere, insegnante precaria di 43 anni, che lavorava in una scuola media di Chiari, nel Bresciano. Uno scontro tremendo, quello avvenuto sul rettilineo della sp 107 che da San Martino in Strada immette direttamente sulla tangenziale di Lodi, su cui si stanno adesso concentrando le indagini.

Il sostituto procuratore Laura Siani ha già aperto un fascicolo d’inchiesta ipotizzando il reato di omicidio colposo per l’unico indagato, il conducente dell’Audi Q3 bianca, forse autore di un sorpasso azzardato che non gli avrebbe dato il tempo neanche di frenare prima di travolgere l’auto della coppia. Gli esami tossicologici sull’uomo, un 59enne di San Martino in Strada, lievemente ferito e portato in stato di choc in ospedale a Lodi, hanno dato esito negativo. La Procura ha anche conferito l’incarico per l’autopsia sui due corpi, poi arriverà il nulla osta per riportare le salme di Calogero e Giovanna nella loro Sicilia e celebrare i funerali. Lo scontro della loro Land Rover con un’Audi Q3 proveniente dalla tangenziale di Lodi e diretta verso San Martino in Strada è avvenuto intorno alle 19.40. Alla guida, al momento dell’incidente, si trovava Giovanna. L’auto delle vittime, secondo le ricostruzioni degli inquirenti, sarebbe stata travolta a grande velocità mentre si immetteva sulla provinciale da una strada secondaria.

Un impatto laterale talmente violento che i frammenti delle due auto coinvolte sono stati raccolti anche a cento metri dal punto dell’incidente e il Land Rover scagliato a più di 20 metri di distanza. Una vicenda che ha naturalmente sconvolto le famiglie delle vittime. «Sono a cento metri dal luogo.....dell’omicidio stradale....si OMICIDIO......perché di omicidio si parla.....i vostri amici Giovanna Forestiere e Calogero Ognibene sono stati uccisi da un pirata della strada che in una provinciale procedeva a velocità elevatissima», ha scritto sulla sua bacheca di Facebook Santo Forestiere, fratello di Giovanna, qualche ora dopo la tragedia. Adesso i famigliari chiedono giustizia.

 

 di Carlo D’Elia
da ilgiorno.it


«Sono a cento metri dal luogo.....dell’omicidio stradale....si OMICIDIO......perché di omicidio si parla.....i vostri amici Giovanna Forestiere e Calogero Ognibene sono stati uccisi da un pirata della strada che in una provinciale procedeva a velocità elevatissima», ha scritto sulla sua bacheca di Facebook Santo Forestiere, fratello di Giovanna, qualche ora dopo la tragedia. Adesso i famigliari chiedono giustizia.
Per far riflettere chi assolve sempre la velocità come causa degli incidenti. (ASAPS)

Mercoledì, 26 Ottobre 2016
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