Terremoto, altre cento scosse nella notte. Le scuole restano chiuse
Seconda notte da sfollati per quasi 5.000 persone dei comuni colpiti dalle nuovi forte scosse di terremoto avvenute tra Marche e Umbria. Dalla mezzanotte sono state finora circa 100 le repliche di magnitudo non inferiore a 2, la più forte delle quali di 3.5 gradi alle 4:13 vicino Ussita. Stamani i primi dati tecnici dell’Ingv saranno presentati alla commissione Grandi rischi. Scuole chiuse anche oggi in molti comuni. Il Governo ha deciso lo stato d’emergenza e stanziato 40 milioni.
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SFOLLATI A MIGLIAIA, MA NIENTE TENDE
In tanti hanno però dovuto lasciare le proprie abitazioni, soprattutto nei comuni più colpiti: Ussita, Camerino, Visso, Castelsantangelo sul Nera. Si stimano tra i 4 ed i 5mila gli sfollati. Il numero generalmente sale nei primi giorni, quando in molti si rifiutano di rientrare per paura pur senza avere la casa danneggiata, ma poi si assesterà. E, in vista dell’inverno, è stata scartata l’ipotesi di allestire tendopoli. «La linea - ha spiegato il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio - è quella di portare le persone negli hotel per poter immaginare poi soluzioni temporanee con più tranquillità». Ed è partito nel pomeriggio da Visso il primo pullman che ha portato un gruppo di persone verso Civitanova Marche, sulla costa. «Finora - dice il sindaco Giuliano Pazzaglini - hanno aderito 120 persone, ma domani aumenteranno».
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CONSIGLIO MINISTRI STANZIA 40 MILIONI DI EURO
E dal Governo partono i primi aiuti. Il Consiglio dei ministri ha esteso gli effetti della dichiarazione di stato d’emergenza già adottato per il sisma del 24 agosto ed ha destinato 40 milioni di euro «per consentire al capo del Dipartimento della protezione civile di assicurare con la massima tempestività ed efficienza gli interventi necessari all’assistenza alle popolazioni colpite».
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RENZI, RICOSTRUZIONE SERIA
Renzi, visitando Camerino, si è impegnato. «Dobbiamo ricostruire - ha detto - presto e in modo serio. Sono ottimista che riusciremo a farlo». Il premier ha quindi invitato il Parlamento ad approvare velocemente il decreto sul terremoto «perché lì ci sono le risorse e gli strumenti per mettersi a lavorare subito». Gli ha fatto eco il Commissario alla ricostruzione Vasco Errani: «ricostruiremo tutto, compresi i nuovi danni prodotti da queste ultime scosse. I cittadini sappiano che non sono soli e avranno lo Stato a sostegno».
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SOSPESO PAGAMENTO BOLLETTE
E per dare respiro ai terremotati, l’Autorità per l’energia ha sospeso con un provvedimento d’urgenza il pagamento delle bollette di luce, gas e acqua, emesse o da emettere a partire dal 26 ottobre.