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Incidenti stradali 2015 i dati definitivi Istat – Aci. Confermata l’inversione di tendenza
Sono stati 174.539 gli incidenti (-1,4%)  con 3.428 vittime mortali (+47 +1,4%) e 246.920 feriti (-1,7%), ma aumentano quelli gravi del 6,4%
In aumento i decessi  fra i pedoni: 602 morti (+4,2%) e per gli utenti dei veicoli a due ruote a motore 878 morti (+7,6%)
Migliorano i dati dei decessi fra i ciclisti 251 (-8,1%)

Foto Blaco - archivio Asaps

(ASAPS) Non si discostano molto i dati definitivi forniti da Istat e Aci lunedì 7 novembre a Roma rispetto a quelli anticipati nel luglio scorso.
Il dato conclusivo sulla sinistrosità stradale (quella importante che provoca feriti e morti) è di 174.539 incidenti (-1,4%)  che hanno provocato 3.428 vittime mortali 47 in più rispetto al 2014 (+1,4%) e 246.920 feriti (-1,7%). Rispetto al dato fornito a luglio quando vennero indicati 3.419 morti lo scostamento è di 9 vittime in più.
Il dato conferma una consistente frenata nel calo degli incidenti e dei feriti e addirittura una prima sensibile inversione di tendenza per il numero totale delle vittime rispetto agli anni precedenti che non si verificava dal 2001 e anche dei feriti gravi che fanno segnare un aumento del 6,4%.
I dati definitivi del 2015 indicano un numero di 519 morti in più rispetto al valore teorico del target di diminuzione indicato dall’UE dal 2011 al 2020.

 

Dati Istat elaborazione dott.ssa Silvia Bruzzone

 

Ma con considerevoli differenze fra i vari segmenti degli utenti della strada. I dati peggiori riguardano i pedoni con 602 vittime e un incremento del 4,2%. Male anche il dato della mortalità per i conducenti e trasportati dei veicoli a due ruote a motore con 878 morti (773 sui motocicli e 105 sui ciclomotori) con un incremento complessivo del 7,6%
Nettamente migliori i dati relativi alla mortalità fra i ciclisti che con 251 vittime fanno segnare un significativo regresso dell’8,1%.
In leggero calo anche il numero delle vittime fra i conducenti e i trasportati delle autovetture: 1.468 morti – 1,5% e veicoli pesanti (autocarri e motrici) 157 vittime – 1,3%.

 

Insomma un 2015 che getta un’ombra sulla tendenza positiva della sinistrosità negli ultimi 15 anni. Ora si deve capire se si è trattato di un peggioramento contingente (è tornata ad aumentare la mobilità dopo anni di crisi) o è una vera inversione in quanto le misure adottate per la sicurezza stradale hanno espresso il massimo del loro potenziale.
Ce lo dirà il 2016, l’anno in cui da marzo è entrata in vigore la legge sull’Omicidio stradale. Non ci sembra di vedere una tendenza  particolarmente positiva. Vedremo.
 
Giordano Biserni
ASAPS


 


I dati definitivi del 2015 confermano una preoccupante inversione di tendenza nell’incidentalità,  in particolare quella mortale e grave. (ASAPS)

Martedì, 08 Novembre 2016
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