20 NOVEMBRE 2016
GIORNATA MONDIALE DELLE VITTIME DELLA STRADA
(ASAPS) Non tutti sanno che ogni anno nel mondo perdono la vita circa 1.250.000 persone come dire che oggi 3.400 persone perderanno la vita sulla strada. Si pensi che per gli incidenti aerei perdono la vita circa 1.000 persone l’anno con un incidente aereo circa ogni 1.200.000 voli.
La maggior parte dei morti sulle strade, sembra paradossale, si conta proprio nei paesi che hanno ancora un minor sviluppo motoristico.
Il 90% delle morti, avviene nei paesi a basso e medio reddito, dove circola però solo il 54% dei veicoli. L'Europa ha il più basso numero di incidenti per abitante 51 ogni milione, le vittime nel 2014 sono state 25.896 cioè 71 al giorno, mentre l'Africa ha il più alto con oltre 200.000 vittime sulle strade altro che Ebola!
Tra le categorie più a rischio sul pianeta ci sono i motociclisti, tra cui si verifica il 23% delle morti, seguiti dai pedoni 22%, mentre il tasso tra i ciclisti è del 4%. Tre incidenti mortali su 4 hanno come vittime uomini.
In Italia l’ultimo report Istat – Aci aggiornato del 2015 fissa a 3.428 il numero delle vittime purtroppo con un incremento dell’1,4%, il primo dopo circa 15 anni di segni meno. Si aggiungono poi i 246.920 feriti in 174.539 incidenti rilevati.
In Italia dal 1952 ad oggi si contano quasi 500.000 morti e oltre 14 milioni di feriti sulle strade.
Sì il cammino per una maggiore sicurezza stradale è ancora lungo. E’ difficile pensare che la recente legge sull’Omicidio stradale da sola possa dare risultati particolarmente significativi.
Serve la presenza di pattuglie in divisa sulle strade capaci di intercettare i comportamenti a rischio vecchi e nuovi, dall’abuso di alcol e stupefacenti, alla velocità, all’uso del cellulare alla guida, al controllo dei tempi di guida e riposo per conducenti dei veicoli pesanti.
Essenziale è anche un intervento di riqualificazione delle strutture stradali, dall’asfalto, alla segnaletica, all’illuminazione per una protezione maggiore degli utenti deboli della strada, pedoni per primi.
Certo la celebrazione della giornata Mondiale delle vittime della strada avrebbe meritato una maggiore attenzione. Magari anche con un decisivo passo in avanti verso la riforma del Codice della strada la cui legge delega sembra invece avere un andamento troppo lento e non siamo per niente sicuri che possa essere varata entro questa legislatura. (ASAPS)
La cifra incredibile e assurda di 1.250.000 morti ogni anno sulle strade del pianeta. L’attività motoria più rischiosa in assoluto. Oggi si conteranno altri 3.400 morti sulla terra.
26.000 morti l’anno in Europa, 3.428 in Italia. Si pensi che per incidenti aerei perdono la vita circa 1.000 persone l’anno! (ASAPS)