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MA QUAL E’ LA SOMMA DESTINATA AL FINANZIAMENTO DEI CORSI NELLE SCUOLE PER IL PATENTINO? E COME E’ STATA CALCOLATA? Riflessioni dell’Asaps sulle dichiarazioni del Sottosegretario Valentina Aprea sul patentino, dal sito ANCITE

MA QUAL E’ LA SOMMA DESTINATA AL FINANZIAMENTO DEI CORSI NELLE SCUOLE PER IL PATENTINO? E COME E’ STATA CALCOLATA?
Riflessioni dell’Asaps sulle dichiarazioni del Sottosegretario Valentina Aprea sul patentino, dal sito ANCITE
Di seguito ad una risposta del Sottosegretario di Stato per l’Istruzione Valentina Aprea ad una interrogazione dell’On. Passetto, sul tema del patentino per i ciclomotoristi minorenni, ripresa dal sito Ancitel e riportata sotto, dalla quale emergeva anche l’aspetto del finanziamento dei corsi gratuiti nelle scuole superiori, un giornale ci ha chiesto un parere, che riportiamo di seguito.
La questione cosÏ come la leggiamo, non porta nuove e significative conoscenze e non ci intriga più di tanto.
L’unico aspetto su cui potremmo fare alcune considerazioni è la questione finanziamenti dei corsi con riferimento  alle dichiarazione del Sottosegretario all’Istruzione Valentina Aprea "I costi dei corsi saranno coperti per il 7,5% dai proventi spettanti allo Stato e derivanti dai sanzioni amministrative pecuniarie (art. 208, comma 2, lettera c) del Codice della strada".
Allora domando: ma l’arcano della reale portata di quel 7,5% è stato risolto? E’ noto che i proventi derivanti dalle contravvenzioni contestate da organi dello Stato (chissà perché non viene ricompreso il 7,5%  di quelle degli organi di Polizia Locale che sono altrettanto numerose, visto, per altro, che si tratta di destinare la somma all’istituzione di corsi per ciclomotoristi, classiche figure di utenti della strada da area urbana),
sono corposi e ammontano per il 2003 a 213 milioni di euro circa.
Perché parliamo di arcano? Perché nella primavera scorsa non si era ancora
chiarito come andasse calcolato quel 7,5% (quando si tratta di soldi...).
Ci spieghiamo meglio.
Secondo precedenti normative, stando anche a quello che riferisce l’ACI
nel suo mensile L’Automobile" dello scorso aprile, il Ministero dell’Economia,
che introita tutti i proventi delle multe, deve incamerare l’85% delle contravvenzioni, cioè 181 milioni circa di euro, e deve devolvere al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture il rimanente 15%, cioè 32 milioni circa di euro. Attenzione perÚ, di questa somma l’80%, pari a 25 milioni e 600 mila euro, sempre secondo i calcoli dell’ACI, viene destinato a specifici lavori sulle strade, come l’eliminazione dei punti più pericolosi delle arterie a rischio e il restante 20%, pari a 6 milioni e 400mila euro,
a studi, ricerche e propaganda sulla sicurezza stradale.
Secondo il parere dell’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti il famoso 7,5% delle contravvenzioni, che secondo la norma deve essere destinato ai corsi per il patentino, va calcolato non sul totale delle multe di 213 milioni di euro, ma sui 32 milioni di euro destinati al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture di Lunardi, quindi secondo questo calcolo alle scuole andrebbero (o sono stati?) assegnati (solo) 2 milioni e 400 mila euro.
La madre di tutte le domande è: cambiato il Ministro dell’Economia l’indirizzo sulla questione è ancora questo? Noi non lo sappiamo.
La differenza non è cosa da poco per il futuro dei corsi per il patentino.

Giordano Biserni
Presidente Asaps
www.asaps.it

 
dal sito ANCITEL:
Dall’1 luglio scorso è obbligatorio conseguire il "patentino" per la guida dei ciclomotori, cosÏ come ha stabilito il decreto-legge n. 151/2003, poi convertito in legge 214/2003. Su questo argomento e sui corsi gratuiti predisposti ad hoc è intervenuta il sottosegretario di Stato per l’ istruzione, Valentina Aprea, che ha risposto all’interrogazione del deputato
Passetto il quale chiedeva, tra l’altro, l’ammontare delle risorse per il finanziamento dei corsi, con quale atto sia stata formalizzata la percentuale del 7,5%, se i corsi siano partiti in modo omogeneo in tutte le regioni italiane e se vi siano modalità di finanziamento aggiuntive a quelle prospettate dall’art. 208 del codice della strada.
Il certificato di idoneità alla guida dei ciclomotori (corso+esame) è stato
istituito con il dlgs 9/2002 che ha previsto anche dei corsi gratuiti a disposizione dei giovani che frequentano istituzioni statali e non statali di istruzione secondaria. I costi dei corsi saranno coperti per il 7,5% dai proventi spettanti allo Stato e derivanti dai sanzioni amministrative pecuniarie (art. 208, comma 2, lettera c) del Codice della strada).
Il ministero - ha risposto Aprea - ha invitato le strutture territoriali ad avviare la sperimentazione con apposite circolari, cosÏ come sono state esortate le scuole ad avvalersi della collaborazione dei comuni, delle autoscuole, delle istituzioni/associazioni pubbliche e private coinvolte nella circolazione stradale. Inoltre, dopo il decreto legge 30 giugno 2003 sono state convocate apposite riunioni alle quali hanno partecipato i rappresentanti degli uffici scolastici e dei centri di servizi
amministrativi.
Nel corso di questi incontri, gli interessati sono stati invitati ad effettuare delle stime di massima (a livello regionale) sul numero degli allievi interessati, a stipulare convenzioni e ad effettuare una mappatura delle iniziative già avviate sul territorio con particolare attenzione ai progetti sperimentali. Inoltre sono stati raccolti i dati delle strutture territoriali e quelli dell’ANCMA, che ha attivato il progetto sperimentale
"Il Patentino" e della FMI.
Nello stesso tempo sono state definite delle Linee Guida, che forniscono alcune indicazioni sull’organizzazione dei corsi e sulle istituzioni di riferimento. Contengono, inoltre, il programma dei corsi organizzati in moduli, i quiz per il conseguimento dell’attestato per la guida dei ciclomotori e un modello di protocollo d’intesa territoriale.
Nel "manuale" è stato anche chiarito che possono essere stipulati accordi tra le scuole, le strutture organizzative periferiche del ministero interrogato e i comuni, le province, le regioni, in base alla legge 144/99 (art. 32) che contiene il Piano nazionale della sicurezza stradale per il rafforzamento e miglioramento dell’efficacia dell’azione di informazione e delle campagne di sensibilizzazione ai valori della sicurezza stradale.
Proprio sulla sicurezza stradale, il sottosegretario Aprea ricorda che nel dicembre del 2003, il ministero ha invitato i propri uffici territoriali ad assicurare la più ampia diffusione al bando relativo agli interventi strategici che, ai fini dell’assegnazione degli incentivi, comprende anche la tematica dell’educazione alla sicurezza stradale che ha dato il via al programma d’azione "Studenti in strada" nell’ottica di una formazione unitaria alla convivenza civile. CiÚ ai fini della realizzazione di un progetto territoriale di intervento in cui la scuola sia protagonista.
La cifra di 650mila studenti interessati al certificato è emersa da un’ indagine effettuata presso 95 centri servizi amministrativi (90% del totale). Il numero di 650mila ragazzi corrisponde al 20% degli studenti, mentre i corsi attivati sono 1661 (al 30 novembre 2003). Infine, il sottosegretario, per i corsi relativi al corrente anno scolastico, Il ministero delle infrastrutture e trasporti ha stanziato la somma di euro
500.000,00 già ripartita e in fase di pagamento. A chiusura del suo intervento, Valentina Aprea ricorda  che presso il sito internet del ministero è stata attivato un’area apposita dedicata al "Patentino" che contiene le linee guida, i riferimenti normativi, i programmi dei corsi, i quiz, le iniziative, gli accordi già stipulati a livello locale e quant’altro di interesse al riguardo. (lds)
Mercoledì, 01 Settembre 2004
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