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dal "Corriere della Sera" del 26 giugno 2003 - LA LEGGE

Fi e Udc: sì alla proroga Lunardi: metodo a punti anche per i motorini

dal "Corriere della Sera" del 26 giugno 2003
LA LEGGE
Fi e Udc: sì alla proroga Lunardi: metodo a punti anche per i motorini

ROMA - Mai si sono visti tanti ragazzini interessati a telegiornali e quotidiani come in questi giorni. Ma non è un’improvvisa voglia di notizie, è speranza di sentirsi dare una sola notizia, quella di una proroga sul patentino. Ma il ministro dei Trasporti Pietro Lunardi non cede e così anche oggi i giovani leggeranno che rinvio per adesso non ci sarà. E avanza anche l’ipotesi di introdurre i punti anche nel patentino, da riportare poi nella patente per l’auto. Qualcosa però si muove, anche nella maggioranza. A Lunardi, che «tra la proroga e la vita» preferisce quest’ultima e che ribadisce: «E’ un anno che c’è la legge, i ragazzi andranno un po’ a piedi o in bicicletta», smentendo che ci siano disaccordi con Maroni, replica un più malleabile Renato Schifani di Forza Italia. «Un’eventuale, brevissima proroga non sarebbe la fine del mondo. Anzi, toglierebbe dall’imbarazzo le famiglie e i giovani che non hanno ancora avuto la possibilità di sostenere gli esami». Il ministro ha invitato la polizia a non accanirsi sui ragazzi? Un rinvio, osserva il senatore, toglierebbe dall’imbarazzo anche «le forze dell’ordine che si troverebbero ad affrontare una situazione inedita e delicata».


IL RINVIO - Serviranno le sue parole? Forse, visto che anche dall’Udc arrivano segnali di inversione di rotta. Per Maurizio Ronconi, «il governo deve rinviare l’entrata in vigore del patentino». Altrimenti ci saranno «conseguenze gravi per le migliaia di ragazzi che hanno presentato domanda in tempo ma che non hanno potuto effettuare l’esame». E a pagare sarebbero solo i giovani, a cui non sono «imputabili i ritardi, dovuti invece a carenze di organico e organizzative del ministero». Ma Lunardi insiste: ragazzi, non fatene un dramma. «Entro l’anno il problema sarà risolto, a settembre riprenderanno i corsi nelle scuole e tutti potranno mettersi in regola». Il suo vice, Mario Tassone, preferisce andare oltre il dibattito pro o contro il rinvio. Ritiene che «il test per il conseguimento del patentino andrebbe arricchito con un esame medico obbligatorio da parte di una Commissione sanitaria per attestare la salute psico-fisica e la non dipendenza da droghe e alcol». Inoltre i quiz non bastano. Accanto ai test teorici «dovrebbero aggiungersi prove pratiche per verificare l’effettiva abilità alla guida». Le critiche alla fermezza di Lunardi non mancano. Giorgio Pasetto, responsabile nazionale Trasporti della Margherita, considera le parole del ministro sul Corriere della sera di ieri solo «lacrime di coccodrillo». «Lui dice che la proroga non si può dare perché le regole sono regole e i giovani non devono abituarsi ai rinvii? Ebbene, questi pensieri ci fanno sorridere visto che il governo non fa altro che portare avanti una politica di condoni edilizi e fiscali».


I CONTROLLI - Alla Cgil sono categorici: Lunardi e la Moratti sono degli «irresponsabili», per come hanno gestito l’intera faccenda dei patentini e dei corsi nelle scuole. E l’Asaps, l’associazione sostenitori della polizia stradale pensa al difficile compito delle forze dell’ordine. «E’ troppo comodo - afferma il presidente Giordano Biserni - passare la palla alla polizia, ultimo segmento della filiera della legalità». Che cosa avrà voluto dire con quell’invito a non essere troppo intransigenti, lo chiarisce tuttavia lo stesso ministro. Non è chiudere un occhio. «Raccomando alle forze dell’ordine di non accanirsi e questo significa che devono fare il loro dovere, fermare i ragazzi e far rispettare la legge ma non fare inseguimenti. Non vorrei mai che per questo succedessero incidenti».

 

Mariolina Iossa

 

Sabato, 26 Giugno 2004
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