Omicidio stradale, l'Asaps diventa parte civile
Chi commette un omicidio stradale non solo rovina la vita di una o più famiglie, ma danneggia anche l’ASAPS, Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, ponendo in discussione il suo riconosciuto impegno di 25 anni dedicati alla tutela della vita umana sulle strade.
Trattando il primo caso di omicidio stradale commesso nella propria giurisdizione, infatti, il Tribunale di Padova ha ammesso l’ASAPS, patrocinata dall’Avv. Augusto Baldassari di Forlì, a partecipare al processo per chiedere il risarcimento. L’incidente da cui origina il processo si verificò il 25 giugno scorso nella zona di Abano Terme. La vittima, la 59enne maestra elementare di Limen, Paola Rosa Tanga, era diretta al matrimonio di un’amica nella cittadina termale.
All’improvviso sbucò la Bmw condotta dall’indagata che, oltrepassando la doppia linea continua, sbandò sulla corsia opposta e si schiantò contro la Lancia dove la vittima restò imprigionata dalle lamiere e morì. La donna, responsabile dell’omicidio, trattenuta agli arresti domiciliari fino al processo, dopo l’incidente risultò positiva al test dell’alcol con un tasso di 2,1 gr./l. e si scoprì anche che alla guida della BMW stava giocando con un’applicazione del suo smartphone denominata wordbrain. Alcol e distrazione per l’uso del cellulare sono due delle cause di incidenti su cui l’ASAPS non si stanca di condurre importanti campagne di sensibilizzazione. All’udienza, Baldassari ha evidenziato che proprio per l’approvazione della nuova norma sull’omicidio stradale l’Associazione ha dispiegato un notevolissimo impegno già dal 2003/2004 quando lanciò per prima l’idea di un nuovo reato, acquisendo addirittura all’inizio del 2011 il dominio www.omicidiostradale.it utilizzato per raccogliere attraverso il web le più di 80 mila firme per promuovere una apposita legge.
Il dominio poi fu poi ceduto gratuitamente alle Associazione delle vittime della strada “LORENZO GUARNIERI” e “GABRIELE BORGOGNI” di Firenze, con le quali è stata condotta la battaglia che ha portato all’approvazione della legge n. 41 del 23.3.2016. La famiglia della vittima ha chiesto un risarcimento di 1,8 milioni di euro, Baldassari ha invece chiesto al giudice di stabilire una somma equa che l’ASAPS destinerà interamente a nuove campagne di sicurezza stradale.
La costituzione di parte civile dell’ASAPS a Padova per un Omicidio stradale rilanciata dal portale Repubblica/Motori. (ASAPS)