Giovani
alle prese con la nuova normativa (Ciofani)
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ROMA
- «Nessuna proroga - avverte il ministro dei Trasporti Pietro
Lunardi -. Dal primo luglio scatta l’obbligo del patentino
per chi conduce i ciclomotori». «Cercheremo di rinviare
la scadenza in Consiglio dei ministri o di trovare qualche altra
soluzione», sdrammatizzava ieri mattina il ministro del
Welfare,
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Roberto
Maroni, rivolto ai produttori di motorini, che accusano un calo delle
vendite del 30 per cento. Anche se poi, nella seduta di ieri al Consiglio
dei ministri, durata fino a tarda sera, del patentino non si è
nemmeno parlato. E così moltissimi ragazzi saranno «fuorilegge».
POLEMICHE
-«Piroette - commenta Ermete Realacci, della Margherita -
che non si dovrebbero fare in un campo tanto delicato come la sicurezza
stradale. I corsi nelle scuole che fine hanno fatto? E i fondi destinati
agli istituti per realizzarli? La verità paradossale è
che tra pochi giorni la maggior parte dei ragazzi che ora viaggiano
su due ruote non potranno più farlo, legalmente».
Al ministero dei Trasporti l’ingegner Alessandro Calchetti, direttore
del Ced (Centro elaborazione dati) fornisce le ultime cifre: «Sono
già 230.000 i ragazzi che hanno il patentino in mano. Il 95 per
cento degli oltre 700.000 ciclomotoristi minorenni cercherà di
ottenerlo frequentando i corsi organizzati dalle scuole. Molte resteranno
aperte anche a luglio, ma non basta, si è formato un collo di
bottiglia: le domande superano la disponibilità dei corsi scolastici.
Noi non sappiamo quanti riusciranno a completarli. Per quanto ci riguarda,
siamo in grado di affrontare l’emergenza. Dal dicembre 2003, quando
a Macerata è stato rilasciato il primo patentino, abbiamo messo
in campo 4.000 esaminatori. Adesso stiamo procedendo al ritmo di 15.000
esami al giorno, una media doppia rispetto ai primi mesi dell’anno».
I DATI -Altri dati giungono dal ministero dell’Istruzione.
Secondo l’ultimo monitoraggio del 7 giugno le istituzioni scolastiche
coinvolte nell’allestimento dei corsi sono 8.097. Le richieste
di partecipazione 720.000. Gli studenti che, effettivamente, hanno partecipato
573.461. Al 21 giugno, gli esami svolti sono 275.222, i patentini rilasciati
191.106. Alta la percentuale dei respinti: 28,31 per cento, quasi uno
su tre.
Ma nemmeno quelli che hanno superato l’esame riescono a ottenere
subito il patentino. Un ritardo che, secondo una proposta del ministero
dell’Istruzione (non condivisa dal ministero dei Trasporti), si
potrebbe risolvere con la consegna di un foglio rosa per evitare confusione.
FOGLIO ROSA - «Il ministro dell’Istruzione, Letizia Moratti,
cerca di nascondere i ritardi del governo - attacca un altro esponente
della Margherita, Giorgio Pasetto - quando arriva ad affermare che la
stragrande maggioranza degli istituti completerà i corsi programmati
per il patentino entro l’anno scolastico». Pasetto è
favorevole alla proroga: «Tiene conto delle nostre preoccupazioni
e di quelle degli addetti al settore, prima fra tutti l’Asaps,
che rappresenta gli agenti della stradale e che sottolinea come, nell’incertezza
determinata dal mancato avvio dei corsi nelle scuole, la nuova norma
rischi d’incrementare l’illegalità e di trasformarsi,
con le multe da pagare, in un ingiusto balzello per le famiglie italiane».
L’Adiconsum avverte che, in caso d’incidente, le assicurazioni
potranno rivalersi su chi non è riuscito a conseguire il patentino.
Claudio Lazzaro