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Posta 19/12/2016

QUELL’INCIDENTE SULLA A13  DOVE HA PERSO LA VITA UN BAMBINO (FORSE NON ALLACCIATO).
LA DRAMMATICA TESTIMONIANZA DI UN AGENTE DELLA POLIZIA STRADALE DI PADOVA INTERVENUTO PER I RILIEVI


È domenica.. Su una delle tante auto che circolano in autostrada, una famiglia sta rientrando verso casa dopo aver trascorso il week end fuoriporta in Emilia-Romagna.
La mamma è davanti, il papà guida ed il figlio di nove anni Matteo (nome di fantasia), è seduto sui posti dietro...
Quasi certamente non indossa le cinture...
In autostrada c'è nebbia, sono le 15.00 circa ed il traffico è quasi del tutto assente.
Il papà per un attimo si distrae, non si capisce il perché...
Distoglie lo sguardo dalla strada, non vede che il veicolo che lo precede sta andando troppo piano e lo tampona.
La fisica, qui, svela tutte le sue caratteristiche più dirompenti.
Il veicolo tamponato si ferma poco più avanti senza quasi alcun danno.
L'altro invece, quello su cui sta viaggiando Matteo, compie una serie di evoluzioni aeree e si arresta definitivamente sul New Jersey in cemento che divide le carreggiate autostradali.
L'urto è stato violentissimo.
Tutti i passeggeri all'interno dell'auto sono tramortiti.
Tutti. Meno uno.
Matteo infatti non è più a bordo del veicolo ed il suo corpo giace a terra, 14 metri prima, eiettato sull'asfalto attraverso il parabrezza o il tettuccio.
Non respira, non si muove.
Un'ambulanza ed un'automedica, a causa del traffico venutosi a creare, entrano in autostrada in contromano scortate da una pattuglia della Polizia Stradale.
Arrivati sul posto, la scena che si prospetta è straziante.
Qualche infermiera giovane crolla, alcune si commuovono, non riescono a mantenere i nervi saldi.
Un'infermiera del SUEM comunica alla propria sala radio di annullare il Pronto Soccorso pediatrico.
Purtroppo Matteo non c'è già più.
Se n'è andato.
Se n'è andato perché  chi avrebbe dovuto vigilare sulla sua sicurezza, probabilmente lo ha trascurato.
Forse per evitare di sentire i lamenti ed i capricci di un bambino, forse per pura disattenzione.
Purtroppo è accaduto l'irreparabile.
Ciao Matteo.
Chissà che questa esperienza serva a noi e a tutti gli altri a far capire quanto sia importante fare una cosa stupida come allacciarsi una cintura di sicurezza, sia se siamo seduti davanti, sia se siamo seduti dietro.
Oggi, caro Matteo, a tutti i presenti, hai insegnato che sentire quel "click" prima di mettersi in viaggio, ti salva la vita.
Tu, un domani, avresti potuto raccontarcelo.



Giovanni Maria Fioretti
Agente della Polizia Stradale di Padova

 

 


DA LEGGERE PER CAPIRE! (ASAPS)
Chissà che questa esperienza serva a noi e a tutti gli altri a far capire quanto sia importante fare una cosa stupida come allacciarsi una cintura di sicurezza, sia se siamo seduti davanti, sia se siamo seduti dietro.
Oggi, caro Matteo, a tutti i presenti sul luogo dell’incidente e non solo, hai insegnato che sentire quel "click" prima di mettersi in viaggio, ti salva la vita.
Tu, un domani, avresti potuto raccontarcelo.

Lunedì, 19 Dicembre 2016
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