Schianto sull'A13, il piccolo Tommaso era senza cinture: il papà indagato per omicidio stradale
DUE CARRARE - La dinamica del drammatico incidente non lascia spazio a dubbi di sorta. Ma soprattutto sono evidenti le cause della morte del piccolo Tommaso. Dopo aver letto l'informativa della Polizia stradale il sostituto procuratore Daniela Randolo non ha ritenuto necessario disporre l'esame autoptico sul corpicino del bimbo di dieci anni che ha perso la vita domenica pomeriggio sull'autostrada A13. Per il magistrato è sufficiente la ricognizione esterna sul cadavere.
Il padre della vittima Fabio Candiotto, 37 anni residente a Pravisdomini in provincia di Pordenone, è stato iscritto sul registro degli indagati con l'accusa di omicidio stradale. Trasportato all'ospedale in stato di choc dopo la terribile uscita di strada al volante della sua Lancia Y, è stato poi ricoverato a causa di alcune fratture oltre che di un trauma alla fronte. Dovrebbe guarire nell'arco di un mese. Durante i testa coda il piccolo Tommaso, che non era assicurato alle cinture, è stato catapultato fuori dal mezzo ed è piombato sull'asfalto. Il bimbo è morto sul colpo per un grave trauma cranico.
di Luca Ingegneri
da ilmessaggero.it
Scattano per il padre conducente le severe conseguenze dell’incidente. Durante i testa coda il piccolo Tommaso, che non era assicurato alle cinture, è stato catapultato fuori dal mezzo ed è piombato sull'asfalto. Il bimbo è morto sul colpo per un grave trauma cranico. (ASAPS)