Uno sparo per fermare la "pirata". |
RIMINI
- Un inseguimento mozzafiato dal mare alle porte della Repubblica di San
Marino terminato solo quando un agente dei Vigili urbani, dopo il posto
di blocco forzato dalla fuggitiva, ha esploso un colpo di pistola che
ha bucato un pneumatico.E’ il copione del più classico dei film
d’azione andato in scena giovedì a partire dalle 22,30 sulle strade
di Rimini. Protagonista assoluta una ragazza di 30 anni, residente sul
Titano, poi ricoverata nel Reparto diagnosi e cura dell’Infermi a causa
dei gravi segni di instabilità psichica manifestata fin dai momenti
seguenti al fermo.Tutto inizia nella zona a mare della città, in
viale Perseo, quando una pattuglia della Polizia municipale formata dall’ispettore
Garutti e dall’agente Manuele Pascucci, cerca di fermare la donna
che alla guida di una Y10 salta il semaforo rosso con viale Principe Amedeo
sotto i loro occhi. La conducente, però, anziché fermarsi
imbocca un senso unico a tutta velocità e, dopo aver percorso viale
Principe Amedeo praticamente contromano, arriva sul portocanale. All’altezza
del Delfinario, tampona padre e figlia in scooter facendoli cadere a terra
tra automobilisti costretti a salire sui marciapiedi e pedoni terrorizzati.
L’inseguimento taglia in due la città. a velocità folle
l’utilitaria percorre le vie Dei Mille, Roma, Tripoli, della Fiera
e Grotta rossa fino ad arrivare sulla Statale. Qui, un‚altra auto
dei Vigili, approfittando di un camion che procede verso il Titano, l’affianca
mentre dietro l’auto di Garutti chiude lo spazio. Ma proprio quando
sembra fatta, la Y trova lo spazio per gettarsi sulla via Sant‚Aquilina.A
quel punto le due auto dei vigili si separano per poi ritrovarsi proprio
sotto il Museo dell’aviazione dove la strada si ricongiunge con la
Superstrada di San Marino. La trentenne forza il posto di blocco costringendo
un agente ad esplodere un colpo di pistola che centra il pneumatico anteriore
destro della Y.Ma non è comunque finita: la ragazza, infatti, abbandona
l’auto e cerca di darsi alla fuga attraversando a piedi la trafficatissima
superstrada dove più volte ha rischiato di essere investita, fino
a quando gli agenti riescono a fermarla ed immobilizzarla, per poi consegnarla
al personale di Rimini soccorso. Più tardi si scoprirà che
da tre giorni i parenti avevano segnalato la sua scomparsa alla Gendarmeria
facendo anche cenno ai gravi problemi di salute cui da tempo soffre. All’Infermi
erano invece già sotto le cure del personale medico infermieristico
papà e figlia per alcune sospette fratture.
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