Al via in Normandia la prima autostrada fotovoltaica
PARIGI – Il cielo grigio e piovoso della Normandia non rende giustizia all'invenzione, ma intanto il progetto è finalmente lanciato. Il primo chilometro di autostrada solare è stato inaugurato oggi dalla ministra dell'Ambiente Ségolène Royal. E' un consorzio privato sostenuto dal governo (le società Wattway e Ceat Tehc) che ha realizzato il nuovo asfalto a base di pannelli fotovoltaici che dovrebbe resistere agli urti e al passaggio di mezzi anche pesanti come tir, raccogliendo energia solare e trasformandola in elettricità.
La sperimentazione è cominciata nel piccolo comune di Tourouvre-au-Perche e i risultati verranno analizzati per i prossimi due anni. Se saranno positivi, il governo vorrebbe estendere il nuovo manto su altre zone del paese, soprattutto laddove la distribuzione dell'energia elettrica costa molto e la produzione a livello locale potrebbe essere più conveniente. Gli utilizzi del manto stradale fotovoltaico potrebbe essere anche esportati in paesi poveri e ancora non ben coperti da una rete elettrica come il continente africano.
>FOTO - Francia, ecco l'autostrada solare. La macchina si ricarica camminando
l consorzio francese rivendica il primato mondiale dell’innovazione anche se i dubbi tra gli esperti sono ancora molti. Resta da verificare la reale capacità di produrre energia solare su pannelli orizzontali e non inclinati, come accade normalmente. Esistono anche perplessità sull’effettiva tenuta del manto stradale rispetto al traffico, eventuali incidenti. La produzione di energia potrebbe essere interrotta da forti intemperie come una nevicata. Ma il punto interrogativo più importante sembra quello della sostenibilità economica.
Il costo del primo chilometro di autostrada solare inaugurato ieri ammonta a 5 milioni di euro. Il consorzio fa notare che i costi della ricerca saranno poi ammortizzati ma fino a quando non ci sarà un calo significativo sembra difficile immaginare di estendere l’autostrada solare per centinaia di chilometri.
Anais Ginori
da repubblica.it
Purtroppo è ancora piuttosto cara. (ASAPS)